"Mi piacerebbe indovinare
la fonte autentica del tuo piacere,
quando mi fissi senza mai fiatare
perché è da tanto tempo che mi vuoi avere.
E poi mi piace che mi stai a sentire
per quanto è banale tu mi fai parlare,
e la tua voce chiama tante cose
che non so davvero dove cominciare."Direi che è normale
Nicolas BonazziSeokjin
Mi piaceva tenere Namjoon per mano, sentire la sua pelle che si adattava perfettamente alla mia. Il suo calore si trasmetteva per tutto il mio corpo donandomi una tranquillità che non avevo mai provato. Quasi non ci credevo che finalmente, i miei sforzi per conquistarlo ebbero il loro effetto. Mi sembrava tutto perfetto, certo a parte la faccenda di Hoseok e il non sapere come rialzare il mio adorato Yoongi. Che situazione di merda. - Perché quel viso corrucciato? - chiese Namjoon passando un dito nel mezzo del naso. Distesi le tempie e sorrisi: - Pensieri a cui non voglio dare libero sfogo. - risposi. Fece si con la testa e quando arrivammo nella mia camera lo tirai dentro con me. Sorrise, quel sorriso che avevo imparato ad amare; timido, abbassava sempre gli occhi quando sorrideva e quelle fossette ai lati della bocca. Namjoon era perfetto, arrivai a pensare che fosse il ragazzo più bello che avessi mai visto. Anche alle superiori era così ma ero troppo preso da me stesso per rendermene davvero conto. - Mi piacerebbe che restassi qui, per stanotte. - mi sentivo così strano ed impacciato. Io, abituato a prendere e basta.
- Cosa ti fa pensare che volevo andarmene? - chiese, con voce bassa e seducente. Deglutii, cercando di prendere possesso della mia respirazione. Si avvicinò a me, aprì piano i bottoni del giubbottino di jeans e con lentezza estenuante, lo fece scorrere lungo tutte le mie braccia. Io immobile, guardavo fisso i suoi occhi. Accorciando ancora di più le distanze, cominciò a fare la stessa cosa con la camicia; uno alla volta, aprì i bottoni facendo scorrere leggere le dita sul mio petto. Ed era di nuovo pelle contro pelle. La mia respirazione aumentava sempre di più. Per la prima volta non sapevo cosa dire, la mia mente non riusciva a formulare una frase di senso compiuto. Come un burattino, totalmente nelle sue mani, lasciai che facesse ciò che aveva in testa. Quando anche la camicia prese posto accanto al giubbino, ero a petto nudo dinnanzi a lui. Si spostò di poco godendosi quello che gli stavo offrendo: me stesso. Scosse poco la testa e la sua lingua, passo lenta sulle labbra. - Ti piace quello che vedi? - sussurrai. Non ero intimidito, anzi, adoravo il modo che avevano i suoi occhi nel guardarmi.
- Da sempre. - rispose e non capii. All'improvviso immagini vecchie di anni tornarono alla mia mente. Le doccia dopo la palestra; la sera alla spa; in camera sua quando era troppo tardi per andare via. Senza che me ne rendessi conto, Namjoon mi aveva osservato, fu in quel momento che le mie guance presero un colore diverso. - Mi piace quando arrossisci. - nuovamente troppo vicino al mio corpo per ragionare lucidamente, stava carezzando una delle guance color porpora. Scossi poco la testa e sorrisi. Inconsapevolmente mi aveva facilitato le cose, presi gli orli della sua maglietta e la sfilai gettandola non so dove, non m'importava più. Era fiero del suo corpo, si vedeva come sosteneva fermo il mio sguardo su di lui. Mi era piaciuto anche questo di lui, la sua strabiliante sicurezza in se stesso. Io stesso certe volte, nonostante mi piacessi, avevo degli attimi di dubbio.
Incrociò le mie mani alle sue, trascinandomi sul letto. Sedutomi, spinse piano la schiena fino a farla aderire al materasso e, allargando con un ginocchio le mie gambe; salì cavalcioni su di me. Deglutii mordendomi il labbro inferiore. Quando azzerò completamente le distanze, i suoi denti fecero lo stesso movimento che avevo compiuto in precedenza. Adoravo infinitamente le sue labbra, carnose quanto bastava e straordinariamente soffici. La sua gamba, sfiorò di proposito la mia intimità e come fosse completamente estraneo a me, il mio corpo rispose impertinente a quella provocazione; il bacino si spinse verso di lui e gemetti, vergognosamente. Per la prima volta, sentii qualcosa di diverso dentro di me. Non fu soltanto sesso; quell'atto puramente carnale che combi con qualcuno che ti eccita fisicamente. Ero preso da tutto: corpo, tatto, udito, gusto e mente! E quando c'è di mezzo quest'ultima; finisci per impazzire. Ogni cosa prende un'altra forma, assume un altro significato. Mi ero innamorato di Kim Namjoon!
- Perché piangi hyongnim? - chiese, passando le sue dita affusolate sulla guancia. Non me n'ero neanche accorto. Guardai i suoi occhi e sorrisi: - Perché ti amo Namjoonie. - e di nuovo, quel sorriso che tanto adoravo prese posto sul suo volto. I suoi occhi, piccole perle color cioccolato, s'illuminarono. Ero finalmente a casa. Quel pomeriggio passo così, perdendoci l'uno dentro l'altro; chiacchierando di tutto quello che ci piaceva o meno; amandoci fino all'alba. Quando aprii gli occhi, un sole fastidioso era posizionato proprio di fronte il mio letto; portai una mano sul viso comprendo la visuale. Voltai lo sguardo verso Namjoon ed era ancora lì: addormentato e nudo. Parve una visione celestiale, emanava un aurea tutta sua tanto era etereo. Sperando di fare il minimo rumore, presi il telefono e spalancai gli occhi sorpreso. Erano le dodici passate. Oltre alle varie notifiche di poco conto, m'interessai solo a due di queste: il messaggio di Yoongi che ci informava che Hoseok era stato dimesso ed erano al dormitorio e un tag da parte del ragazzo che mi dormiva accanto. Il mio cuore si aprì totalmente, facendo spazio al suo che mi era stato donato senza chiedere.
💬♥️
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Moonie L'ho fatto una delle tante sere in cui non riuscivo a dormire e tu non eri con me. @SeokjinieSunshine Come sempre riesci ad esprimere al meglio ciò che senti.
Shooky Qualcuno che riesce a vedere il lato dolce del mio fratellone.
TaeTae Ti prego @Moonie fai un ritratto anche a me! Hai un talento straordinario.
Kookie Se vuoi te lo faccio io un ritratto @TaeTae
Seokjinie "Quando creò te disteso a letto
sapeva cosa stava facendo, era ubriaco e su di giri e creò le montagne e il mare e il fuoco
allo stesso tempo." @Moonie Saranghaeyo sarang."E poi mi piace
che ti fai sentire
ogni volta è banale
ma ti sto a ascoltare.
Perché è bello dirsi
che è normale
vergognarsi appena
dopo aver fatto l'amore,
dirsi che è normale."Dirsi che è normale
Nicolas Bonazzi
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𝑆𝑝𝑟𝑖𝑛𝑔 𝐷𝑎𝑦
Fanfic- Probabilmente non si ricorderà di me. - dissi una volta letto i risultati. Sentii un sospiro pesante accanto a me. - Ma sei tu a ricordarti di lui, cosa cambia? - rispose il mio migliore amico. - Non vi siete neanche mai parlati, magari questa è l...