#16 -Asano, vuoi le botte?-

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Non appena mi svegliai chiamai un infermiera, che mi fece compilare dei moduli e andare a casa. 

L'ospedale non era lontano da casa mia, perciò decisi di tornare a casa a piedi. Erano circa le otto del mattino, ma nonostante fosse domenica molte persone si trovavano già per strada. Suonai al campanello, e Nagisa mi aprì il portone, accogliendomi con un gran sorriso.

"Oh, Aya-chan! Ero così preoccupato per te! Stai bene?"

"Certo, ormai sono passati tre giorni. A proposito, grazie dei fiori." Ringraziai per le bellissime ortensie che avevo trovato quella mattina sul comodino e che avevo ancora in mano.

"Scusa Aya-chan... ma di che fiori stai parlando?"

"Di quelli che mi avete lasciato di fianco al letto ieri. Non siete stati voi? Erano i miei fiori preferiti, credevo fossero un vostro regalo." Obiettai stupita. 

"Noi non ti abbiamo preso dei fiori... anche se... insomma, forse avremmo dovuto pensarci..." Disse Hiromi, arricciando la bocca.

"Oh, non è per quello, solo che se non siete stati voi chi me li ha comprati?" Poi mi diressi in camera mia "Nagisa-kun, dato che oggi esco faccio una doccia. Ti dispiace tirarmi fuori dall'armadio il vestito che mi ha regalato Karma?"

"Sì. Cioè, no... nel senso... va bene, te lo tiro fuori." Mi gridò dalla camera, io aprii l'acqua e mi lavai. Non mi lavavo da quasi tre giorni, chissà che aspetto che avevo. Tutti mi avranno vista struccata, e per di più puzzolente. Dovevo per forza rifarmi oggi. Lavai i capelli quattro volte prima di essere soddisfatta del loro odore. Li asciugai e in accappatoio uscii dalla doccia. Vidi il vestito bianco sul mio letto e lo indossai, solo dopo mi accorsi di un problema. Non avevo scarpe. Le uniche che avevo erano un paio di Vans rovinate e degli anfibi alti riempiti di cinghie e borchie. Nulla che si abbinasse con l'abito che indossavo.

"Nagisa-kun? Ho bisogno di una mano." Chiesi, così mi raggiunse in fretta "Guarda, ho solo queste scarpe... e nessuna si abbina con il vestito. Se mi presento vestita male quel cretino di Karma mi prenderà in giro a vita."

"Credo proprio di no. Tieni queste, sono un 37, ma credo che dovrebbero andarti bene comunque." Poi mi passò delle Nike Air basse, bianche.

"Grazie Nagisa, sei il mio salvatore. Un giorno ti faranno santo, ne sono sicura." Infilai le scarpe, che mi stavano a pennello "Bene, sono vestita, truccata e ho le scarpe. Direi che posso andare."

"Aspetta Aya-chan, ti pare il caso di uscire con quei capelli?! Rovinano l'insieme. E' tutto così delicato e poi hai i capelli mossi che ti cadono sulle spalle. Fai qualcosa. Ci sono! Legati i capelli,  tipo in uno chignon!" Mi sgridò Nagisa, facendomi sedere "Kaede mi ha insegnato a farli." Con le mani iniziò a lavorarmi il cuoio capelluto. Formando lentamente un paio di trecce a lisca di pesce.

"Ho capito, ma Nagisa-kun... Così non sono un po' troppo formale? Sembra che debba andare ad un matrimonio, o ad un appuntamento importante."

"Fa niente, con il tuo carattere probabilmente nemmeno un pesante abito nero sembrerebbe serio. E poi devi uscire con Karma, no? Questo è un appuntamento importante. Ora vai, devi andare a prendere Karma vero?"

"Sì, è talmente cretino che sono sicura che sarà in ritardo. Come se dovesse prepararsi per chissà quale evento." Presi uno zaino, ci infilai il telefono, il mio taccuino e un libro che avevo comprato in libreria, poi uscii.

"Karma-kun, muoviti. Non ho tutto il giorno!" Gridai guardandolo ancora una volta attraverso la finestra. Cinque minuti dopo scese, vestito come al solito. Il che mi fece arrabbiare e non poco "Come mai mi hai costretta a vestirmi così mentre tu sei così comodo nei vestiti di sempre?!"

|COLPA DEL KARMA| Karma AkabaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora