Capitolo 10 (3)

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Brian's PoV

Quando il professore dice "Inno scolastico" vedo David rianimarsi e cessare di guardare il tavolo vuoto. Alza lo sguardo e noto i suoi occhi che brillano, e sembra che abbia la stessa mia anima musicale quando distende le labbra in un sorriso. Quello che sta succedendo fra me e David, quella scintilla di condivisione, sembra accadere anche davanti a noi, nel tavolo dei Grifoni, fra Roger e Freddie.

Dò una rapida occhiata al foglio ed inizio a cantare, con un tono di voce basso e caldo. Quando mi fermo prende a cantare il Duca, utilizzando una voce particolare, allo stesso tempo calda e moderata, dimostrando un'ampia estensione vocale. Continuiamo ad alternarci, ridendo, scherzando, giocando con la voce, e quel ragazzo pieno di sé che mi era sembrato in principio si rivela essere abbastanza affine a me, anche se la scintilla di arroganza che presenta non scompare mai.

Terminiamo quasi per primi e ci battiamo le spalle. "Sei bravo, May" si congratula con me.

Io lo guardo esterrefatto. "Tu sei fuori di testa. La tua voce è stupenda, seriamente. Suoni qualcosa?" gli chiedo con sincera ammirazione.

"La chitarra soprattutto" mi risponde. Io annuisco e resto a guardare la scena che si sta svolgendo di fronte a noi. Roger fa degli acuti micidiali, Freddie continua a variare tonalità, ed insieme devo dire che le loro voci si fondono perfettamente. "Cazzo, sa anche cantare" osserva parlando di Freddie.

Io annuisco e sposto il mio sguardo su David. Sembra che la sua non sia esclusivamente un'attrazione portata dalla guerra fra i due caratteri, e sta praticamente mangiando con gli occhi la figura del moro.

I due finiscono il loro canto e ridono insieme. David si lecca le labbra. "Stasera, ricciolino, io e Freddie usciamo, quindi non fare dormire nessuno nel mio letto" mi comunica.

Io scuoto la testa ridendo. "Chi ti dice che controllerò il tuo letto, scusa?"

"Sarà facile, dormirò accanto a te" risponde senza permettermi di replicare. Il suo carattere è indescrivibile: sembra esattamente un duca, con la sua aria di superiorità e il desiderio, l'esigenza, di non essere contraddetto da nessuno. Credo che stiano bene insieme quei due, anche se non so come potranno sopportarsi.

John's PoV

Ho smesso di ascoltare Emma quando ha iniziato a parlare delle sue scuole precedenti e di tutto ciò che era successo quando aveva scoperto di essere una strega. Non perché mi risultasse antipatica, ma perché Freddie aveva sillabato a me e Brian la stessa cosa: "biblioteca, domani dopo lezione".

Sì, avevamo parlato molto sul treno ed avevamo deciso di continuare a mantenere i rapporti, ma temevo fosse una di quelle cosa che si dicono per cortesia. Sono felice che invece almeno Freddie voglia mantenere fede a quella promessa, ed a un tratto, mentre Emma continua a raccontare a me e a Justin non si sa bene cosa chiedo, la interrompo: "Sapete dove si trova la biblioteca?"

Loro, meravigliati, mi guardano come si guardano i deficienti, con un rimprovero negli occhi ed una sorta di muta pietà. Sto già per rimangiarmi tutto che Justin mi risponde: "Sì, mio fratello me ne ha parlato... È alla fine di questo corridoio" Spiega.

Io annuisco e ringrazio con un sorriso. Riprendono a parlare fra loro, questa volta senza nemmeno tentare di includermi nelle loro chiacchiere. Alzo le spalle, pregustandomi già cosa accadrà domani, e mangio in silenzio fino a quando il preside non prende nuovamente la parola.

Parla dell'inno ed io, abbastanza stupito, leggo il contenuto della pergamena appena apparsa al posto del mio dolce:

Hogwarts Hogwarts, Hoggy Warty Hogwarts,
per favore insegnaci qualcosa,
a noi anziani, calvi e tutti storti,
a noi, ragazzi dai calzoni corti,
le nostre teste devono riempirsi
di cose interessanti da non dirsi,
per ora sono vuote e piene d'aria,
di mosche morte e roba secondaria,
insegna a noi che cosa va imparato,
ripeti ciò che abbiam dimenticato,
fa' del tuo meglio e noi faremo il resto,
finché il cervello non ci andrà in dissesto*

Alzo gli occhi al cielo. 'Stupida canzoncina' penso aspettandomi una patetica lagna senza alcun senso.

I ragazzi intorno a me, però, iniziano a parlottare fra loro, e vedo anche Freddie e Roger che si scambiano uno sguardo di intesa.

Quando iniziano a cantare capisco l'eccitazione: ognuno sceglie il proprio ritmo, la propria tonalità, e tutti sembrano divertirsi.

Io non apro bocca, godendomi lo spettacolo canoro. Tra voci stonate e ritmi improponibili riesco a riconoscere un falsetto perfetto, appartenente, mi accorgo con stupore, a Roger. Sta giocando con Freddie, lui facendo i falsetti e l'altro rispondendo con alti e bassi fenomenali, e continuo a guardarli per un po' fino a quando non sento, nella confusione, una voce più profonda e calda intermezzata ad un'altra, sempre maschile, simile a quella di Freddie. Quello strano duetto proviene dal tavolo dei Serpeverde, con precisione da Brian e David, e rido nel vedere i due, all'apparenza così diversi, coinvolti in uno stesso ambito musicale.

Continuo ad ascoltare quello strano concerto ed applaudo quando giunge alla fine. Non si può negare che Hogwarts sia strana e vi lavorino professori ugualmente strambi, eppure penso mi divertirò.

"Ragazzi e ragazze, ho un ultimo annuncio da fare prima di lasciarvi accompagnare dai Prefetti* nei vostri dormitori." inizia all'improvviso a parlare Silente, facendo cessare il brusio che si era formato. "Come tutti gli anni, nessun mago può stare nella Sala Comune* di casate diverse dalla sua, ed inoltre la notte è estremamente proibito uscire, oltre che severamente sconsigliato.

Di notte si possono fare brutti incontri, anche fra le mura di questo castello, e non vorrei che qualcuno di voi incappasse accidentalmente in un passaggio segreto che porti all'esterno... Per assicurarci che questo non succeda, come tutti gli anni noi professori faremo dei turni di guardia e soprattutto il nostro custode, Argus Filch*, insieme alla sua gatta Mrs. Purr*, provvederà a controllare i vostri dormitori durante la notte. Tutto chiaro?"

Un mormorio di dissenso si diffonde per tutta la sala, ma si acquieta subito in quanto non si può fare altrimenti che sottostare a quel regolamento. Io annuisco in modo istintivo: non mi cambierò niente, intanto non sarei uscito in ogni caso. Penso che starò nel mio letto a dormire insieme a Flounder, tutto qua.

𝐡𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬' 𝐪𝐮𝐞𝐞𝐧 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora