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Ho pubblicato, avete visto?? Sì, ho trovato il tempo per scrivere: le metro sono fantastiche, e riesco a scrivere moltissimo. Spero che vi piaccia questo capitolo... ci sentiamo presto!

David's PoV

Quando entriamo nella camera mia e di Brian mi ritrovo davanti una situazione che definirei alquanto singolare: Mick, Brian ed Angelica sono uno di fronte all'altro e si guardano in cagnesco, come se avessero appena avuto un dialogo che non è finito benissimo.

Mi chiedo se c'entri anche io, ma poi scuoto la testa, completamente consapevole che ci sono cose molto più importanti rispetto ad una litigata a causa del mio legame familiare con Angelica.

"Tutto ok?", chiedo, alzando un sopracciglio.

Mick mi guarda, annuendo piano. Nella sua espressione noto della pietà che non voglio assolutamente che mi sia rivolta, ma so che non ci posso fare nulla. Sto male, si vede, ed è naturale che lui si preoccupi.

Sospiro nel pensare questo, e poi abbozzo un sorriso, rivolgendomi ad Emma. "Allora... hai qualcosa da dirmi, per caso? Magari qualcosa come 'David, mi sono avvicinata ai tuoi amici solo per scoprire la tua identità, sono uscita con John solo per avvicinarmi a te e non perché mi interessasse veramente'?", le chiedo, fortemente ironico, indicando poi Deaky.

Lei scuote prontamente la testa. "Non esco con John per te.", replica, quasi ferita.

John storce la bocca con disappunto. Sta per dire qualcosa quando io lo fermo con un gesto secco.

"Smettila.", le dico, duro. "Voglio solo sapere perché lo fai. Voglio dire, Bri mi ha detto che è stato tuo padre a costringerti, e sinceramente sono abbastanza scettico all'idea che tu voglia veramente farmi del male, considerando anche il fatto che non sarà semplice, quindi...", inizio, alzando un sopracciglio.

Emma sospira, e poi fa qualche passo verso il letto di Brian, sedendosi. La guardo male, e sto per chiederle chi le abbia dato il permesso quando la ragazza inizia a parlare.

"Mi vuoi ascoltare oppure vuoi continuare a parlare a cazzo?", sbotta, retorica.

Sto per risponderle a tono quando Brian mi ferma, prendendomi per un braccio e facendomi sedere sul letto di Roger - anzi, sul mio letto.

"Ho spiegato tutto a Brian, David. Io... io non avrei mai voluto farti del male né rubarti i poteri, assolutamente. È solo che mio padre...", sussurra, intimorita.

Mick annuisce, probabilmente a conoscenza della storia, e continua per lei. "La costringe, come costringe me e te."

Io lo guardo storto. "Mick, non mi posso fidare. Anche se-", inizio.

Lui alza gli occhi al cielo. "Dave, sai quanto io tenga a te. Sei praticamente la persona più importante per me, e devi fidarti. Non penso che voglia farti del male, non se può impedirlo."

Sospiro, guardandolo. Come sempre sono stupito della sua sincerità: non è facile per nessuno dichiararsi a qualcuno, e lui riesce a parlarne senza problemi con me.

"Il problema non sono io, e lo sai benissimo. Sarei anche più aperto se non ci fosse.", gli rispondo.

Mick mi interrompe prima che io possa dire qualsiasi cosa. "Non permetterò che ti succeda niente. Né a te né a lui.", mormora, guardandomi fisso negli occhi.

E ci credo, perché leggo la sicurezza nel suo sguardo. Non per la prima volta provo l'impulso di stringerlo a me, e mi chiedo che cosa sarebbe successo se non ci fosse stato Freddie. Potevamo essere felici, insieme.

Mi limito a sorridere. Lui appoggia la testa sulla mia spalla, ed io sento il suo respiro sulla mia pelle. Poi mi giro verso Emma, leggermente più calmo. "Ok, ricominciamo, che ne dici?", chiedo.

𝐡𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬' 𝐪𝐮𝐞𝐞𝐧 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora