~ It's him ~

147 14 26
                                    

"Se questo momento passasse,
ho paura che tutto questo
possa non essere accaduto,
che io ti possa perdere.
Proprio come una farfalla."

Butterfly
BTS



- Seokjinie? È lui! - dissi, una volta che Hoseok e gli altri si allontanarono e il mio migliore amico aveva risposto al telefono. - E cosa vuoi fare adesso? - chiese. Sbuffai pesantemente, ero nel pallone. - Nulla. - dissi e sentii Seokjin imprecare. - Che vuol dire nulla? Possibile che dalle superiori non sia cambiato niente? - io sapevo che aveva ragione e sapevo anche quello che sentivo dentro: - E se fosse cambiato lui? Mi esporrei per niente e non sono pronto. - dissi a bassa voce. Il tono di Seokjin cambiò:
- Ci sarei io sostenerti Yoongi, sempre e per sempre ricordi? - disse e tantissime immagini di noi due riaffiorano nella mia mente. - Non puoi continuare a tenerti tutto dentro; o ti butti o lo lasci andare per sempre. - finì ed io chiusi gli occhi poggiando la testa al muro dietro di me.

Sapevo quanto quel ragazzino mi stava dietro. Vedevo ogni cosa ma facevo finta di nulla, per paura. Paura dei miei genitori, paura di quello che potevano dire le persone. Paura di vedere quello che non c'era. Ero circondato sempre da ragazze, abituato a sentirmi dire di essere bello ma non m'importava. Facevo sorrisi di circostanza e passavo avanti. Seokjin era l'unico che sapesse chi fosse realmente Min Yoongi. Per gli altri, indossavo maschere su maschere. Era per questo che il trovarmi davanti a quel ragazzo mi faceva cambiare atteggiamento nei suoi riguardi. Buttai fuori un gran respiro e mi alzai, tornando nella mia classe. - Yoongi, pomeriggio dovremmo rimanere qui. Per te va bene? - chiese Yoohyeon. Sbattei un paio di volte le palpebre e sorrisi. Mi tremava già il culo.

A lezione conclusa, alcuni andarono per le loro strade, altri invece raggiunsero la sala congressi dell'Università. C'erano una trentina di ragazzi sul palco: chi era intimidito, chi sorpreso, chi non stava ancora capendo bene la situazione, chi era su di giri e poi c'era lui. Guardava in volto ogni persona presente e la sua faccia diceva chiaro cosa stesse pensando la sua testa: "Perché diamine mi trovo qui." E sorrisi, scuotendo la testa. - Wow, Yoongi che sorride. Sorride davvero. - disse il ragazzo alle mie spalle. Voltai lo sguardo verso il suo: - Jiminie, anche tu da queste parti? - chiesi, ignorando la sua affermazione. - Dovevo vedere i ragazzi che rappresenteranno la mia facoltà, magari chi sa, quest'anno potremmo vincere. - disse, facendomi l'occhiolino. Feci schioccare la lingua e diedi di nuovo il mio sguardo al palco dinnanzi a me: - Belle arti non vincerà mai! Al massimo potete arrivare secondi. - risposi.

Con la coda dell'occhio, vidi Jimin mettere su un broncio e sorrisi, passandogli una mano tra i capelli subito dopo. Fu una sensazione strana, sentii un calore formarsi all'altezza del petto, come se un pezzo di ferro incandescente mi avesse trapassato la schiena. Corrugai la fronte e mi girai, Hoseok stava guardando dalla nostra parte, fronte corrucciata e mascella tesa. Provai paura e gioia nello stesso momento, tolsi la mano dai capelli di Jimin e deglutii diventando tutto rosso. Per fortuna, arrivò Seokjin a tirarmi fuori da una situazione davvero assurda. - Devo dire che è davvero diventato più bello. - disse sottovoce. Sospirai pesantemente. - Qualcosa mi dice anche che il piccoletto è geloso. - allora non era stata solo una mia impressione. - Se mi guardi la schiena penso di avere un buco proprio al centro! - dissi e lui rise.

- Visto che, i concorrenti sono stati decisi, possiamo ufficialmente iniziare la competizione. Da adesso in poi, ci saranno servizi fotografici, prove di gruppo e individuali. Il resto ve lo annunceremo mano a mano che i giorni passeranno. - Taehyung era il Re di queste competizioni. Organizzava tutto e ogni volta lo faceva sempre meglio. Questa era la sua terza volta. - Pensi che andremo fuori anche quest'anno? - chiese Seokjin. Mi prese il panico. Ricordavo l'anno precedente, un nostro hyong doveva stare nella stessa camera con noi. E se fosse successo anche a me? Di dividere la camera con lui? Sentii di nuovo le mie guance divenire color ciliegia e scossi la testa. - Yoongishi. - chiamò Taehyung.
- Hyong. - sorrisi. - Anche quest'anno la tua facoltà ha scelto bene chi portare in campo. - continuò fiero. - Quel ragazzo ha un talento innato. - finì ed io guardai nella direzione di Hoseok. Sorrideva con alcuni ragazzi lì vicino ed era straordinariamente incantevole.

- Nessuno é migliore di Yoongi. - mi ero dimenticato che Jimin fosse ancora accanto a me. - Non ricordavo di avere invitato anche i cani! - disse Tae. - Taehyung. - rispose Seokjin. - Vado a vedere qualcosa di meglio. - concluse Taehyung agitando una mano. Mi sentii infastidito da quell'affermazione, guardai Jimin. - Quando la smettere voi due? - non mi rispose. Si limitò a guardarmi male e andò via.
- Probabilmente quando Jimin avrà la certezza che non vuoi dare il culo a Taehyung. - rispose Seokjin. Lo guardai, sperando stesse dicendo qualcuna delle sue solite battute. Era spaventosamente serio.
- Non guardarmi così culetto d'oro. Anche se continui a fingere che Jimin non ti voglia portare a letto non significa che non sia effettivamente così! - la mia bocca si era spalancata automaticamente. Avevo capito che per Jimin c'era qualcosa di più ma non crederti fosse così palese. Oltre tutto non comprendevo affatto la sua gelosia nei confronti di Taehyung. Oltre a Seokjin, nessuno sapeva il mio orientamento sessuale.

A fine giornata andarono tutti via, a poco a poco la sala si svuotò, lasciando spazio a quei pochi che stavano ancora finendo di organizzare il tutto. Seokjin andò via prima di me e una volta presa la tracolla, uscii anche io. Ero stanco, affamato e volevo raggiungere al più presto il mio letto. - Credo sia la tua opportunità questa Hobie. - un ragazzo che non conoscevo, stava parlando nervosamente. Mi fermai, nascondendomi dietro al pilastro. - Nam, dovresti smetterla di darmi illusioni. Probabilmente avrà già qualcuno o non gli interessa comunque. - la sua voce era una melodia per le mie orecchie. Era frustrato e visibilmente stanco. - Sei un cazzo di codardo Jung Hoseok. Sei arrivato fin qui per questo e adesso ti tiri indietro. - gli rispose il ragazzo di fronte a lui. Era chiaro che si conoscessero da tempo: - Fanculo Nam. - rispose e l'amico andò via lasciandolo li. Non compresi la loro discussione ma mi sentii dispiaciuto per il dolore sul volto di Hoseok. Sospirando, uscii dal mio "nascondiglio": - Vuoi un passaggio? - era probabile che fosse chiaro che avessi spiato, feci comunque finta di niente. I suoi occhi raggiunsero i miei, deglutì e stinse la mascella. - Kamsahamnida. - fui sorpreso di non sentire un suo commento sprezzante. Salimmo sulla mia auto, lui non disse nulla, lasciando che i suoi occhi guardassero fuori dal finestrino per tutto il tempo ed io mi limitai a godermi quel momento. Una volta arrivati, voltò lo sguardo verso il mio: - Sono in debito con te hyong. Grazie ancora. - e scese sparendo subito dopo. Non avevo mai amato la parola hyong come in quel momento!


Resterai al mio fianco?
Me lo prometterai?
Se lascio la tua mano,
ho paura che
volerai via,
andrai in frantumi.

Butterfly
BTS

𝑆𝑝𝑟𝑖𝑛𝑔 𝐷𝑎𝑦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora