Capitolo 6 (2)

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Roger's PoV

Freddie, fino a pochi minuti fa, stava parlando con un ragazzo biondo che lo guardava come se lo volesse divorare in un solo boccone. Dopo averci fatto sesso, o almeno averlo baciato, suppongo. È tornato da noi con uno sguardo di sfida ed ho letto nei suoi occhi il desiderio di saperne di più, e non ho allora esitato a farglielo notare.

Freddie mi piace perché sembra molto spontaneo, non si offende per le cose che gli altri gli dicono, ma al contrario le prende o come scherzi o come consigli. Non abbiamo parlato molto, eppure dalla breve conversazione che abbiamo avuto da soli ho capito che è un ragazzo capace di osservare, capire ed apprendere molto velocemente. È impossibile fargli cambiare idea, temo, e forse questa è una delle caratteristiche che ammiro di più in lui.

Hagrid ha appena terminato di parlare e di spiegarci delle cose che credo nessuno abbia ascoltato, almeno fra noi quattro. John era troppo occupato ad allontanarsi da Freddie ed il biondo, Freddie a parlare con quest'ultimo ed io ad osservarli. Brian è davanti a me che si guarda dinnanzi, stupito come un bambino da tutto quello che lo circonda, e non nego che anche i miei occhi sono stracolmi di meraviglia e sorpresa davanti ad Hogwarts.

Mi ero immaginato un grande castello, ma mai avevo pensato che potesse trasudare, dalle sue mura, un mistero, una bellezza ed un fascino tale.

Entriamo e veniamo avvolti da un'atmosfera accogliente, che sa di casa, o almeno di quello che credo sia una casa, in quanto in realtà io non mi sono mai trovato in una situazione di vera atmosfera familiare con i miei genitori.

Saliamo delle scale e, a metà della seconda rampa, veniamo fermati da una donna, credo sia una professoressa, dal comportamento rigido e rigoroso. Alle pareti sono attaccati dei quadri, e per alcuni versi l'interno è simile a quello di casa mia. Non faccio molto caso a quello che mi circonda, mi sembra fare parte della nobiltà, eppure vedo molti ragazzi, fra cui Freddie e John, guardarsi introno incuriositi e stupefatti. Guardo Brian interrogativo e lui alza le spalle con fare ovvio.

"Non tutti hanno una villa come la nostra, Rog. E soprattutto non tutti sanno cosa sono dei quadri magici... Quelli dei non-maghi non si muovono." Spiega calmo vedendo la mia espressione stupita.

"Hai ragione... Non ci avevo pensato" rispondo io sussurrando.

"Non sei mai stato tra i nati babbani?" Chiede curioso.

Io scuoto la testa: "No, secondo mio padre e mia madre noi siamo superiori a loro" rispondo amareggiato.

"Le cose cambieranno, vedrai" mi cerca di consolare, ed io sorrido prima di tacere vedendo l'espressione severa della professoressa che ci sta osservando.

Ha una postura rigida ed indossa un cappello verde a punta che la fa sembrare ancora più severa di quanto penso sia in realtà.

Un silenzio cade tra tutti noi ragazzi, e le labbra della donna si distendono in un sorriso accondiscendente. "Sono la professoressa McGrannit*, la vicepreside di questa scuola e la responsabile della casa dei Grifondoro. Buongiorno a tutti, auguro un bentornati ai ragazzi che sono già stati qua ed un benvenuti a quelli che invece non hanno mai partecipato alle nostre lezioni. Ragazzi del primo anno, rimanete qua, mentre gli altri possono iniziare ad andare nella Sala Grande per aspettare la cerimonia dello Smistamento*." Si presenta la professoressa.

Tutti sembrano pendere dalle sue labbra, e quando i ragazzi più grandi se ne sono andati la donna continua: "Questa è una scuola molto speciale, come di certo tutti sapete: qua non si insegnano le materie babbane, ma magia e stregoneria sono alla portata di tutti voi. Apprenderete come trasformare un animale in un oggetto, come fare levitare le persone, come sconfiggere i vostri avversari in un duello, come preparare potenti filtri magici e come curare una creatura magica.

𝐡𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬' 𝐪𝐮𝐞𝐞𝐧 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora