Avviso veramente importanteh:
Scusatemi tanto. Mi sono resa conto che sto aggiornando veramente pochissimo. Cercherò di pubblicare una volta ogni quattro giorni, d'ora in avanti. Mi spiace veramente tanto per essermi totalmente dimenticata di pubblicare. Il fatto è che io ho scritto questa storia quando andavo in prima media/quinta elementare. Ho deciso di pubblicarla solo ora, ed essendo passati tre anni da quando l'ho ideata ho cambiato totalmente modo di vederla.
Questo significa, in parole povere, che sto cercando di modificarla e renderla il meno cringe possibile (*cof cof* anche se lo resta comunque *cof cof*) senza creare buchi di trama, revisionando anche vari errori di punteggiatura e grammatica.
Temo che questo non mi scusi affatto, ma ripeto, mi spiace se pubblico con poca costanza.
p.s: se vi chiedete perché alcuni dialoghi sono in grassetto sappiate che è solo perché, a parlare, è la persona dall'altro capo del telefono.
~𝕔𝕪𝕒𝕦𝕦𝕦 💕
Karma mi richiamò poco dopo che mi fui messa a parlare con Nagisa. Pensai che fosse perché aveva letto ciò che avevo scritto sul cartone del latte che gli avevo dato quella stessa sera. Sospirai, guardando lo schermo del mio telefono, indecisa se rispondere o meno. Non che parlare con Karma non mi sarebbe piaciuto, ma perché se glielo avessi detto, nella maniera più assoluta, ero sicurissima che lui si sarebbe arrabbiato e avrebbe cominciato a dare la colpa ad Asano, il quale era diventato, in maniera piuttosto insolita, mio amico. Mi rassegnai e schiacciai il pulsante verde, sospirando: "Ciao Karma." Risposi "Sai, qui c'è anche Nagisa."
"Sì, non mi interessa affatto, ora." Sbuffò. Non potevo vederlo in faccia, ma ero piuttosto sicura che la sua faccia somigliasse al naso di un clown, tanto era rossa. Probabilmente era anche preoccupato "Cosa c'è di così importante da dover essere detto attraverso un cartone del latte? Mi hai chiesto tu di chiamarti appena dopo che avessi letto quello che avevi scritto."
"Non scherzare ora, scemo. Quello che devo dire è molto più importante di quanto tu non creda." Ero serissima, e tenevo il telefono così stretto che avevo paura che l'avrei rotto. Il mio palmo stava sudando in maniera inverosimile "Mi hanno spostata nella A."
"Non mentire, dai." Disse tossendo "Non ci crederei nemmeno se mi pagassero. Insomma, tu vieni dalla classe in cui c'è un mostro a forma di polipo gigante che vuole distruggere il mondo. Non possono spostarti, hai firmato un contratto per mantenere il segreto sull'esistenza di Korosensei."
"Non sto mentendo. Ho qui il foglio di trasferimento. Ragazzi, non potremo più vederci a scuola, non potremo più assassinare assieme Korosensei." Sospirai. Ho già detto che ero preoccupata per quella che sarebbe stata la sua reazione? Ecco, ora mi sarei seppellita viva.
"Lo sapevo che Asano aveva in mente qualcosa. Avrei molti epiteti da affibbiargli, ma temo che mi limiterò a dire solo quello che è, ovvero uno stupido ragazzino snob, più stronzo di Terasaka e con la mamma puttana. Ci ha tolto una delle migliori per vincere quella sfida, è chiaro che l'abbia fatto apposta. Se lo becco per strada gli faccio saltare i denti, poi gli taglio le palle e gliele faccio ingoiare." Rispose arrabbiato Karma. Come al solito, era molto educato e tranquillo.
"No, non credo che suo padre glielo permetterebbe per una sfida del genere. Il papà di Gakusho non è il tipo che gli darebbe una mano per tirarlo fuori da un guaio in cui lui stesso si è cacciato. Tra l'altro, Asano giura di non aver fatto nulla." Abbassai gli occhi "Suo padre afferma lo stesso. Dice che vuole che frequenti la sezione A solo perché sono brava, e che non ha potuto scegliere di portare te in quella sezione solamente perché hai molti precedenti con risse e cose di quel tipo. Quindi, non mi farà mai tornare nella E, a meno che io non faccia schifo in tutto e per tutto."
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|COLPA DEL KARMA| Karma Akabane
FanfictionKARMA AKABANE x OC Aya, una ragazza, dopo una pesante sofferenza e un passato non del tutto piacevole desidera entrare nel mondo del suo manga/anime preferito. Assassination Classroom. Niente da dire, la storia non esisterebbe se non ci riuscisse...