~ Plot ~

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"Oh, non so che cosa
c'è nelle stelle.
Il mondo non è nostro,
Ma io so cosa c'è nel mio cuore,
se non sarai mio io ne sarò lacerato."

Love Me Now
John Legend

La sera del passaggio
Namjoon

Quando, in silenzio, arrivammo in macchina, stavo ancora riflettendo su cosa avesse escogitato Seokjin. - Devo dire che sei stato davvero abile. - con un sorriso sornione, si stava allacciando la cintura. - Non mi sarebbe mai passato per la mente. Hai fatto davvero un gran cosa per il tuo amico, hyong. - misi in moto e partimmo.
- Non l'ho fatto mica per Yoongi. - disse. Corrugai la fronte sbattendo più volte le palpebre. - Che significa che non l'hai fatto per lui? - non mi sorprendeva nulla. Ero sempre stato un ragazzo preparato a tutto, anche all'impensabile; eppure quello che disse Seokjin, mi spiazzò. - Volevo stare da solo con te! - i suoi occhi erano fissi su di me. Non ero un tipo che diventava rosso, quella sera mi sentii un pomodoro bello maturo.

- Certo in parte anche per quei due ma, principalmente, per te. Non ti ricordi di me? - chiese. - No. - risposi secco. Era ovvio che mi ricordavo di lui. Quando Hoseok aveva preso la sua cotta per Yoongi, era inevitabile vederlo sempre insieme e Seokjin. Erano tra i belli della scuola, i più chiacchierati; impossibile non accorgersi di loro. Perché mentii? Non mi piacevano questo attacchi alle spalle, poteva anche essere un gran figo, ma con Namjoon non si fanno certi giochetti.
- Non so se questa cosa mi offende o mi sorprende. - disse pensieroso. - Non è affar mio. - risposi. Sentii la sua lingua schioccare sul palato e, con la coda dell'occhio, lo vidi scuotere la testa. Intendiamoci, ne ero lusingato, qualcuno come Seokjin che diceva apertamente di voler passare il suo tempo con me. Miseriaccia, la mia autostima salì alle stelle. Solamente, non volevo apparire troppo debole e accondiscendente.

- Hyong, vuoi cenare o ti lascio al dormitorio? Io sto morendo di fame. - durante le prove per il concorso, non avevamo fatto neanche una piccola pausa. Avrei potuto mangiare anche il ragazzo di fianco a me per quanto fossi affamato. - Se non ti dispiace, mangerei un boccone anche io. - non risposi ma non mi dispiaceva affatto. Fermatomi davanti il primo locale lungo la strada, scendemmo a prendere posto. Ordinammo una quantità indefinita di carne, cucinandola come più ci piaceva. Seokjin disse di essere il mastro per eccellenza nella cottura alla piastra, risi divertito e lo lasciai fare, più per rispetto che per credenza. Cazzo, però, se aveva ragione. - Cosa porterai alla gara? - chiese. Alzai gli occhi verso di lui: - Un pezzo che ho scritto io. - risposi. Ci avevo lavorato per tanto tempo e questa mi parve l'occasione giusta. - Quindi canti? - chiese sorpreso.

Usai la sua stessa espressione facciale di quando salì in macchina, facendogli l'occhiolino: - Faccio rap, hyong. Faccio eccitare con la bravura della mia lingua. - Seokjin, era rimasto con le bacchette a mezz'aria, la bocca spalancata e lo sguardo fisso su di me. Stavolta fui io a sorprenderlo ed era così che doveva essere. - Ti entreranno le mosche se continui a tenere la bocca aperta. - dissi e, con le mie bacchette, portai un pezzo di carne nella sua bocca. Anche se non aveva più la faccia da sbruffone, era bello comunque. Mentre lui cercava di riprendersi, ne approfittai per guardarlo meglio. Seokjin non penso si possa descrivere, perché è una bellezza a se stante. Potrei dirvi che appare come un modello di quelle riviste importanti; ma non renderebbe in pieno l'idea. La sua caratteristica più affascinante? Le labbra. Ben proporzionate al suo viso perfetto, piene e incredibilmente morbide; non potrebbero essere altrimenti.

Accadeva questo quando si incrociava uno come Seokjin, lo guardavi perché non si può fare diversamente e, per un tempo indefinito, rimanevi a fissare le sue labbra. - Sei estremamente eccitante Nam, soprattutto se continui a guardarmi così! - bastardo di uno hyong. Feci schioccare la lingua sul palato e risi scuotendo la testa. Una volta pagato il conto, tornammo al dormitorio, volle per forza accompagnarmi sin davanti la porta: - Hyong non sono una ragazza, posso cavarmela da solo! - dissi. Scosse la testa: - Sei bello e se ti rapiscono poi come faccio ad attuare il mio corteggiamento? - scoppiai in una sonora risata, aprii la porta e gli diedi la buonanotte. - Nam? - disse la voce all'altro capo del telefono. - Hobishi, sei già a letto? - chiesi, cominciando a spogliarmi. - Si. Era tutto organizzato vero? - chiese. - È probabile che Yoongi fosse all'oscuro tanto quanto noi! - poteva anche non essere così ma il mio fiuto non sbagliava mai.

- Quindi hai trovato un cazzo più grosso di quello tuo? - Hoseok era l'unico che, alcune volte, riusciva a sorprendermi. - Jung Hoseok ma che volgarità è mai questa? - chiesi. Lo sentii sghignazzare: - Miane Signor Kim, non volevo turbare la sua sensibilità. - mentre lui faceva il coglione io mi ero messo a letto. - Non l'ho ancora visto nudo, non posso sapere se la natura è stata generosa. - risposi, immaginandolo in tutto il suo splendore.
- Verrà al mare, quindi ci sarà anche il tuo hyong. - finii. Sentii una specie di lamento, non compresi in pieno cosa fosse.
- Ne. Me l'ha detto stasera. - sapevo cosa stesse provando. Era felice e turbato allo stesso modo. Me lo figuravo, messo lì a cercare di rispondere alle infinite domande che la sua testa formulava. - Non ti fare prendere dal panico. Sarà una bella gita! Ma raccontami un po', cosa è successo stasera? -

Nella speranza di farlo rilassare un po', ascoltai ogni cosa che disse, pure quei piccoli e infiniti dettagli che solo Hobie sapeva descrivere. Saperlo così felice e rilassato mi dava una gioia infinita. Troppe volte stava in silenzio a pensare, o cercare qualche traccia di Yoongi. Dandoci la buona notte, mi addormentai quasi subito. Il giorno della partenza parve arrivare subito. Avevo messo poche cose in valigie; a parte i vestiti, cuffie e bloc-notes non dovevano mancare. Magari avrei avuto la possibilità di lavorare al mio pezzo, nella speranza che in camera, finissi con Hoseok o da solo!
Forse avevo sperato talmente tanto che qualcuno lassù decise di prendersi gioco di me. O forse fu proprio Lui ad organizzare tutto. 

"Mi trascina più lontano.
Più lontano di dove
sia mai stato prima.
Mi rende più forte.
Mi scuote proprio al centro."

Love me now
John Legend









Chiedo scusa per il ritardo. Il cambio dell'ora mi ha fatto un brutto effetto 😂 ho sempre sonno! Comunque sono qui e penso che aggiornerò più presto, sempre lavoro permettendo. Spero vi piaccia. 💜

𝑆𝑝𝑟𝑖𝑛𝑔 𝐷𝑎𝑦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora