Chapter 37: Idiot!

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Infilo le cuffiette nelle orecchie ed esco dalla mia stanza pronta ad uscire per andare ad allenamento ma quando sto per scendere la rampa di scale che divide il primo piano dal soggiorno e dalla cucina vengo afferrata per la spalla - cosa che mi fa prendere uno spavento - e fermata in maniera un po' brusca.

«Ma dico sei idiota?!» sibilo mentre mi tolgo le cuffiette contro al ragazzo che mi fa girare verso di sé
«Se non ricordo male ti avevo detto che ti avrei accompagnato io»
«E io ti ho detto che posso andarci anche da sola» ribatto togliendomi di dosso la sua mano e scendendo di sotto

«Farai prima» dice cercando di convincermi
«Devo dire di sì per farti stare zitto?» gli domando anche se posso intuire da sola la risposta

«Che poi perché sei già sveglio?»
«Lavoro, ricordi?»

Oh, giusto.

Il ragazzo davanti a me tira fuori dal giubbino un mazzo di chiavi e poi inizia a camminare verso la cucina.

«Scusa ma dove stai andando?»
«In garage, vieni» mi prende la mano e mi tira verso il garage, ma perché stiamo andando lì?

Apre la porta che divide la cucina dal garage ed entriamo nell'enorme stanza dove ci sono degli scaffali contro ai muri pieni di cose, due macchine parcheggiate e una moto coperta da un telo che ha poggiati sopra due caschi.

«Se stai per togliere il telo alla moto sappi che io non ci salgo nemmeno da morta» lo informo stringendo forte il manico del borsone
«Prometto di andare piano»

Mi lancia uno dei due caschi integrali facendomi segno di metterlo mentre lui toglie il telo, si mette il casco e dopo essere montato in sella mette in moto.

«Tira su più che puoi il borsone e per l'amor del cielo tieniti stretta o chi lo sente Isaac» si raccomanda mentre io, dopo aver aggiustato la lunghezza del borsone, mi metto dietro di lui e con imbarazzo circondo con le braccia la sua vita

Maximilian si abbassa la visiera del casco e parte a tutta velocità, lo ammazzo appena si ferma.


«Ti faccio fuori!» esclamo appena scendo dalla moto tirandogli una sberla sul braccio cercando di fargli il più male possibile ma credo di non avergli fatto niente, che peccato «Avevi promesso che saresti andato piano!»
«Davvero? Non ricordo» dice ridendo dopo aver tirato su la visiera «Il casco tienilo, pranziamo insieme»
«Pranzo con le altre»
«Ci vediamo quando finisci» mi informa e prima di sgommare via mi sorride e si abbassa la visiera del casco

Entro nel palazzetto con il casco in mano, poso le cose nello spogliatoio e vado ad allenarmi.

***

Mi metto la felpa e con il borsone in spalla e il casco in mano esco.

Il messaggio che ho ricevuto da Maximilian diceva che stava arrivando e di aspettarlo fuori solo che quando lui arriva dal palazzetto sta uscendo Crystal e appena lo vede gli corre in contro.

«Amore!» esclama lei con sorpresa «Sei venuto a prendermi? Che cucciolo!»
«In verità no, sono qui per Ivy»

Lei si gira verso di me con sguardo assassino, sbatte i piedi per terra e dopo avermi minacciata che me l'avrebbe fatta pagare se ne va.

«Ma una meno psicopatica non potevi trovartela?» gli domando mentre mi metto dietro di lui
«È da maggio che sto cercando di lasciarla»
«Cosa ti blocca?»
«Sto cercando un modo per farle capire che deve finire»

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