#14 -Karma pensa che nessuno sappia della sua cotta-

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"Oh, cavolo." Dissi "Polpo di merda, levati dalle palle."

"Okay, ma non essere scortese! Ciao e buonanotte. Ragazzi... io ve l'avevo detto  che sarebbe stato meglio non vederle." Precisò il polpo, per poi abbandonare la stanza.

"Cavolo. Che cosa imbarazzante, vero Karma-kun?" Mi sforzai di sorridere, imbarazzatissima.

"Eheh, esatto. Ma tu te lo aspettavi?" Disse altrettanto imbarazzato. A quanto pareva avere la consapevolezza che ci eravamo baciati rendeva il nostro rapporto di amicizia molto teso.

"No." Mentii "Ma quindi sei tu quello che mi ha preso la mano?" Mi misi a ridere "Baci da schifo."

"Non è vero, e lo sai benissimo. Tu mi hai messo la mano sulla gamba, perché hai un equilibrio tremendo."

"Sì, in effetti. Ma ti ricordi proprio bene del nostro bacio, eh? Magari hai una cotta per me." Divenne rosso fuoco "Scherzo, Karma-kun. Caspita, che imbarazzo."

"Aya-chan, ma dopo che me ne sono andato, la notte del tuo compleanno, hai veramente pianto? Ti sei messa a piangere perché abbiamo litigato?" Mi chiese tornando serio. Dannato Korosensei, perché ha fatto vedere a Karma quelle foto? 

"Sì." Risposi abbassando lo sguardo "Cioè, no! Non piangerei mai per te." Ma intanto le lacrime cominciavano a scendere lentamente.

"Certo. Ovvio, tu non piangi mai." Disse ridendo, poi vedendo che aveva ancora lo sguardo basso mi si avvicinò "Ehi, dolcezza, che cosa succede? Ti fa male lo stomaco?"

"No, cioè... sì, è come se mi stessero prendendo a pugni. Tutte le volte che faccio qualcosa... finisce così, ovvero malissimo." Risposi, senza trovare il coraggio di guardarlo.

"Dai, vieni qui. Perché piangi?" Mi abbracciò, avvolgendomi fra le sue braccia.

"Solo... è solamente perché mi dispiace così tanto. Vi faccio preoccupare sempre, mentre vorrei solo che mi consideraste forte, quando non sono nessuno. Non valgo niente." Singhiozzai e continuai ad asciugarmi le lacrime.

"Non è vero, tu sei una delle persone più forti che conosca. Sei così spontanea e divertente, sei altruista e per non ferire gli altri fai cose che nessuno farebbe. Non è vero che non vali niente. Per me la tua amicizia ha un sacco di valore e ti giuro che mai, per nessuna ragione, ti ferirei." Mi disse mordendosi il labbro. Karma era così gentile. Aveva un tono calmo e sereno, come se volesse consolarmi.

"Ma io l'ho fatto. Ti ho trattato così male e per tre mesi non ti ho parlato, quando in realtà l'unica cosa che volevo era chiederti scusa. Sono una persona tremenda, per non parlare del fatto che, per evitare che ci fosse dell'imbarazzo fra noi... io ti ho mentito."

"In che senso?"

"Io lo sapevo. Sapevo di averti baciato, lo sapevo perché mi hai tenuto la mano e l'ho riconosciuta. Ma non volevo che la nostra amicizia fosse rovinata e ti ho mentito. Io... io mi ero giurata che non avrei mai più fatto stare male nessuno."

"E allora? Fa niente. Tu sapevi di avermi baciato, ma non volevi che lo sapessi. C'è qualcosa di male?"

"No, ma ti ho trattato così male..."

"Non ha senso. Tu non sei una brutta persona. Tu sei gentile, e sei stata male per tutto questo tempo per il nostro litigio. Sai Aya-chan, io volevo chiederti scusa, ma credevo fossi arrabbiata. Se mi avessi detto che ti dispiaceva probabilmente ci saremmo evitati molti grattacapi." Poi mi sorrise, anche se io non lo vedevo. Avevo gli occhi annebbiati dalle lacrime, che nonostante tutto non riuscivo a fermare.

"Ma... come puoi... come ci riesci? Come riesci a perdonarmi così?"

"Perché..." Mi disse "Beh, ci riesco e basta. "Credo che sia stata una giornata pesante, dormi ancora un po'."

|COLPA DEL KARMA| Karma AkabaneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora