37.

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Freddie's PoV

Quando arriva la lettera è come se dimenticassi i momenti appena passati con David. È stato estremamente dolce con me, si è preoccupato di farmi svegliare al meglio ed ha certamente centrato l'obiettivo.

Eppure ora sul mio letto è posato un gufo reale, Black lo sta guardando con diffidenza e David ha iniziato a camminare nervosamente per la stanza. "Dave, che sta succedendo esattamente?", chiedo, cercando di non fare trasparire troppa gelosia dalle mie parole. Lo vedo turbato, e non desidero essere acido con lui.

"Non so", risponde, nervosamente, lui. Non si ferma un attimo, ha quella lettera fra le mani e la continua a leggere mentre cammina, ed io sinceramente mi sto iniziando a preoccupare.

Mi muovo verso di lui, prendendolo per le braccia, e lo faccio fermare. Mi dà le spalle, e sembra praticamente ignorarmi. Mi avvicino al suo collo, dandogli un dolce bacio sulla pelle ed accarezzando con le labbra la superficie candida del suo corpo.

Gli accarezzo le braccia, rilassandomi solo quando lui si lascia completamente andare e si appoggia al mio petto. "Chi è Mick, dolcezza?", gli chiedo.

Non voglio fare il ragazzo possessivo e geloso, ma sono seriamente preoccupato. Forse non mi vuole dire qualcosa, e rischio di iniziare a farmi mille problemi senza sapere la verità.

Lui si gira verso di me e mi bacia sulle labbra, sorridendo. "Non devi preoccuparti, tesoro, veramente. È un mio amico da molto tempo...", sussurra.

Nei suoi occhi vedo un lieve cenno di tristezza, ma cerco di non darci troppo peso. Probabilmente è come dice lui, un semplice amico... ma il timore che sia un amico molto stretto mi attanaglia le viscere.

"Sei sicuro che io possa rimanere?"

"Freddie, veramente, non devi preoccuparti. Certo che puoi restare, non ho nulla da nasconderti.", mi risponde lui sorridendo.

Io alzo le spalle, non ancora del tutto convinto, e lui mi prende le mani. Nei suoi occhi c'è agitazione, ma tutto nel suo comportamento mi dimostra calma assoluta. Appoggia la sua fronte contro la mia, guardandomi negli occhi, e nell'osservare quei due colori così diversi fra loro provo un senso di calma. Mi bacia l'angolo della bocca, sorridendo, e poi si sposta sulle mie labbra, coinvolgendomi in un bacio passionale nel quale entrambi cerchiamo l'altro.

"Ti prometto che non dovrai lasciarmi andare, mai. Qualunque cosa mi voglia dire Mick.", mormora.

Io annuisco, riprendendo a baciarlo. Mi fido di lui: se dice che non devo farmi problemi vuole dire che è tutto a posto. Almeno spero.

"Tra quanto arriva?", chiedo, dopo qualche secondo di silenzio. Siamo ancora in piedi in mezzo alla stanza, con Black che ci cammina sui piedi, abbracciati.

Lui alza le spalle, staccandosi da me, e fa qualche passo in avanti. "Dobbiamo prepararci, mancano dieci minuti", afferma.

"Prepararci?", chiedo. "Non dobbiamo metterci la divisa, Dave".

"In effetti...", replica lui con un'alzata di spalle. "Vieni qua, allora", mi invita, sedendosi sul letto ed indicando a fianco a sé.

Io annuisco, mettendomi comodo sulle sue gambe e guardandolo negli occhi. Lui si morde le labbra con aria divertita prima di sporgersi in avanti e baciarmi. Io rispondo al bacio muovendo le labbra e mordendogli il labbro inferiore, ma il pensiero di quel ragazzo continua ad affollarmi la mente, e David sembra accorgersene.

"Freddie...", mormora, staccandosi leggermente. "Pensi che ci sia qualcosa fra me e Mick?", mi soffia sulle labbra. Io abbasso gli occhi, e lui mi prende il mento con la mano, cercando ancora una volta le labbra. "Sei un idiota se pensi che io possa preferire chiunque a te."

𝐡𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬' 𝐪𝐮𝐞𝐞𝐧 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora