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Come promesso, ecco la seconda parte del capitolo. E niente, spero vi piaccia!

Freddie's PoV

Mi sveglio di scatto, sudato e agitato. Sento un peso sul petto, un peso fisico sul petto, e sobbalzo, chiedendomi di cosa si tratti. I ricordi dell'incubo sono ancora bene impressi nella mia mente, e adesso, nella penombra, non riesco bene a distinguere la realtà dalla mia immaginazione.

So di essere nel mio letto, sopra le coperte, ed ho la certezza che sia ancora notte. Dalla finestra della camera non esce alcun raggio di luce, e sentendo un movimento vicino a me mi giro. Non vedo nulla, se non un'ombra scura. Forse sono coperte appallottolate, non lo so.

Ansimo, e mi asciugo con una mano gli occhi. Sto piangendo, e so benissimo perché. David non tornerà, i ricordi del sogno sono ancora troppo vividi in me. Ora, nel letto che una volta condividevo con lui, tutto è più chiaro. Certo, ciò che è avvenuto nell'incubo non è reale, ma presto si avvererà. Ed è come se fosse già successo: David e Mick stanno insieme ora, veramente, e sono promessi l'uno allaltro. Quello che temevo si è avverato.

Mi guardo nuovamente intorno, ed al mio fianco non si trovano delle coperte appallottolate, ma un corpo. Probabilmente è Roger: ha la sua mano appoggiata sul mio petto, e riesco a vedere qualche ciuffo di capelli disposti disordinatamente sul cuscino.

Sorrido tristemente ricordandomi dell'illusione che ho avuto, prima che gli incubi iniziassero: sperare che David fosse qua, per consolarmi e stringermi a sé, è stata solo una stupida mia fantasticheria.

Mi scappa un singhiozzo, un singhiozzo che non riesco a trattenere nemmeno volendo. Pensare a Mick che stringe a sé David mi fa soffrire immensamente, immaginare loro due insieme un altro singhiozzo mi esce dalle labbra.

Ora saranno di certo nella stanza di Mick, l'uno abbracciato all'altro, come eravamo io e lui una volta.

Piango, completamente certo di tutto questo. Mi stringo le ginocchia al petto e piango, continuo a piangere, singhiozzando nel modo più silenzioso possibile, per non svegliare Roger. Mai come in questo momento mi sono sentito più solo, e penso di non avere mai sentito così tanto la mancanza di una persona. La mancanza di David.

David's PoV

A destarmi dal mio sonno è un suono strozzato. Non capisco di che cosa si tratti, non lo capisco fino a quando non mi accorgo che, fra le mie braccia, non stringo più nessuno. Mi giro di lato, e la visione che ho mi fa stringere il cuore.

Mi sposto di lato, avvicinandomi a Freddie, che è raggomitolato su se stesso e sta piangendo. "Freddie...", lo chiamo, abbracciandolo da dietro.

La sua schiena è a contatto con il mio petto, e si muove contro di me in gesti convulsi, irregolari. Respiro, maledicendomi mentalmente per avere acconsentito a dormire, completamente consapevole che lui, a causa di tutto ciò che è successo, sarebbe potuto essere facilmente vittima di incubi.

"Freddie...", mormoro di nuovo, stringendolo contro il mio petto. Lui continua a singhiozzare, e sembra non sentirmi. Il suo corpo è caldo, sento la sua maglia a contatto con la mia pelle scoperta, e mai più che in questo momento pare un bambino. "Freddie, amore, sono qui.", gli sussurro nell'orecchio.

Lui continua a piangere, senza dare nemmeno segno di essersi reso conto del mio abbraccio. Anzi, in realtà ha un reazione, anche se non si tratta di certo di una cosa positiva. "Roger... è solo un brutto sogno, scusa.", mormora.

A sentirlo chiamare il nome di Roger e non il mio sussulto leggermente, rendendomi conto che ha pienamente ragione. Sono stato io a lasciarlo, a farlo soffrire, ed è normale che chiami chi gli è rimasto accanto e non chi lo ha abbandonato.

𝐡𝐨𝐠𝐰𝐚𝐫𝐭𝐬' 𝐪𝐮𝐞𝐞𝐧 [𝐜𝐨𝐦𝐩𝐥𝐞𝐭𝐚]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora