<<Ehm.. si>> rispondo.
La ragazza accanto a Benji, è un po' bassa, gli arriva alle spalle, magra, capelli biondi e occhi azzurri. È carina ma non so cosa ci facciano insieme qui.
<<Ciao! Io sono Meredith, un'amica di Benji>> mi saluta con un sorriso la ragazza.
<<Bene, io vado a mettere la mia roba in camera>> i ragazzi rimangono lì, continuando a fissarmi.
Non so se dovrò condividere la stanza con lui, ma spero siano divise, anche se piccole. Entro nella porta alla mia sinistra. Porto con me la valigia, e quello che trovo è un letto disordinato, ovvero quello a destra, mentre quello che userò io, a sinistra, è ancora ordinato.
Come non detto, una camera insieme.
I letti hanno le coperte azzurre con i cuscini bianchi. Ogni letto ha un comodino, sempre bianco, con una lampada, e poi un armadio davanti ai letti. Le pareti sono di un color crema, che comunque ci sta bene.
La stanza la immaginavo più piccola, e spero che almeno questa riuscirò a tenerla ordinata. A vedere il letto del mio coinquilino, dubito di farcela.
Di là i due stanno ancora parlando, e posso sentirli molto bene.
<<Allora ci vediamo, ti voglio bene!>> lo saluta la ragazza. Penso gli abbia dato un bacio in guancia, riconosco il suono.
Inizio a togliere dalla valigia tutta la roba. La divido in ordine dentro al mio armadio, molto piccolo ma comodo.
<<Stai mettendo in ordine la tua roba?>> quasi salto dallo spavento. Alzo lo sguardo verso di lui, che rimane appoggiato con le braccia incrociate alla porta.
<<Si>> rispondo continuando a piegare alcune cose che avevo messo in disordine prima di arrivare.
Con la coda dell'occhio, lo vedo andare a sedersi nel suo letto. Penso mi stia fissando, mi sento a disagio.
<<Quindi, ora possiamo presentarci>>
Ma non ci siamo già presentati? Spero non inizi anche lui a darmi fastidio come l'altro ragazzo dell'ascensore.
<<Ci siamo già presentati>> gli dico.
<<Quanti anni hai? Di dove sei?>> mi chiede. Mi alzo dal pavimento dove ero seduto intento a piegare la roba, e mi siedo anche io nel mio letto.
<<Ti interessa tanto?>>
<<Se dobbiamo condividere la stanza, almeno voglio conoscerti>> alza le spalle.
Alzo gli occhi al cielo.
Si vede che non amo socializzare?<<Bene, comincio io allora, ho 18 anni, ho un fratello maggiore, sono qui perché i miei vogliono farmi recuperare l'anno che ho perso, vado bene in matematica e penso di aver detto già un po' di cose>>
Mi alzo dal letto e chiudo la valigia ormai quasi vuota. La lascio in un angolo della stanza ed esco per cercare qualcosa in frigo.
<<È vuoto>> mi avvisa prima che io possa aprirlo.
Dimenticavo che questa non è casa mia.
<<Tra poco cominciano le lezioni, tu cosa hai per oggi?>> mi chiede sedendosi negli sgabelli in cucina.
<<Perché continui a farmi domande?>> chiedo una volta per tutte infastidito dal suo comportamento.
<<Cerco solo di aiutarti>> si giustifica. Il suo sguardo dietro la mia schiena è così fastidioso.
Quasi quasi preferisco David a questo ragazzo. Ora che ci penso, potrei chiamarlo e chiedergli dove si trovano le classi. Ma, ripensandoci, anche lui è nuovo..
Non sono mai stato in un college e non so niente di qui. Benji è l'unica persona che può aiutarmi.
<<Io allora vado, ci vediamo dopo>> mi saluta dirigendosi verso la porta.
Cosa faccio? Lo lascio andare o lo fermo?<<Aspetta!>> lo chiamo. Si gira verso di me.
<<Potresti accompagnarmi un attimo?>> mi guarda e sorride.
<<Certo, va bene>>
———————-
Le prime lezioni sono passate così velocemente che non mi sono reso conto dell'ora. Due ore passate velocissime.
Sono tutti calmi qui, non c'è una mosca che vola. Alcune volte quando il prof si gira, può succedere che ci sono quelli che parlano sottovoce.
Esco fuori, ritrovandomi nel corridoio pieno di alunni che camminano.
<<Jorge!>> sento urlare da dietro.
<<Ah, sei tu>> sussurro. David si presenta davanti a me con dei libri in mano.
<<Hai lasciato i tuoi libri nell'armadietto?>> mi chiede guardando le mie mani vuote. Ho la cartella piena, non ho toccato nemmeno il mio armadietto.
<<In realtà no, mi sono dimenticato il numero>>
Sicuramente starà pensando "ma questo sta dormendo ad occhi aperti?"
Forse.
È strano studiare in questo modo. Non sono abituato, ma dovrò con il tempo.
La cosa più strana di tutte però è condividere la stanza con un ragazzo. Avrei preferito stare solo, ma vedo che non si può.
<<Andiamo a mangiare qualcosa?>> mi chiede. Accetto volentieri, il cibo è cibo.
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Hey! Ho così tanta
Voglia di scrivere ultimamente :)Raga non so niente di
College ma volevo farla
Assolutamente la storia
In questo modo.
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- COINQUILINI - Benjey
Storie d'amoreJorge Garay è un ragazzo di 17 anni. Odia lo studio, non ha amici e sta sempre a casa. La madre, preoccupata per il suo futuro, decide di portarlo ad un college. È lì che succederanno un sacco di cose, e dove incontrerà una persona speciale..