2.

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Non capivo cosa stesse succedendo, chi erano quelle persone e perché si trovavano li? Perché me le ricordo solo adesso?
Di nuovo uno dei miei incubi, diverso dal solito, questa volta avevo ricordato qualcosa di più,dei visi particolari che il mio cervello stava quasi per dimenticare e mettere da parte, fino a questo sogno.
Riconoscevo quelle facce,erano i 4 figli del capo dei Marneyns, pronti a distruggere mio padre.
Cercai di distrarmi da quel sogno, da tutti quei ricordi che ormai mi portavo dietro da troppo  tempo. Guardai l'orario e mi resi conto che era abbastanza tardi.
L'orologio segnava esattamente le 10 e 30 del mattino, orario off limits per me, viste le mie precedenti notti.
Feci qualche faccenda di casa, indossai qualcosa di veloce ed uscì subito di casa.

Non appena varcai la soglia di casa
ebbi una spiacevole sorpresa.
I miei occhi si incontrarono con Hero Hant, nonché figlio dell'Alfa dei maerneyns.
<<Cosa ci fai qui? Chi ti da il permesso di starci? Abbiamo un patto non lo sai? Non puoi avvicinarti a noi>>
<<Calma piccola, non c'è bisogno di farmi innervosire, sono solo qui a mandare un messaggio da parte di mio padre, sai magari te lo ricordi. >> rise, quasi con tono compiaciuto.
Ingnorai la frecciatina e le sue risate, non me ne importava e non volevo farlo sentire contento di avermi ferita.
<<Che messaggio? >>
<<Siete fortunati che venga io di persona senza la testa di nessuno dei vostri uomini,la prossima volta che vediamo che uno dei vostri lupetti si trasforma nelle nostre aree di terreno, l'unica cosa che resterà di esso sarà un canino. >>
Di cosa stava parlando? Qualcuno aveva cercato di sconfinare nelle loro terre? Chi mai avrebbe potuto fare qualcosa di simile?
<<Chi avrebbe sconfinato? Non usciamo da giorni da qui. >>
<<Anthony o come cavolo si chiama>>
<<Anthony?È assurdo.
Beh comunque "grazie" per l'avvertimento, ora levati dal mio tappeto che lo stai facendo puzzare. >> gli dissi, con sarcasmo.
<<Sappi che mi mancherai>>
<<Sappi che tu no. >>
Odiavo Hero, aveva quell'aria da "so tutto io" che non sopportavo  e per di più me lo dovevano portare anche sotto casa.

Dopo l'incontro spiacevole con Hero decisi di  andare a parlare con Anthony di ciò che fosse realmente successo.
<<Ehy, prima è passato Hero a casa mia.. >>
<<Cosa voleva quel lurido verme? Ti ha ferita? Tu stai bene? >>
<<Sisi, sto benissimo. Ecco lui mi ha raccontato del fatto che hai sconfinato nelle loro terre, cosa cavolo ti è saltato in mente? Ti sei impazzito?>>
<<Volevo seguirli, sofi. Dobbiamo pur scoprire qualcosa prima o poi, qua nessuno fa niente. >>
<<Potevi farti uccidere idiota! Perché non me l'hai detto? >>
<<Perché sapevo che non mi avresti mai aiutato o che avresti tentato di fermarmi. >>
<<Se mi avessi chiesto aiuto te l'avrei dato, in qualsiasi situazione e questo lo sai bene.
Comunque non hai sbagliato a seguirli, ma ad andarci da solo, sta sera ci ritorniamo insieme, okay? >>
<<Sofia ne sei sicura? >>
<<Hanno ucciso mio padre, sono più che sicura. >>
<<Perfetto, ci vediamo questa sera, non appena la luna sarà splendente in cielo, al solito posto. >>
<<D'accordo.>>
Non sapevo cos'altro potessi fare per scoprire la verità e non sapevo nemmeno se questo sarebbe stato il metodo migliore ,o la scelta giusta da fare.
Non mi aspettavo di riuscire a trovare qualcosa, ne tanto meno di poter riuscire a dimostrarne altrettanto, speravo solamente in quell'unica e piccola speranza che mi aiutava ad andare avanti.

Ciao a tutti, questa è la seconda parte della storia. Ho deciso che pubblicherò più volte durante la settimana, in modo da rendere anche la storia più scorrevole.
All'inizio, i primi capitoli sono un po monotoni ma più avanti verrà la parte più interessante.
Spero comunque che la storia possa piacervi, vi auguro una buona lettura.
Sofia💗

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