~ I want to be yours ~

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"Ho abbandonato
quello che sono
per quello che sei.
Niente mi rende più forte
del tuo fragile cuore.
Se solo avessi percepito
come ci si sente ad essere tuo,
avrei saputo per
cosa ho vissuto finora."

Turning Page
Sleeping At Last


Taehyung

Era passato un po' da quando avevo fatto capire le mie intenzioni a Jungkook eppure, niente di tutto quello che avevo sperato, accadde. Quel ragazzino aveva costruito un muro che non riuscivo a varcare, pareva che le pareti fossero state ricoperte con dell'olio. Qualche idea me l'ero fatta di quale potesse essere il motivo; magari ad occhi estranei poteva apparire così e non sapevo bene come limitare questa mia dimostrazione di affetto. Ma Hoseok era speciale per me. Come aveva detto Seokjin, per lui avevo provato solo attrazione fisica, come darmi torto? Quando però capii cosa sentivo verso Jungkook, il mio affetto per Hobie si era tramutato in qualcosa di fraterno, quasi puro. Non sapevo come gestire una situazione del genere; abituato solo a ricevere e mai a dare. Era troppo complicato, eppure, con Kookie; volevo dare e volevo dargli tutto. Quella sera ci saremmo visti; a lui avevo detto di aiutarmi con le ultime cose per il concorso. Fui felice quando mi disse di si, ma la verità era un'altra. Avevo preparato una cena solo per noi due. Sperai vivamente che tutto andasse per il verso giusto.

Vestito di tutto punto, sistemai le ultime cose che mi erano rimaste e aspettai l'arrivo di quel piccolo e incantevole ragazzino. Ero in fermento: mi doleva lo stomaco; sudavo freddo; le palpitazioni erano più veloci del normale. Tutto questo mi rendeva estremamente nervoso, chi mai aveva provato simili emozioni? Il suono del campanello annunciò la mia fine. Presi una boccata d'aria e andai ad aprire. Il suo sguardo mi diede grande soddisfazione: quegli occhi grandi e scuri erano spalancati! I boccioli di rosa che erano quelle labbra, formavano una perfetta O. Se questa era la sua reazione solo nel vedermi non osavo immaginare cosa avrebbe fatto dopo.
- Finalmente sei arrivato. - dissi basso, sorridendogli. Sbatté le palpebre un paio di volte: - Ne. - riuscì a dire. Mi spostai permettendogli di entrare e quando chiusi la porta alle mie spalle, gli chiesi di seguirmi. Non era di certo la prima volta che Jungkook entrava in casa mia ma mi premeva fare le cose come si doveva.

Il soggiorno era illuminato solo con le candele che mi ero premurato di comprare neutre. Il nasino di Kookie era molto sensibile agli odori e non volevo minimamente dargli fastidio soprattutto quella sera. Sul tavolino c'era tutto quello che avevo scoperto gli piacesse, più qualcosa che desideravo fargli provare. Era rimasto in totale silenzio e la cosa mi stava cominciando a preoccupare; non era da Jungkook rimanere con la bocca chiusa.
- Hyong. - sussurrò. Sorrisi, gli indicai il cuscino davanti a lui e mi sedetti. - C'è qualcosa che non ti piace? - chiesi, ma non era quello che mi premeva sapere. Si era infastidito? Avevo superato il limite? - È tutto molto bello ma. Ue? - chiese una volta sistemato. Deglutii e presi una bella parte di aria: - Per te! So di essere stato uno stronzo all'inizio. Troppo preso da me stesso per accorgermi delle tue attenzioni. - iniziai. Lui era lì, immobile, stava ascoltando parola per parola. Era strano per un oratore con me non riuscire ad esprimere al meglio ciò che sentivo nel cuore.

- So anche che i miei gesti fanno pensare a qualcosa che effettivamente non è. Come il mio affetto per Hoseok. - dissi, fermandomi a guardare una sua reazione. Anche se impercettibilmente, il suo viso fece una piccola smorfia di fastidio. Sapevo quanto tenesse ad Hobie, eppure quella reazione fece palpitare il mio cuore. Avevo ancora speranza.
- Niente però, è paragonabile a quello che sento per te Jungkookie. Il non sentirti; non sapere cosa stessi facendo; sentirmi respinto quando ti chiedevo di stare con me. Tutto questo mi ha messo davanti ad una realtà che cercavo di nascondere. - continuai. Jungkook stava ascoltando attentamente e per la vicinanza che avevo cercato di creare tra di noi, potevo chiaramente vedere il suo viso. Quello che sentiva si riversava in quel volto che mi aveva rapito e, vedevo bene, quanto le mie parole gli facessero piacere. - Mi piaci Jungkook. Anche se sono convinto che questo aggettivo sia molto riduttivo. Mi piace mangiare, la musica o disegnare. Ma tu mi ecciti. Porti la mia mente a livelli che non pensavo di poter raggiungere. -

I suoi splendidi occhi si erano velati di qualcosa talmente lucido da farli divenire ancor più incantevoli. - Voglio fare le cose per bene e se questo significa continuare a corteggiarti allora lo farò. Per tutto - ma non fui capace di continuare. Non so in che modo ne quando, si era alzato e le sue labbra si erano poggiate prepotentemente sulle mie. Rimasi spiazzato per quelle che mi parvero ore, quando presi coscienza di me risposi. Assaggiai quelle piccole fragole, pensando fosse il gusto più buono che avessi mai gustato. Fu un bacio diverso da tutti quelli che avevo dato fino a quel momento. Era dolce e procace allo stesso ugual modo. Riusciva ad intenerirmi come a farmelo diventare duro. Ed era questo quello che accadde. Avevo voglia di stringerlo a me esattamente come avevo voglia di sbatterlo sul pavimento del mio soggiorno. Quando si allontanò di poco, le sue lune scure si posarono sulle mie: - Non sai da quanto ho desiderato farlo hyong. - sussurrò, con voce eccitata.

Sorrisi, sentivo il mio petto fare largo a nuove e bellissime emozioni. Sentire quelle parole fu per me un regalo inaspettato. - Potrai farlo ancora se lo vorrai. - risposi, con la stessa tonalità di voce. Alzò lo sguardo sul mio, aveva ancora quella punta di sospetto in quegli occhietti vivi. - Ho bisogno che tu creda a queste parole Jungkook. Voglio stare con te e, come stavo dicendo prima, aspetterò tutto il tempo che ci vuole. - conclusi. Doveva comprendere quello che il mio cuore provasse per lui. - Anche io voglio stare con te. L'ho voluto dalla prima volta che ti ho visto; su quel palco mentre sorridevi con alcuni dei ragazzi. Pure quando ti avvicinavi per parlare con Hoseok non riuscivo a toglierti gli occhi di dosso. - disse, abbassando nuovamente gli occhi, imbarazzato. Amavo quando lo faceva.

Mi ero reso conto che amavo Jungkook e basta. Quando sorrideva perché divertito da qualcosa. Quando mangiava e non vedeva oltre il suo piatto. Quando per interi minuti si fissava in un punto e non riuscivi a capire cosa stesse pensando. Amavo quando ballava e si concentrava nelle prove. Il modo in cui si muoveva; i muscoli delle gambe che si gonfiavano dipendenti dalle mosse che doveva fare. L'ho ammisi a me stesso ancor prima di poterlo fare con lui, ma bastava. Bastava per farmi capire cosa dovevo fare e cosa no. - Non sono geloso di Hoseok. In verità non lo sono mai stato. È troppo una persona gentile per riuscire anche solo provare ad odiarlo. - disse. Giocava con le mani, torturandole quel tanto che bastava a farle diventare rosse. Le presi tra le mie disegnando piccoli cerchi. - Hoseok è un angelo. Gli voglio un gran bene. Tu sei diverso. Non ti voglio solo bene Jungkook. - risposi e mi interruppi di proposito. Lo sentii deglutire e, i suoi occhi, farsi per quanto possibile ancora più grandi.

"Se solo sentissi il calore
del tuo tocco.
Se avessi visto come sorridi
quando arrossisci,
o come curvi le labbra
quando sei concentrato,
avrei saputo
per cosa ho vissuto finora."

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Sleeping At Last











Chiedo umilmente perdono per l'attesa così lunga. Purtroppo il nuovo lavoro mi occupa di più del precedente e non riesco sempre ad essere attiva come dovrei. Avrei dovuto iniziare a luglio e avere un mese per potermi dedicare alla mia piccola ma ho iniziato prima e tutto mi è sfumato.
Spero possiate perdonarmi. 💜

𝑆𝑝𝑟𝑖𝑛𝑔 𝐷𝑎𝑦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora