KARMA'S POV
Ore 7:30. Ma non ho chiuso occhio.
Due volte.
Ho baciato per ben due volte la ragazza che amo. Mi è piaciuto parecchio, e sì, sono un pervertito. Avrei voluto stringerla fortissimo, quasi da stritolarla con tutto l'affetto che mi portavo dentro, ma lei era solo mia amica, me lo aveva detto, perciò dovevo smetterla di pensare a lei in quel modo.Il problema era che lei non avrebbe dovuto piacermi. Era, appunto, la mia migliore amica, e la differenza fra un fidanzato e un migliore amico era, sostanzialmente, che con il primo avevi voglia di pomiciare, mentre con il secondo no. Sinceramente mi infastidiva a dir poco l'idea che oggi la mia migliore amica fosse da Asano, a divertirsi e a fare lezione.
Non devo chiamarla.
Ordinai a me stesso mentre mi mettevo la giacca e mi preparavo ad uscire.
Oggi non l'avrei vista, il che mi dava non poco fastidio.
Già me lo vedevo, quello stupido figlio di papà, a guardarla male. Già vedevo tutti che la schernivano. E me la ridevo di gusto, perché se c'era una cosa che Aya non permetteva era che le venissero messi i piedi in testa. Da Aya l'avrebbero tutti chiamata Ahia, a causa del dolore che gli avrebbe inflitto. Ero sicuro al centoventitré percento che per Asano sarebbe stata dura.
Uscii e incontrai Nagisa sul treno, senza Aya-chan.AYA'S POV
Alle sei di mattina ero già sveglia e preparata.
Mi scrissi sulla mano quello che avevo promesso di prendere a Karma,come promemoria, poi uscii a fare colazione.Se qualcuno mi avesse guardato male mi sarei limitata ad ignorarlo, il mio problema era un altro. Con chi avrei parlato? Non conoscevo nessuno a parte Asano, con il quale non avevo la benché minima intenzione di parlare.
Alle otto arrivai a scuola, con un po' di anticipo, e vidi Asano che, non appena mi notò, mi fece segno di avvicinarmi "Ciao, Harada-san. Vieni, ti accompagno in classe." Mi disse prendendomi per mano. La sua stretta aveva qualcosa di minaccioso, come se mi tenesse più per evitare che scappassi che per accompagnarmi. Se il suo sospetto era che me ne sarei andata... non potevo dargli torto."Ciao, Asano. Chiamami pure Aya, tutti mi chiamano così. Non sono abituata ad essere chiamata per cognome. Questo, ovviamente, non ti rende mio amico, ma non credo ci sia anche il bisogno di specificare il tuo posto nella gerarchia delle mie amicizie."
"Okay, okay. Calmati Aya-chan. Che bella treccia, te la sei fatta da sola?" Mi chiese gentilmente. I miei occhi si ridussero a due fessure.
"Non farmi complimenti, è imbarazzante. Per di più mi sembrano falsi se detti da te. Comunque sì." Risposi acida rivolgendogli un occhiataccia alla quale rispose con un caldo sorriso. Non volevo assolutamente essere dalla sua parte, ma forse non era poi tanto male.
"Che carina che sei, perché è imbarazzante?"
"Carina lo dici a tua sorella. Perché non ci sono abituata. Asano, sai, mi sembra che ci stiano guardando un po' troppe persone, potresti lasciarmi la mano?"
"Sì, scusami." Sì portò una mano alla testa "Siamo arrivati."
"Ehm, ecco... Io sono sempre stata nella sezione End, sappi che sarai il primo che incolperò se qualcuno mi guarderà male."
"Aya, sei arrivata nella Top Five agli esami di metà trimestre. A parte me, Karma e altri due sei la più brava. Sei più brava di quasi tutti qui."
"Quasi." Sottolineai per poi prendere posto dove c'era. Ovvero di fianco ad Asano. Sembrava programmato dall'inizio, ma non ci siedi peso.
La prima ora passò abbastanza in fretta, poi facemmo un test di inglese. Ero abbastanza preparata, anche perché non trovavo le lingue una materia molto complessa, essendo poliglotta. Vedevo però che alcuni, senza probabilmente sapere chi ero, mi guardavano divertiti.
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|COLPA DEL KARMA| Karma Akabane
FanfictionKARMA AKABANE x OC Aya, una ragazza, dopo una pesante sofferenza e un passato non del tutto piacevole desidera entrare nel mondo del suo manga/anime preferito. Assassination Classroom. Niente da dire, la storia non esisterebbe se non ci riuscisse...