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Scusate per il ritardo, ma Wattpad è riuscito a scatenare in me istinti omicidi che non pensavo di possedere. Non contento di avermi cancellato tre quarti di capitolo ha deciso di eliminare ANCORA UNA VOLTA tutta la punteggiatura, portandomi a scrivere questo capitolo tipo 3 volte. Giuro che volevo rompere il computer, disinstallare Wattpad e non riaprirlo per almeno due anni, ma poi mi sono calmata. Forse. Probabilmente la mia frustrazione si sfogherà sui personaggi.

Roger's PoV

Saliamo sul palco in fibrillazione. Siamo letteralmente senza fiato: il palco è grande e ben illuminato da luci che si muovono con la magia, tutti i professori si trovano seduti di fronte a noi e dietro di loro ci solo file e file di altri studenti di tutte le età.

Sento le gambe cedermi quasi, ma mantengo salda la mia figura mentre mi dirigo verso la batteria che, secondo le nostre istruzioni, è stata posizionata sul palco. Provo l'improvviso impulso di fuggire: Piton ha il solito ghigno annoiato sul volto, la Sprite ci guarda con curiosità, Gazza è seduto tra i professori e sembra stia dormendo. Guardo verso Brian, il quale sta entrando in scena in questo preciso momento con la sua chitarra in mano, e lui ricambia il mio sguardo con un sorriso.

Uso i suoi occhi come punto di appoggio, trovando un minio di sicurezza. Mi siedo, apparentemente calmo, e chiudo gli occhi, estraniandomi da tutto. Quando trovo il coraggio per guardare nuovamente il pubblico il cuore sprofonda: sembra una platea di centinaia, migliaia di persone, persone che vogliono sentire la nostra musica. Ed invidio profondamente Freddie che, con voce salda e decisa, parla al microfono.

Brian's PoV

Roger sembra spaventatissimo, ed io correrei da lui per sussurrargli che tutto va bene. Ma non è così: anche io mi sento in bilico tra il terrore più completo ed il desiderio di esibirmi. Non è mancanza di fiducia: sappiamo tutti che cosa sappiamo fare, siamo consapevoli delle nostre abilità, e nessuno tra di noi si sente poco pronto.

Eppure è tutto ciò che succede di fronte a noi a farci tentennare: i professori ci guardano tutti, dal primo all'ultimo, sicuramente in cerca di un'esibizione quantomeno decente, visto il precedente cantante stonato peggio di una campana.

Non è un posto molto grande: il palco ci offre ampio spazio per muoverci, ma i professori sono a pochi metri da noi, e tutto sembra opprimente, quasi claustrofobico. Continuo a camminare, posizionandomi di fronte alla batteria di Roger, nella parte a sinistra del palco, e là mi fermo, respirando.

Le gambe mi tremano leggermente e stringo le dita sul manico della mia chitarra, cercando di ritrovare la calma. Ho paura di sbagliare, di apparire come una nullità di fronte all'intera scuola e, soprattutto, di fronte ai miei compagni ed amici. Non devo preoccuparmi, però, e me ne rendo conto ora: loro mi sosterranno sempre, anche se scoppiassi in lacrime e scappassi, e siamo il gruppo più giovane a portare un pezzo inedito. La scuola non mi biasimerebbe affatto se mollassi tutto.

No, questa è una scommessa con me stesso: voglio essere qua a suonare con i miei più grandi amici. Ed è con questa certezza che ascolto le parole di Freddie.

John's PoV

È Mick a passarmi il basso quando sto per salire sul palco. Sono agitatissimo, ed accolgo con piacere quel suo gesto: sarei dovuto tornare indietro a riprenderlo, arrivando in ritardo e facendo fare una figura di merda colossale a tutto il gruppo.

Spero che gli incantesimi utilizzati per amplificare gli strumenti funzionino, come anche che le luci non abbiano difetti. Lancio ancora un'occhiata dietro di me, incrociando gli occhi di Mick e David, che con il labiale mi augurano buona fortuna, e poi le luci iniziano ad accecare il mio volto, illuminando la mia figura e facendomi provare una sensazione mai sentita prima.

𝐡𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬' 𝐪𝐮𝐞𝐞𝐧 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora