Non so quante ore sono passate, so solo che ho fame. Qui hanno la mensa, e se ci andassi da solo sarebbe imbarazzante. Un po' sono felice di aver incontrato David.
Non so fare niente se sono solo.
David mi manda un messaggio.
Ciao dove sei? Ti aspetto davanti alla mensa!
Bene, e la mensa dov'è?
Sono un ragazzo, posso farcela da solo almeno per una volta.
Devo leggere le mappe della scuola, che posso trovare dappertutto, oppure chiedere a qualcuno.
Preferisco la prima.
Dopo cinque minuti per capirci qualcosa, faccio una semplice foto con il telefono e cerco di dirigermi verso la mensa. Non sono nel piano giusto, devo scendere.
Ok, eccomi. Con tutta questa gente e questo casino sarà difficile vederlo.
Mi alzo in punta di piedi, ma non serve a molto. Vedo dei capelli scuri tra la folla, gli riconosco subito.
<<Eccoti! Ma com'è possibile che sia così difficile trovare le cose qui?>> gli domando.
<<Ci sono troppe persone, e poi, siamo nuovi, non siamo gli unici qui>>
Entriamo nella grande sala. Ci sono dei tavoli liberi. Prendiamo i vassoi con il cibo, e poi andiamo a sederci in un tavolo lontano dai soliti gruppi chiassosi.
<<Finalmente cibo>> dico.
<<Ma prima hai svuotato una macchinetta intera!>> dice ironico guardandomi sorpreso.
<<Non stupirti troppo>>
Almeno in mensa ci sono molte ragazze. I dormitori ovviamente sono divisi. David è molto concentrato a guardare una persona in particolare. Il suo sguardo non si muove da quel punto.
<<Che guardi?>> chiedo curioso girandomi.
<<Niente>> risponde distogliendo lo sguardo.
Non ci faccio molto caso, e continuo a mangiare. Io e David parliamo poco, anche perché quando mangio nessuno deve disturbarmi o parlare.
Finite tutte le lezioni di oggi, salgo in camera. Mia madre vorrà sicuramente parlarmi. Mi ha mandato sei messaggi.
Quando arrivo in camera, chiudo la porta. Non c'è Benji, posso parlare tranquillamente.
<<Mamma>> la chiamo.
<<Tesoro! Come va? Sei ancora vivo?>> mi saluta ironica.
<<Penso di si>>
<<Come vanno le lezioni?>> mi chiede.
<<Bene>>
<<Hai conosciuto qualcuno?>> mi domanda curiosa. Quando comincia con le domande non si ferma più.
<<Un ragazzo, è normale>> sono sicura che sarà felicissima. Non è da me fare conoscenza con la gente, e David al momento sembra un tipo apposto.
Le racconto un po' della stanza, di David, di come me la sono "cavata" e tutte le cose che le interessano. Rimaniamo dieci minuti a parlare, poi la saluto. È ancora presto.
Non so perché ma ho voglia di camminare un po'. Non so dove o con chi ma devo prendere aria.
Scendo giù. La gente a quest'ora sta fuori nelle panchine o a fare passeggiate.
Fuori c'è dell'aria fresca. Camminando mi accorgo che c'è un campo da calcio dietro, non so a cosa serve. Fortunatamente oggi c'è un po' di sole.
Quando sto per rientrare in camera mia, noto il mio coinquilino con la ragazza di oggi. Ha detto di chiamarsi Meredith.
Non so se sono migliori amici, conoscenti o fidanzati. Spero solo di non ritrovarmela sempre in camera, devo sopportare già lui.
Mi metto nascosto aspettando che si tolgano dalla porta. Non voglio disturbarli e sono curioso. Un po'.
<<Sei così dolce>> dice lei accarezzandogli la guancia.
<<È stato un piacere>>
<<Benji, non resisto, veramente, devo dirtelo, magari non ora così, quando sei libero?>> gli chiede lei. Sembra una cosa importante da come ne parla.
<<Quando vuoi>>
<<Domani sera, quando il tuo coinquilino non c'è, è una cosa importante>> annuisce e si salutano con un abbraccio.
Sembra una ragazza troppo perfetta.. dal modo in cui sorride, da come parla e anche dal suo aspetto.
<<A domani piccola>>
Piccola? Sono fidanzati?
Si gira per aprire la porta mentre intanto lei cammina dall'altra parte del corridoio. Appena entra, mi sposto dal mio posto segreto.
Se entrassi adesso, penserebbe qualcosa.. è appena entrato e potrebbe sospettare?
Che ne so io!Apro la porta, entrando in cucina. Anche lui è in cucina.
<<Ciao>> mi saluta.
<<Ciao>>
Non parla più.
Non so se devo dire qualcosa o se è meglio stare zitto.
È quasi sera, anche se non sembra. Ho l'ansia per stanotte.
<<Hai fame?>> mi chiede cercando tra i vari cassetti.
<<No>> gli rispondo.
Strano ma vero. Sinceramente adesso avrei voglia di guardare qualche film, ma non sto più in camera da solo.
<<C'è solo un pacco di pasta qui>> mi dice chiudendo il cassetto.
<<Io mi guardo un film>> gli dico prendendo il mio computer dal letto. Film.. film per passare il tempo.
Devo pensare meno al tempo, e cercare più di concentrarmi in altro. Avrei potuto studiare, ma meglio lasciare per dopo.
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Ho cambiato il titolo :)
Molto meglio.
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- COINQUILINI - Benjey
RomantizmJorge Garay è un ragazzo di 17 anni. Odia lo studio, non ha amici e sta sempre a casa. La madre, preoccupata per il suo futuro, decide di portarlo ad un college. È lì che succederanno un sacco di cose, e dove incontrerà una persona speciale..