Io: sono a casa!!!
Finalmente sono tornata da scuola, ho fatto un sacco di verifiche oggi, mi chiedo se si possano fare, boh.
Nessuno mi rispose, così andai in cucina per vedere se c'era qualcuno, ma niente, guardai in giro se avevano lasciato un bigliettino per avvertirmi della loro assenza, ma niente, sono scomparsi?
Lasciai perdere pensando che si erano dimenticati di avvertirmi, mi feci un panino e mi misi sul tavolo a mangiare, guardando i social, che giornata noiosa.
Dopo poco mi arrivò una chiamata da Megan, finalmente!Inizio chiamata:
Io: pronto, Megan? Dove diavolo siete? potevate avvertirmi della vostra assenza!
Megan: Bianca...n-nonno bou...
Io: cosa? Nonno Bou cosa?
Megan: è in ospedale!
Io: che? Cos'ha?
Megan: ha un-un...vieni in ospedale, te lo dico lì! Guida piano!
Io: megan! Dimmelo ad-
Fine chiamata
Io: CAZZO!Presi le chiavi della macchina e uscì di corsa da casa per dirigermi all'ospedale, stavo andando a 140 all'ora, ma non me ne fregava proprio niente, dopo circa 2 minuti arrivai e corsi subito da mio nonno.
Io: scusi, dov'è Bount Emilton?
Infermiera: stanza 345.
Corsi nell'ascensore e appena arrivai al piano vidi mia nonna piangere, mio padre consolarla e tutti gli altri camminare in giro per il corridoio distrutti e pieni di lacrime sul volto.
Io: NONNA!
Andai da mia nonna e appena mi vide si alzò e venne verso di me
Io: cosa diavolo è successo?
Dissi abbracciandola
Papà: nonno Bou ha avuto un'incidente, durante i controlli per riprenderlo gli hanno trovato un tumore.Cosa? Cosa? COSA?
Mi sedetti sulla sedia e la vista diventò sfocata per via delle lacrime
io: e? COS'HANNO DETTO!
Dissi urlando, Drake si precipitò verso di me e si sedette
Papà: è in pericolo di morte, ora è in coma, e non va bene essere in coma e avere un tumore, potrebbe morire molto presto.
Urlai, urlai così tanto che avevo paura che le corde vocali mi uscissero fuori dal collo, mi appoggiai a Drake urlando e piangendo, mentre lui mi accarezzò i capelli per tranquillizzarmiIo: CHE CAZZO DI INCIDENTE HA AVUTO? Devo vederlo!
Stavo urlando, ero consapevole del fatto che mi avrebbero buttato fuori se avessi alzato ancora la voce, ma non sarei uscita da qui neanche se fosse venuta la polizia a prendermi.
Papà: Bianca ti prego non urlare, ha avuto un incidente con una macchina, si sono scontrati perché quello alla guida dell'altra auto era ubriaco, ed era andato nella corsia di tuo nonno, puoi andarlo a vedere, vai.
Mi staccai da Drake velocemente e andai nella camera di mio nonno, lo vidi, respirava grazie alle macchine, aveva graffi ovunque, e sembrava così tranquillo.
Io: nonno...
Mi sedetti sulla sedia di fianco a lui e lo guardai.Io: che diavolo ti prende? Come puoi farmi questo? Avevi promesso che restavi al mio fianco per sempre...
Feci un lungo respiro e continuai a parlare.
Io: quando ero piccola, mi avevi promesso che io e te saremmo andati a vedere la luna, guarda che anche se sono cresciuta la voglio andare a vedere lo stesso...e no nonno, non dire che posso andarci lo stesso con qualcun'altro, perché io la voglio andare a vedere con te.
Sai nonno, non so bene perché sia qui, so che non mi stai ascoltando, che non stai capendo quello che ti voglio dire, ma sto capendo una cosa adesso, ho capito che devo parlare, ho capito che non devo dare per scontato le persone...oh nonno, povero nonno...perché ti abbiamo fatto questo? Perché ti stiamo lasciando andare così? Mi ricordo quando da piccola mi hai comprato il mio primissimo gelato! Era gusto amarena, che buono! Mi ricordo quando mi hai fatto andare in bici per la prima volta, quando mi hai fatta fidanzare con il ragazzino che mi piaceva alle elementari, mi ricordo quando alle medie hai cacciato da casa tua il mio migliore amico perché mi aveva urlato contro, quando per il mio 11esimo compleanno mi hai regalato un pony, ma che poi dopo abbiamo dovuto dare via perché la mamma non lo voleva più, allora mi avevi comprato l'amata bambola che volevo tanto!
Mi ricordo quando davanti a me hai dato un bacio alla nonna, ed io mi ero arrabbiata perché lo volevo anche io, e poi dopo tu e la nonna insieme me lo avete dato...
Vorrei dirti tante cose da sveglio nonno, vorrei dirti tutte quelle cose che non sono riuscita a dirti in 19 anni... ma sai nonno, sono così stanca... il-il solo pensiero di non averti più, il solo pensiero di te che non ci sei, di te che non mi dai le golia ogni volta che ci vediamo...mi fa morire. Ho provato tante volte in questi mesi la sensazione di morire, ma questa è indescrivibile, non so cosa stia per succedere, non so se ti risveglierai, ma voglio dirti una cosa nonno, te la ripeto sempre, ma ricorda, questa è la volta più importante...Feci un pausa, gli presi la mano, mi asciugai le lacrime e gli dissi
Io: io nonno ti voglio bene e te ne vorrò per sempre, anche se non sarai qui, anche se non ti vedrò, ti vorrò sempre bene.
Nonna: perché tu ci hai dato l'amore Bount, tu ci hai dato la vita, la gioia, il dolore, la voglia di riuscire ad andare avanti.
Disse nonna Rosie mettendosi vicino a me e appoggiando la mano sulla mia testa
Io: perché sarai sempre l'unico uomo
Nonna: che ci ha reso felici.
Gli dammo un bacio sulla fronte sia io, sia la nonna, e uscimmo da quella stanza.Sapevamo che non l'avremmo più rivisto, ma stavamo bene, gli abbiamo detto addio come nessuno ha fatto e sappiamo che starà sempre con noi.
Nonna: tu e tuo nonno siete così uguali, stessa determinazione, stessa maturazione. Lui ci sarà
Bianca. Lui ci sarà.
Ci abbracciammo e ci sedemmo sulle sedie aspettando la notizia dell'ora del decesso.
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Innamorata del mio fratellastro
RomanceLei: Bianca Emilton, 17 anni, deve scegliere se andare a vivere dal padre o restare con la madre. Solita ragazza popolare, ma che non ci tiene al giudizio degli altri Lui: Drake Boycon, 18 anni, il solito ragazzo figo, puttaniere amato da tutte, cam...