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(No, la foto non c'entra niente, ma dovevo condividerla con qualcuno. La faccia di Mick è arte. Fottutissima arte.)

David's PoV

Mi sento ferito e soprattutto deluso da lui. Voglio dire, perché ha voluto a tutti i costi nascondere il fatto che stiamo insieme? Non ha alcun senso. Non di fronte a sua sorella, soprattutto. È a questo che penso mentre con la forchetta gioco con il pollo che la signora Bulsara mi ha appena messo nel piatto.

"Cosa succede, David? Non ti piace?", mi chiede apprensiva la donna. Sembra preoccupata per me, ed io sono dispiaciuto di non poterle spiegare. "Non hai aperto bocca da quando ti sei seduto...", commenta, osservandomi.

"Forse è solamente timido. Lascialo in pace.", ribatte l'uomo seduto accanto a lei, riservandole un'occhiata velata di rimprovero. "Ora spero arriverà Freddie, ed a quel punto forse parlerà."

Io ricaccio indietro le lacrime, lacrime che mi impediscono di parlare. Sono quasi certo che quando aprirò la bocca inizierò a piangere, ma non posso rimanere in silenzio tutto il tempo. I coniugi Bulsara, del resto, si stanno dimostrando veramente gentili con me, e non posso non ricambiarli di questa cortesia.

"Io... no, signora, mi piace molto, grazie.", mormoro, senza alzare gli occhi dal piatto.

"Sta succedendo qualcosa tra te e Kash? Freddie vi vuole impedire di uscire, oggi pomeriggio?", mi chiede lievemente preoccupata la madre del ragazzo. "A volte è così ostinato, è molto geloso di sua sorella.", sospira.

Prendo un pezzetto di carne e la porto alla bocca in seguito alla donna, che mi sprona a mangiare. "Oh, se è una stupida litigata fra fratelli inizia a mangiare, la carne si fredda!", esclama.

Ha ragione: la carne, per quanto squisita, è già fredda. Ma sinceramente non mi importa: desidero solo chiedere a Freddie perché abbia reagito così. Si capiva lontano un miglio che Kash non avrebbe mai detto nulla contro di noi, aveva compreso sin da subito il legame che lega me ed il moro.

"No, non... non è questo.", mormoro, abbassando ancora gli occhi sul piatto. Delle lacrime iniziano a scendere sulle guance, ma le interrompo subito, passandomi velocemente una mano sul viso e trattenendomi dal produrne altre.

"Possiamo fare qualcosa, ragazzo?", mi domanda premuroso l'uomo.

Scuoto la testa, in silenzio, e prima che possa rispondere Kash si siede al mio fianco, accarezzandomi il ginocchio con la mano. Apprezzo questo gesto, anche se vorrei che là fosse seduto Freddie. "No, non penso. Freddie... beh, Freddie è geloso, come al solito. Non ci vuole lasciare uscire.", dice, gioviale.

Non alzo gli occhi dal piatto. Vorrei chiederle perdono per la situazione nella quale ci ha trovato prima, ma stringe ancora la presa sul mio ginocchio, scuotendo la testa per farmi capire che non importa.

Continuo a mangiare in silenzio, e gli altri fanno come me. La madre di Freddie prova ad iniziare una conversazione con me, ma Kash le rifila un'occhiata di fuoco che avrebbe zittito pure me, e quindi la donna capisce che forse non è il caso. Mi spiace metterli in questa situazione, ma la ragazza capisce che potrei rispondere male a quelle persone che stanno cercando di mettermi a mio agio, e quindi evita che si parli di qualsiasi cosa.

All'improvviso sento un rumore come di una sedia che si sta spostando, ed alzando gli occhi vedo Freddie che si siede. Sembra avere appena pianto: ha gli occhi rossi e lucidi, e mi dispiace veramente molto. Vorrei alzarmi e sedermi di fianco a lui, abbracciandolo, ma mi tornano alla mente le parole che ha detto a sua sorella prima, e desisto dal mio desiderio. Mi limito a lanciargli delle occhiate di soppiatto mentre risponde, svogliato, al terzo grado che gli sta facendo sua madre.

𝐡𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬' 𝐪𝐮𝐞𝐞𝐧 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora