~ Please give me a remedy ~

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"Ma nonostante ciò,
tu mi afferri sempre.
Anche se la mia ombra
diventa più grande;
Tu e la mia vita,
siete un segno di
uguaglianza.
Quindi il mio rimedio
è il tuo Rimedio."

Jamais Vu
Seokjin&Jungkook&Hoseok



Durante il ricovero di Hoseok, dormii forse cinque minuti in quattro giorni. Avevo il costante terrore che, svegliandomi, lui non ci fosse più. Il padre di Hobie mi sostituiva quando dovevo andare al bagno o darmi una sciacquata. Dopo di che non permettevo a nessuno di portarmi via da lui. Non facevo altro che darmi la colpa per tutto quello che era successo e, vedere il volto di Hoseok, era la mia punizione. Molte volte cercai di contattare Jimin ma, probabilmente, aveva cambiato numero. Quando i medici annunciarono le sue dimissioni eravamo entrambi felici. - Non vedo l'ora di tornare nella mia stanza. - disse entusiasta mentre, con lentezza, sistemava la borsa. - Hai intenzione di ritornare in quel dormitorio? - il padre di Hobie, una sera, mi disse che una volta dimesso avrebbe fatto in modo che il figlio tornasse a casa. Almeno fino a quando non si sarebbe arrivati a Jimin. Con il cuore in frantumi, non avevo risposte da dare, mi limitai solamente a sospirare. - Appa, non ricominciare ok? Ho lezioni, il concorso, amici che mi aspettano e Yoongi. Non ho la nessunissima intenzione di tornare a casa! - presi la borsa di Hobie e uscii dalla stanza. Erano questioni familiare che non volevo ascoltare ancora.

Quando uscii dalla clinica, una grossa macchina nera aspettava impaziente l'arrivo di qualcuno. Nuovamente la mia mente, mi diede le stesse immagini che adorava regalarmi da quando Hoseok era stato investito. La scena era sempre la stessa, cambiava solo l'angolazione. Come se io fossi stato presente. Chiusi gli occhi e sospirai pesantemente. Anche bendato avrei riconosciuto la sua mano, che liscia e calda sfiorava la mia. - Sono pronto. - disse sorridendomi. Lo guardai negli occhi e il mio piccolo e malato cuore parve ricucirsi un po'. - Vi porto al dormitorio? La macchina è pronta. - chiese il signor Jung. Cercai di sorridere e feci no con la testa.
- Sono venuto con la macchina. Tu potresti andare con tuo padre. - lo sguardo del ragazzo che mi teneva per mano divenne un fuoco di rabbia. - Ha quattro posti liberi la tua no? Occuperò uno di quelli. - e con sfrontatezza lasciò la mia mano e s'incamminò verso l'auto, non salutò neanche il padre. Feci un inchino e lo seguii subito dopo.

Il viaggio fu silenzioso e carico di tensione, Hoseok era arrabbiato ed io non sapevo come sistemare la situazione. Una volta al dormitorio, salimmo fino al mio piano: - Vieni in camera con me? - chiesi, le sue cose le avrei prese dopo. Sostenne il mio sguardo:
- Aniyo! Soprattutto se devi continuare a fare in questo modo. - era davvero incazzato. - Hoseok, io. - ma non potei finire. I suoi piedi stavano salendo i restanti gradini che ci avrebbero separato. Lo lasciai andare. Non potevo dargli torto e non volevo si infuriasse ancora di più, se l'avessi seguito avrei finito per distruggere qualcosa che già avevo rotto abbastanza. Lasciai cadere il mio zaino per terra e senza accendere nessuna luce, andai direttamente in bagno. Aprii il getto e una volta nudo, vi entrai facendomi scivolare addosso l'acqua nella speranza che andasse via anche altro insieme al sudore. Indossai una maglietta e dei pantaloni e gettai il mio corpo sul letto, di Hoseok nessuna notizia e lasciai che il silenzio continuasse anche da parte mia.

Se fu per stanchezza, perché il mio corpo non ce la faceva più; mi addormentai subito dopo. Quando mi voltai per scomodità, sentii tre tocchi leggeri alla porta. Pensai fosse il sonno e mi girai dall'altra parte. Nuovamente quei tre tocchi risuonarono nella camera, mi alzai andando alla porta e quando l'aprii il sonno passò del tutto. - Hoseokie. - sussurrai. Inutile nascondere che il mio cuore parve rianimarsi dinanzi alla sua persona. - Non mi fai entrare hyongnim? - sussurrò ed io mi tolsi da davanti l'uscio. Una volta dentro raggiunse il letto e si sedette, mi fece segno di seguirlo ed io accomodai accanto a lui.
- Dobbiamo stabilire delle regole. - disse alzando il mento. - Regole? - chiesi stranito.
- Da adesso in poi non voglio più che mi guardi come se fossi morto! Sono qui Yoongi, sono vivo e non posso più accettare di guardarti e vedere quello sguardo in quegli occhi che amo così tanto. - disse d'un fiato. Distolsi la sguardo e fui grato al buio. - Maledizione Min Yoongi, guardami. - urlò alzandosi subito dopo.

Con gli occhi sgranati per la sorpresa, inchiodai i miei ai suoi. - Non sono arrabbiato con te e non ce l'ho neanche con Jimin quindi, ti prego, smettila di sentirti in colpa per una cosa che non potevi prevedere! - continuò. Sembravo una bambola; immobile avevo anche smesso di respirare. Non avevo mai visto Hoseok così.
- Ho bisogno di te adesso più che mai Yoongi e se continuiamo così ho paura che perderemo entrambi qualcosa di importante. - quelle parole colpirono al centro del bersaglio. Non ebbi la capacità di fermare quelle maledette lacrime e neanche quelle di Hobie. - Miane. - cercai di dire. I singhiozzi erano più forti. Sentii due braccia avvolgermi e un calore che avevo imparato ad amare. Lo abbracciai a mia volta e per un tempo che mi parve indefinito, rimanemmo cosi: stretti l'un l'altro lasciando che tutto quello che avevamo trattenuto per troppo tempo, scivolasse via. Quando ci coricammo, entrambi i nostri occhi erano rossi e c'era un sorriso imbarazzato sui volti. Si addormentò quasi subito ed io rimasi a guardarlo. Aveva ragione, non mi potevo permettere di perderlo di nuovo e il desiderio di avermi nella sua vita era più forte di quello che era accaduto. Era vero che non potevo prevedere quello che successe così come era vero che se avessi preso le distanze fin dall'inizio, probabilmente non sarebbe successo niente.

Feci una promessa quando vidi Hoseok in quello stato: non avrei permesso più a nessuno di fargli del male. Quando capii che il dolore che sentiva glielo stavo infliggendo io, tutto mi apparve chiaro. Avrei espiato le mie colpe un giorno ma, fino a quel momento, avrei fatto in modo che Hoseok fosse felice e niente altro. Avevo così tanto amore da donargli che stavo sprecando la mia occasione. Guardai il suo splendido viso, nonostante le cicatrici:
- Saranghaeyo. - sussurrai e rimasi così fino a quando i miei occhi si chiusero del tutto.

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Sunshine "L'amore è il mio paio d'ali. Se mi abbandoni posso solo cadere." @Shooky



"Per favore dammi
un rimedio.
Un rimedio che
rianimi un cuore fermo.
Cosa posso fare ora?
Salvami, dammi
un'altra possibilità."

Jamais Vu
Seokjin&Jungkook&Hoseok

𝑆𝑝𝑟𝑖𝑛𝑔 𝐷𝑎𝑦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora