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Ok, mi sono resa conto che il capitolo che avevo pubblicato era illeggibile. La colpa è di Wattpad, che ha deciso bene di cancellare tutti i punti di sospensione, le virgolette e gli asterischi dal capitolo. Avevo scritto tutto su Word, fatto copia e incolla, e sembrava tutto giusto... fino a quando non ho letto i commenti di @ms-blue-sky e non mi sono resa conto che, dall'anteprima alla pubblicazione, la punteggiatura è sparita. Spero che ora non ci sia più questo problema: normalmente ricontrollo sempre il capitolo dopo averlo pubblicato, ma essendo in vacanza riesco a collegarmi ad una rete Internet decente appena per il tempo di pubblicare. Scusatemi ancora, commentate se c'è ancora questo problema (in caso annullerò la pubblicazione prima di suicidarmi per disperazione), e buon lettura (o rilettura)!

Freddie's PoV

Aspetto con pazienza Roger all'inizio del sentiero, sapendo che Hagrid non si arrabbierebbe mai con noi per il nostro ritardo. Quell'uomo è un vero e proprio pezzo di pane: nonostante non abbiamo, con lui, un legame molto intenso, io e gli altri siamo molto ammirati dal professore. Probabilmente è il fatto di appartenere a diverse Case: non è da tutti legare così tanto, specialmente in poco tempo.

Li vedo baciarsi, e stringo leggermente i pugni, geloso. Vorrei anche io che niente fosse cambiato da quando ci siamo incontrati io e David, eppure quando scorgo Mick dietro alla coppia non riesco a provare altro che dispiacere.

Quando il biondo arriva cerco di distendere le labbra in un sorriso, ma Roger capisce che qualcosa non va. "Senti, Fred... forse non sono il tuo migliore amico, eppure credo di conoscerti abbastanza per potere parlare sinceramente con te. Cosa sta succedendo fra te e David? È tutto a posto?", mi domanda.

Io annuisco, cercando di convincerlo, ma in realtà non riesco ad illudere nemmeno me stesso. Roger vuole una spiegazione, e mi sento praticamente in dovere di parlargli... forse non reagirebbe male come John. Probabilmente sarebbe un po' più imparziale, ma ciò che ha detto John è un ricordo molto vivido nella mia mente, talmente tanto che temo che nemmeno Roger potrebbe capire.

David era appena uscito dalla stanza nella quale dovevamo dormire, dicendomi che non avremmo potuto più atteggiarsi come una coppia in pubblico. Mi ero seduto sul letto, come se fossi stato privo di forze, e avevo riflettuto molto su tutti i momenti passati insieme.

Erano tutti pieni di amore, divertimento, gioia, ma d'altra parte capivo il suo desiderio. Non era ancora pronto a rinnegare del tutto la sua famiglia, ad allontanarsi da essa, anche se gli aveva solo fatto del male.

Avevo un bisogno urgente di parlare con qualcuno, e come ero solito fare avevo deciso di uscire in corridoio per dirigermi verso la Sala Comune dei Tassorosso alla ricerca di John. Il mio pensiero era che, anche se lo avrei disturbato la sera tardi, mi avrebbe accolto: ed io di passare l'intera notte da solo non avevo affatto voglia.

Uscendo avevo incontrato David che esitava di fronte all'uscita. "Dave... va tutto bene?", gli avevo chiesto.

Che domanda idiota: stava male quanto me, se non peggio, perché all'abbandono doveva anche aggiungere il senso di colpa. Ma lui aveva assentito, mesto. "Sì, io penso di sì.", aveva replicato.

Nei suoi occhi leggevo una profonda solitudine, ed allora mi ero avvicinato, accorciando le distanze. Gli avevo accarezzato una guancia, osservandolo in tutta la sua bellezza. Anche quando piange emana un'aura di splendore attorno a sé, come se fosse la persona più affascinante dell'Universo intero.

"Dove dormirai?", gli avevo chiesto istintivamente.

Lui aveva abbassato gli occhi, e la risposta mi era arrivata prima che potesse dire qualsiasi cosa. Non volevo farlo sentire in colpa ancora di più, ero soltanto curioso. "Con... con Mick. Stai tranquillo, noi..."

𝐡𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬' 𝐪𝐮𝐞𝐞𝐧 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora