Premetto che vivo in Giappone da quando i miei genitori sono morti a causa di un incidente aereo. Tuttavia non dovete rattristarvi per me, dato che, a parte il fatto che sono orfana da circa due anni, sono una normalissima ragazza. Beh, forse normale non proprio.
Essendo nata da un padre giapponese e una madre italiana non ho conservato molti dei tratti orientali che caratterizzano il popolo dell'estremo est. Ho i capelli marroni, schiariti sulle punte e ora tinti di verde. Sono molto bassa, ho quattordici anni eppure non supero il metro e cinquanta. Le mie migliori amiche si trovano in Italia e mi mancano moltissimo; non le vedo da allora.
I miei genitori mi mancano un sacco, ma non mi avrebbero mai voluta vedere triste, perciò cerco di andare avanti come posso, provando a trovare il lato positivo in tutto. Per esempio, quando ho lasciato l'Italia ho pensato che almeno avrei visto la madrepatria di papà e sarei stata nel paese dove i miei fumetti preferiti erano ambientati.
Sì, sono un'otaku. Amo anime e manga e il mondo che descrivono mi ha salvata da molte situazioni di estrema solitudine e tristezza. Vedete... a dodici anni venivo spesso presa di mira dai bulli, e le mie compagne mi deridevano, ma nessuno lo sapeva, o lo capiva. Anche se credo che per capirlo con ci sarebbe voluto un genio. Per evitare di fare cose stupide decisi di iniziare a leggere i fumetti di cui spesso mio padre parlava. Inutile dire che quel mondo mi affascinò da subito, dato che mi faceva sentire meno sola e abbandonata. Per non parare del fatto che furono la mia rampa di lancio verso nuove vere amicizie, come Alice ed Emma, le mie due migliori amiche, amavano come me la cultura e l'arte giapponese, e fu attraverso quest'ultima che riuscimmo a legare e unirci. Grazie a loro imparai anche a farmi rispettare, iniziando a praticare boxe per potermi difendere. La nostra ultima conversazione era stato qualcosa simile a questo:
"E ora con chi potrò fantasticare sulla Karmagisa?" Chiese Emma.
"Ci mancherai tantissimo!"
"Lo so, sono straordinaria! Comunque non vado mica a morire; parto e basta. Se volete parlarmi potrete chiamarmi."
"Sì, ma non averti qui mi farà sentire una persona molto sola!"
"Alice! Sai che io ci sarò lo stesso vero? Avrai sempre me!"
"Ma chi te se incula! A me mancherà Aya- chan. La trovo così piccola, così carina!"
"Alice, io non sono piccola! un metro e quarantasei è nella media secondo gli standard."
"Gli standard dei nani." Emma soffocò una risata, mettendomi un bracci sulla spalla, che mi affrettai a farle togliere.
"Tsk, dopo tutto quello che mi avete detto ci ho pensato un po' su. Non credo che mi mancherete poi così tanto, alla fin fine."
"Dai... So che ora devi andare, ma ci tenevo a darti questo. E' il mio preferito-" Arrossì Emma porgendomi una catenella con una chiave d'acciaio attaccata.
"Eren Jeager, vieni a me!" Risi io, grata ad Emma per il regalo. "Ci sentiamo." Le dissi triste.
Ci abbracciammo con la speranza di poterci rivedere, anche se sapevamo che sarebbe stato impossibile sotto diversi aspetti: innanzitutto il volo aereo costava troppo e poi mia nonna, a cui ero stata affidata, non mi lasciava uscire. Da quando suo figlio, ovvero mio padre, era morto sembrava terrorizzata dalla possibilità di perdermi, e ovviamente dagli aerei.
Beh, tutto sommato sono contenta della mia vita però. Due anni senza vedere le mie migliori amiche ma siamo ancora molto legate, sono bravissima a scuola, ho molti amici in classe e abbastanza soldi per potermi comprare tutti i fumetti che voglio. I miei compagni considerano strani quelli che, come me, sono fissati nei confronti di fumetti e cartoni animati ma basta non fargli scoprire questo mio lato otaku e va tutto bene. A parlarne con me è solo Kaito, il mio migliore amico.
"Mi piacerebbe vivere in un manga. Se potessi quale sceglieresti Aya-chan?" Mi chiese lui, facendomi trasalire e tornare alla realtà.
"Sinceramente? Non ne ho idea, ma credo che opterei per uno dei miei anime preferiti, in qualsiasi caso. Facendo un'analisi scientifica escluderei quelli con un rischio di morte alto come Attack on Titan, quelli d'amore come Your lie in April; perciò uno scolastico. Magari uno d'azione non troppo violento, possibilmente divertente. Fullmetal Alchemist o... Assassination Classroom."
"Scommetto che ti eri già preparata per una domanda del genere." Disse alzando le sopracciglia con aria stupita. Sarebbe stato strano se l'avessi fatto, no? E invece no. Mi ero preparata eccome ad una domanda di questo tipo, e aspettavo solo che qualcuno mi chiedesse di rispondere.
"Sì, non puoi nemmeno immaginare quanto." Sospirai, con aria stanca. Ero mezza addormentata, dato che quella mattina mi ero dovuta alzare presto, essendo il mio turno di preparare la colazione e il pranzo da portare a scuola "Tu dove vorresti vivere?"
"In un Hentai." Mi rispose lui con una faccia estremamente molesta.
"Sul serio." Risi io.
"Beh, ovunque ci sia anche tu." Mi disse, stavolta con un tono molto grave. Io, che mi stavo preparando per andarmene e tornare a casa rimasi bloccata con un piede alzato.
"Ovviamente lo faresti! Insomma, io sono favolosa, è normale che tutti vogliano stare vicini ad una stella come me!" Sdrammatizzai con una risata piuttosto imbarazzata.
"Guarda che io sono serissimo. Non trovavo il coraggio di dirtelo, ma credo che sia giunto il momento. Io-ti-amo. Aya-chan, vorresti metterti con me?"
"Stai diventando scemo? Siamo amici da due anni, sai benissimo che mi piace Shinso e ti sei dichiarato lo stesso?" Gli dissi io. Forse se non l'avessi fatto le cose sarebbero andate diversamente ma in quel momento l'unica cosa che percepivo era una forte sensazione di repulsione. "Complimenti, hai buttato nel cesso due anni di amicizia."
"Aya-chan... Lo so, ma non volevo, o meglio, non riuscivo a tenermelo dentro ancora. Non sopporto più di vederti mentre tenti di arrivare al cuore di Shinso senza accorgerti che il mio ha già le porte sprangate. So già che è un no, ma a questo punto credo che sia meglio lasciare che la nostra amicizia vada in frantumi, piuttosto che sia io a farlo." Mi disse. Aveva l'aspetto di una persona che tratteneva stento le lacrime, ma io non lo capii. Sembrava che volesse suicidarsi.
"Scusami, Kaito-kun. Io ti voglio bene, ma non in quel senso." Risposi triste e irritata.
"Allora finiamola con questa stupida messa in scena. Facciamo come se non ci conoscessimo, perché io non posso continuare a esserti amico dopo tutto questo. Ti amo, non smetterò mai di farlo, e se non puoi ricambiarmi direi che finirla qui sia la scelta più opportuna." Mi rispose con un tono triste per poi correre via. Io non lo seguii, non sapevo cosa fare. Mi parve veramente di sentire il mio cuore frantumarsi, quindi caddi in ginocchio, e con il viso tra le mani piansi fino a prosciugarmi i condotti lacrimali. Come facevo a dimenticarmi del mio migliore amico così, su due piedi? Mi misi a correre fino a casa, asciugandomi le lacrime e levando il mascara colato con le dita.
Appena arrivata dissi a mia nonna che non avevo fame e, senza aggiungere altro, mi chiusi in camera mia, a leggere quei fumetti che tante volte mi avevano salvato. Ma avevo la vista annebbiata dalle lacrime che imperterrite continuavano a uscire. Alla fine optai per addormentarmi, Strinsi forte il fumetto e desiderai di viverci, per poter dimenticare tutto. Gli occhi mi bruciavano ed erano stanchi, perciò presi sonno subito, stringendo al cuore il mio manga preferito, e desiderando di scomparire.
ANGOLINO PERSONCINA CARINA (mica tanto carina ma okay) :/
Questa è la mia primissima storia in assoluto. Ne ho già scritta una grande parte, ma ho trovato il coraggio di pubblicarla solo ora. Mi sono sempre vergognata delle mie storie, in effetti. Quindi... se vi piace fatemelo sapere con un commento, perché se vi farà schifo credo che avrò paura di scrivere anche solo un tema a scuola.
P.S: Karma apparirà nei prossimi capitoli, aspettatelo. Si sta preparando.
(comunque P.S sta per Play Station). [:
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|COLPA DEL KARMA| Karma Akabane
FanfictionKARMA AKABANE x OC Aya, una ragazza, dopo una pesante sofferenza e un passato non del tutto piacevole desidera entrare nel mondo del suo manga/anime preferito. Assassination Classroom. Niente da dire, la storia non esisterebbe se non ci riuscisse...