Lei: Bianca Emilton, 17 anni, deve scegliere se andare a vivere dal padre o restare con la madre. Solita ragazza popolare, ma che non ci tiene al giudizio degli altri
Lui: Drake Boycon, 18 anni, il solito ragazzo figo, puttaniere amato da tutte, cam...
Io: dai! Fammi fare almeno un goal! Drake: mi spiace piccola Emilton, sarà per la prossima partita! Io: dai Drake! Drake: no.
Mi avvicinai a lui per farlo distrarre, ma lui lo capì e si spostò Drake: ho capito il tuo gioco piccola Emilton, questa volta non mi freghi Io: che stronzo. Sbuffai e la partita finì Drake: bomh! Oh piccola...dai scusa facciamo pacettina? Io: sai dove te la metto questa "pacettina"? Drake: uhh, interessante dov- Megan: Bianca!
Mi scostai velocemente dalla presa di Drake e mi girai per vedere Megan Io: dimmi... Megan: sei stata invitata ad una sfilata! Io: che? Megan: ti hanno invitata! Oh non vedo l'ora!!!!! Io: no Megan, non voglio Mi alzai per andare in cucina, ciò significava che non avevo voglia di parlarne, e che il discorso si sarebbe concluso lì, ma Megan, testarda com'è, continuò il suo inutile discorso
Megan: Bianca, per favore! Promuoveranno i miei abiti se tu ci vai! Io: non sono per me le sfilate, non so neanche camminarci sopra! Megan: una volta, giuro una sola! Io: giura? Megan: giuro giuro! Io: eh va bene. Megan: siiii!!! Mi venne ad abbracciare e io accettai il suo caloroso abbraccio Megan: vado a fare i vestiti! È tra una settimana!
Che? Una settimana? Io pensavo fosse addirittura tra un mese! Ma chi me lo ha fatto fare! Tornai in sala e vidi Drake guardare il telefono Io: che guardi? Drake: il tuo profilo su Facebook Io: perché? Drake: devo controllarti, a scuola hai la fila. Io: mamma mia Drake! Quante volte te lo devo dire che non devi preoccuparti, almeno TU. Drake: okay scusa, mi dai un bacio? Io: no. Drake: dai, lo so che me lo vuoi fare. Disse mordendosi le labbra
E infatti cedetti, sono una stupita, lo so! Ma non ci riesco, non riesco a dire di no alle sue labbra, le nostre lingue giocavano e ballavano, sentivamo i battiti di tutti e due accelerare e le nostre mani esplorare i nostri corpi
La settimana dopo Io: è troppo stretto! Megan: immaginati gli altri!
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Il primo abito era questo. Sono davanti all'entrata della sfilata, sta per partire il mio turno e sono molto agitata, mi sono allenata nel camminare, avere testa alta, schiena dritta e molte altre cose, ma la paura supera ogni allenamento fatto
Megan: vai tesoro, credo in te. Uscì da lì, e vidi tutto il pubblico guardarmi, iniziai a camminare e non guardai nessuno, l'unica cosa che guardavo era la luce davanti a me, che mi segnava il percorso che dovevo eseguire, andai fino alla fine della passerella, poi mi girai e tornai indietro mentre la ragazza dopo di me cominciò a camminare
Rientrai nei "camerini" insieme a tutte le altre ragazze che si stavano mettendo gli altri vestiti, e Megan mi mise il secondo
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