"Resto solo e il tempo passa,
ancora una volta,
non posso andare a dormire
senza pensarti.
Anche in un sogno,
anche in un incubo,
Voglio vederti."Insomnia
The RoseIl giorno precedente era stato pesante sotto tanti punti di vista. Per l'intera giornata non avevo visto Hoseok e quando avevo finito, la palestra era vuota. Cercai di tornare al dormitorio in tempo, ma quasi tutte le luci erano spente. Con l'anima e il corpo pesanti, mi chiusi nella mia camera. Se avessi letto quel messaggio in tempo, probabilmente la mia giornata sarebbe trascorsa diversamente. Senza che Seokjin se ne accorgesse, avevo preso il numero di Hobie, nella speranza di veder arrivare un suo messaggio. Mai mi sarei aspettato che usasse un pezzo della mia canzone però. Provai una sensazione che non riesco a descrivere a parole; fu come se il mondo iniziasse a girare al contrario e, in un certo qual modo, lo percepissi accusando le vertigini. Risposi usando un altro pezzo della medesima e mi addormentai felice.
Quella giornata, fosse cascato il mondo, dovevo assolutamente vederlo. Volevo essere investito dal calore che emanava anche solo rimanendo fermo; volevo guardare il suo volto illuminarsi con un sorriso sincero; volevo che i suoi occhi, sprofondassero nei miei. Sperai di incontrarlo nell'atrio ma non c'era nessuno. Quasi di corsa, raggiunsi l'università e, senza chiedere, andai in palestra. Non c'erano lezioni per i ragazzi del primo anno, quindi avrebbero passato la giornata li e finalmente lo vidi. Seduto a terra, con le piante dei piedi uniti, rideva giocoso con alcuni ragazzi che gli gravitavano intorno. Perché Hoseok era questo, una stella, con i pianeti che gli orbitano attorno. Sorrisi, quasi incantato da quella visione, fino a che i suoi occhi, raggiunsero i miei. Mi piacque che il suo di sorriso rimanesse lo stesso, come se la mia persona fosse per lui fonte di gioia. Stavo, per caso, sognando?
- Sono contento che la mia esibizione ti sia piaciuta. - dissi, quando una volta raggiunto e salutato i ragazzi presenti, restammo soli. - Difficilmente non piaccia, ti ha anche fatto vincere. - disse, un po' in imbarazzo. Sorridevo come un ebete, mi piaceva vederlo così, mi ricordava l'Hoseok di cui mi ero innamorato. - Si ma io sono contento che sia piaciuta a te. - insistetti e lui divenne rosso. Senza pensarci, fregandomene di tutte le persone presenti: gli carezzai il volto, sentendo tra le dita la sua pelle morbida e calda. Lo vidi irrigidirsi e trattenere il fiato, sperai non aver capito male i suoi sentimenti. - Come se fosse l'unica cosa che mi piace di te. - sussurrò. Avevo sentito ogni singola parola, il mio cuore stava esplodendo di felicità pura, quasi irreale.
- Non sussurrarle certe cose, mi piace sentirtele dire. - dissi e, finalmente, sostenne il mio sguardo. Il suo era incredulo, come se davanti a lui ci fosse qualcuno che non conosceva. - Ti andrebbe di pranzare insieme? - disse uscendosene così. Come sempre, mi lasciava senza parole, anche se in quel momento avrei voluto fare e dire di tutto. Stavolta fui io ad arrossire: - Ho lezione, ma prima delle 12 sarò qui. - non serviva aggiungere altro. Mi regalò nuovamente il suo sorriso, fu come vedere il sole spuntare con prepotenza dietro nuvole scure. Gli carezzai la mano e andai via con il cuore leggero.- Cosa c'è di strano in te, oggi? - Taehyung mi guardò stranito, probabilmente, mi vedeva per la prima volta con un espressione diversa in volto. - È una splendida giornata. Non trovi? - risposi, consapevole che fuori, sembrava ancora inverno inoltrato. Lo vidi corrugare la fronte e ridendo, andai via. Nessuno mi avrebbe sviato dai miei piani oggi, avrei passato ore con Hoseok e non stavo più nella pelle. Ma si sa, quando sei troppo convinto delle tue idee, il fato o chi per lui, decide di diventare un burlone e metterti alla prova. Quando, allora di pranzo, arrivai davanti la palestra, Hobie era lì che mi aspettava, parlando con il ragazzo che dedussi fosse il suo amico più stretto. Non era l'unico ad attendere però. Non mi accorsi subito di lui, la mia attenzione era presa da Hoseok; quando arrivai davanti a loro, sentii la sua mano sul mio braccio e serrai la mascella.
- Yoongishi, possibile che ti devi sempre fare rincorrere? - disse a mo di caricatura.
- Jimin. - non dissi altro. Guardavo l'espressione sul viso di Hoseok, un misto tra rabbia e dolore. - Mi avevi promesso di mangiare insieme, quindi, portami in un bel posto. - sapeva quanto fossi di parola. Sapeva anche che gli dovevo molto; per questo, con il cuore a pezzi, mi voltai verso di lui e sorrisi. - Certo. - e lo vidi, il sorriso soddisfatto di Jimin. Scossi di poco la testa e mi sentii un coglione, l'aveva fatto apposta. Con la coda dell'occhio, notai il ragazzo più alto, mettere una braccio attorno a quello di Hobie. Voltai lo sguardo e chiusi gli occhi, stavo ferendo l'unica persona che avevo giurato di proteggere.Per tutto il pranzo prestai poca attenzione alla persona che mi sedeva di fronte, il mio pensiero era solamente uno: Hoseok. Mentre Jimin non c'era, gli mandai un sms:
Sunshine
iMessage
Ore 13:58
MianeFu consegnato e letto ma non arrivò nessuna risposta. Era comprensibile, mi ero comportato come un perfetto stronzo. - Non hai mangiato niente. - chiese. Feci un mezzo sorriso e scossi la testa: - Ho lo stomaco chiuso. - risposi. Ed era così, avevo come una morsa che mi stringeva lo stomaco impedendomi anche di bere. Guardai nuovamente il cellulare ma rimasi deluso. Quando rientrammo, cercai di passare prima dalla palestra ma non mi fu possibile, la chiamata di Seokjin arrivò prima che la macchina potesse arrivare davanti la porta.
- Ho urgente bisogno di te. - e cosa fai quando il tuo migliore amico, quasi fratello, ti dice così? Corri ed è quello che feci. Passammo tutto il pomeriggio insieme, mi parlava di un ragazzo che gli piaceva facente parte del concorso. Non prestai attenzione neanche quando disse che conoscevo una persona a lui vicina. - Avessi chiesto aiuto al muro mi avrebbe ascoltato di più. - alzai i miei occhi su di lui e sbuffai pesantemente.
- Miane. - e Seokjin scosse la testa. - Cosa c'è che non va? - feci lo stesso. Non era giusto che alla fine si parlasse di me. - Ti prego continua pure cosa stavi dicendo, prometto che ti ascolto. - spostò la testa di lato: - Non è importante chi mi voglio portare a letto se mio fratello sta così male! - disse convinto. Risi e lui insieme a me, sapevo che l'aveva fatto di proposito.- Avrei dovuto pranzare con Hoseok ma Jimin si è messo in mezzo. - dissi alla fine. Il viso di Seokjin era un misto tra rabbia e disgusto. - Fammi indovinare, ti ha detto che glielo avevi promesso. - feci si con la testa e Seokjin scosse la testa. - Devi mettere fine a questa storia. Non può continuare a tenerti attaccato a se. È passato un anno, non gli devi più nulla. - so che aveva ragione. Sapevo che Jimin se ne stava approfittando. - A meno che lo vuoi nella tua vita è tutto questo ti fa comodo, devi dirgli di sparire. Questo stronzetto mi sta cominciando a dare sui nervi. - e risi. Impossessato dal demonio, come usava dire il mio migliore amico, gli saltai addosso abbracciandolo. - Ti prego devi resistere a queste tentazioni. - disse tra una risata e l'altra. Seokjin era tutto quello che avevo. Era l'unica persona davvero importante nella mia vita e senza di lui, sarebbe stato davvero pesante affrontare la mia esistenza. Non mi mancava nulla, eppure, lui mi riempiva solo con la sua. Quando andai via, era quasi ora di cena, ritornai all'università, sperando di sistemare la situazione con il ragazzo che si era preso il mio cuore. - Hai per caso visto Hoseok? - chiesi ad un ragazzino che stava finendo di chiudersi il giubbotto. - È andato via con Taehyung. - cercai di non far trasparire nulla e ringraziandolo, uscii raggiungendo la mia auto. - Porca troia. - dissi dando un pungo sullo sterzo.
"Vorrei che mi dicessi
- Tienimi stretto. -
Sarò riluttante
a tornare indietro.
Il ricordo che pensava
di aver dimenticato,
m'inghiotte un giorno.
Dove sei adesso?"Insomnia
The Rose

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𝑆𝑝𝑟𝑖𝑛𝑔 𝐷𝑎𝑦
Fanfic- Probabilmente non si ricorderà di me. - dissi una volta letto i risultati. Sentii un sospiro pesante accanto a me. - Ma sei tu a ricordarti di lui, cosa cambia? - rispose il mio migliore amico. - Non vi siete neanche mai parlati, magari questa è l...