<<Sofia eccomi, ho fatto più veloce che potessi. >>
<<Hero, finalmente sei qui. >>
<<Sono qui. Mi spieghi cosa sta succedendo? >>
<<Prima ti ho mentito e non ti ho detto la verità su dove stessi andando questa sera.
Lo scorso pomeriggio sono stata attaccata da ciò che penso sia un demone, impaurita dall'accaduto sono andata di corsa dai capi anziani spiegandogli cosa mi fosse capitato. Durante il tragitto io e i ragazzi abbiamo trovato un lupo morto, con delle sostanza grigiastra sparsa su quasi tutta la superficie del suo corpo. Il capo Quitjam mi ha spiegato che molto probabilmente è un demone sopravvissuto dalla sterminio del Cinquecento, arrabbiato contro il proprio popolo e contro di noi, i lupi che lo hanno abbandonato. >>
<<Non voglio crederci.. >>
<<Tu ne sai qualcosa? >>
<<So solo che i demoni sono simbolo di distruzione, potrebbe essere davvero la fine per noi. >>
<<Sono terrorizzata. >>
<<Lo sono anche io, ma ti prometto che non ti lascerò da sola ad affrontarlo. >>
<<Grazie Hero. >>Con i primi raggi del sole che ci scaldavano il viso mi avvicinai a lui lentamente e dolcemente inziai a baciarlo, mentre con la mano giocavo con i suoi capelli.
<<Non potrò mai rinunciare a questo, non potrei vivere. >>
<<Non voglio rinunciare a te. >>
<<Non dovrai farlo mai, Sofia. >>
<<Lo spero tanto, ti va di entrare?>>
<<Certo.>>
Hero inziò a guardarsi intorno, controllava mobili, osservava quadri, mi faceva domanda su ogni singolo oggetto che avevo esposto.
<<Scusami ma sono davvero curioso di scoprire cosa ti piace, i tuoi gusti. Spero di non essere invadente. >>
<<Non lo sei, anzi è molto carino da parte tua. >>Poi entrò lì, in quell'unica stanza in cui ancora non avevo rimesso piede, nell'aria si quasi sentiva l'odore della mia paura e della mia ansia. Mi prese un attacco di panico.
<<Sofia che cosa hai? >>
<<Hero questa è la stanza dove il demone mi ha attaccata, è ancora dura per me. >>
Sentivo di nuovo quella sensazione, non riuscivo a respirare, il mio cuore batteva forte ed il mio corpo tremava senza fermarsi.
<<Cavolo Sofia mi dispiace da morire, io non volevo, non lo sapevo. Mi dispiace. >>
Andò in cucina e mi prese un bicchiere d'acqua mentre dolcemente mi accarezzava i capelli.
Sembrava di essere in paradiso.
<<Ti senti meglio? >>
<<Molto, e tutto grazie al mio angelo custode. >>
<<Non devi ringraziarmi, lo faccio perché ci tengo a te. >>
<<Anche io ci tengo a te. >>I nostri occhi si guardarono per qualche secondo, regalandoci dolci sguardi.
Hero inziò a baciarmi il collo e delicatamente inziò a togliermi i vestiti.
Feci la stessa con lui e l'aria nella stanza inziò ad essere più calda, tranquilla, come se tutti i demoni fossero scomparsi.
Continuò a baciarmi a lungo, sempre con più passione fino a quando i nostri corpi si unirono, in ogni modo umanamente possibile.
<<È stato meraviglioso. >>
<<No, tu sei meravigliosa. >> mi disse, spostandomi una ciocca di capelli dal viso.
<<Cavolo è tardissimo, se non rientro subito si accorgeranno della mia assenza. >>
<<Perché? Che ora è? >>
<<Sono le 11 e mezza.>>
<<Aspetta cosa? Dovevo vedermi con Anthony alle 11, chissà cosa penserà adesso>>
Dissi, mettendomi le mani fra i capelli.
<<Strano che non sia ancora piombato qui, si è superato questa volta. >>
<<Cosa fai il geloso? E comunque non avrebbe tutti i torti dopo ciò che è successo ieri. >>Mi alzai di corsa dal letto, abbandonai il lenzuolo che mi copriva e mi vestì con le prime cose che trovai.
<<Ti preferisco senza però. >>
<<Quello lo riservo solamente a te. >>
<<Ne sono onorato. >>
<<Devi esserlo. >>
<<La modestia fa parte di te vedo. >>
<<Da sempre. Ora devo proprio scappare. Ti chiamo dopo. >>
<<A dopo. >>
Controllai il telefono.
20 chiamate perse da Anthony.
Probabilmente starà esplodendo dall'ansia in questo momento.
<<Ehy Anthony scusami ma mi sono addormentata e svegliata solo ora, arrivo subito. >>
<<Ti aspetto qui, ho ordinato anche per te, il solito ovviamente. >>
<<Grazie mille. >>
Inziai ad incamminarmi verso il ristorante ma il pensiero resteva sempre a casa.
A quando casa mia improvvisamente era cambiata, sembrava tutto più bello, persino la polvere aveva preso un aspetto migliore.
Era incredibile cosa fosse riuscito a farmi Hero in così poco tempo, forse il vero demone era lui, che dolcemente si era impossessato del mio cuore.Ciao a tutti, questa è la nona parte della storia.
Spero davvero che possa piacervi e se vi va fatemi sapere cosa ne pensate di essa nei commenti.
Vi auguro una buona lettura.
Sofia💗
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Al chiaro di luna
WerewolfSofia è una ragazza della California ed ha soli 18 anni. Fin da quando è piccola abita in una piccola casa nella foresta Muir Woods nel nord di San Francisco. La sua vita è sempre stata diversa rispetto a quella degli altri, dal momento della sua n...