Erano circa le 09:00 quando mi svegliai, ero ancora assonnata e avevo le pesanti, ma ero in ritardo per andare a scuola di almeno mezz'ora. Non sapevo ancora che a scuola quel giorno non ci sarei proprio andata.
Mi alzai dal letto, in pigiama. Ma appena scesa sentii una sensazione di solletico e brividi lungo le piante dei piedi. Solo in quel momento mi resi conto di essere in un bosco. Fui subito presa dal panico. Come cavolo facevo ad essere in una foresta?
Per di più ero in pigiama e non c'era alcuna traccia dei miei vestiti. Nei manga in situazioni del genere sono tutti capaci di mantenere la calma, perciò decisi di cacciare un grido terrorizzato. Io ero una persona vera, e non Bakugo, o Deku di My Hero Academia. Dopo aver respirato affannosamente per una buona decina di minuti iniziai ad annoiarmi dell'essere spaventata, e decisi di alzarmi e iniziare a camminare. Non passò molto tempo che incontrai una piccola radura la quale, per fortuna, aveva al centro un edificio.
Certo, una costruzione singola, in legno, in mezzo ad un bosco era qualcosa di inquietante, ma era l'unico posto in cui, almeno per il momento, potevo chiedere aiuto.
Entrando percepii una forte sensazione di bagnato ed umido, il che mi fece pensare che probabilmente quel prefabbricato era sprovvisto di aria condizionata e isolanti termici. Bussai ad una porta, senza curarmi del cartello soprastante.
"Scusate il disturbo, ho bisogno di un piccolissimo aiutino." Dissi cercando di apparire calma, cosa che probabilmente mi stava riuscendo malissimo. Subito dopo mi resi conto di essere in una classe. Circa 30 ragazzi mi guardavano stupiti, mentre un polpo giallo con una tunica nera mi guardava con quello che sembrava un sorriso disegnato.
"Ehy, va bene. Non essere agitata. Posso sapere chi sei?" Mi disse lo strano polpo. Ero parecchio intimorita e quando lui iniziò ad avvicinarsi caddi all'indietro, terrorizzata. Non osai aprire di nuovo la bocca, per paura di urlare di nuovo. E non ero una di quelle biondine che nei film horror muoiono nel giro di dieci minuti.
"Che cosa sei? Razza di stupido polpo giallo, stammi lontano!" Risposi rialzandomi dal terreno. Intanto molti dei ragazzi si erano alzati per osservarmi, con aria incuriosita.
"Non ti preoccupare" disse un ragazzo con i capelli azzurri porgendomi la mano "Lui, anche se non sembra, è umano e noi non ti faremo del male." Notai il suo tono gentile, che mi tranquillizzò un po', ma nonostante questo non accettai il suo aiuto e mi rialzai da sola.
"Sensei. Dovremmo avere delle uniformi nello sgabuzzino, gliele vado a prendere?" Chiese una voce stridula dietro al ragazzo dalla voce gentile.
"Grazie Kayano-chan. Intanto io le chiederò delle cose." La ragazza dai capelli verdi di nome Kayano se ne andò, lasciandomi sola al fianco del ragazzino con i capelli azzurri.
"Ciao, scusami se prima sono stato un po' irruento. Ti porteremo dei vestiti, come ti chiami?" Chiese l'essere giallo.
"E dovrei dirlo ad uno stupidissimo polpo? Ma fammi il piacere." Risposi muovendo la mano di lato. Poi mi resi conto di non sapere dove fossi e, forse, se gli avessi detto il mio nome mi avrebbero aiutata a tornare a casa. "Aya Harada, anche detta la fantasmagorica giappo-italiana. E voi sareste, di grazia?"
"La 3-E! Siamo una classe dell'istituto Kunugigaoka. Dato che sei qui credo che il fatto che il nostro professore sia un mostro non può essere nascosto." Rise beffardamente un alto ragazzo con i capelli color fuoco.
"Karma-kun! Io sono un umano come tutti voi, vedi di non dimenticarlo. Aya-chan, bene. Ragazzi, occupatevi di lei, io vado a fare delle ricerche, non vorremmo mai che rimanesse sola. Torno fra poco." Poi se ne andò lanciandosi ad una velocità stratosferica dalla finestra.
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|COLPA DEL KARMA| Karma Akabane
FanfictionKARMA AKABANE x OC Aya, una ragazza, dopo una pesante sofferenza e un passato non del tutto piacevole desidera entrare nel mondo del suo manga/anime preferito. Assassination Classroom. Niente da dire, la storia non esisterebbe se non ci riuscisse...