32.

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Passarono giorni, settimane, senza avere nemmeno una traccia di ciò che stessi cercando.
James mi aveva dato degli orari per il lavoro, li ho rispettati, ma solo durante la prima settimana. Non potevo fermarmi, dovevo trovare chi ci fosse dietro tutto questo, dovevo trovare chi stesse rovinando la mia vita e anche quella di Hero, soprattutto la sua.
Quasi ogni giorno trovavamo davanti casa lettere di minacce, lettere dove veniva insultato, o addirittura foto con il suo volto distrutto. Mi era rimasta poco tempo e dovevo sbirgarmi più che potessi.
<<Trovato qualcosa? >>mi chiese Hero dalla cucina.
<<No, c'è una traccia ma è scarsa. È più un odore,ma non riesco a capire a chi possa appartenere. >>
<<Posso controllare io, magari lo riconosco.
Se è veramente una spia dei maerneyns probabilmente ci sarà da ancora prima che io me ne andassi.>>
<<D'accordo, proviamo. >>
Gli passai il pezzo di erba sulla quale si era posato l'odore, lui la annusò e con la testa mi fece cenno di non riconoscerla.
<<Forse devo tornare lì, magari riesco a trovare qualcos'altro.>>
<<Può essere pericoloso, se vedono che ti avvicini troppo alla verità potrebbero ucciderti. >>
<<Lo so e apprezzo la tua preoccupazione, però non posso stare ferma qui mentre tu rischi di essere ucciso, oggi pomeriggio vieni con me? Non voglio lasciarti a casa da solo, viste le circostanze. >>
<<Non penso possa succedermi niente, ma se tu stai più tranquilla così, allora verrò con te. >>
<<Grazie amore. >>
La mattinata passò più in fretta del solito ed io e Hero eravamo pronti per uscire.
<<Hai presto tutto ciò che te serve? >>mi chiese.
<<Si, ho tutto il necessario. Andrà bene questa volta, ne sono sicura.>>
<<Sofia, io non voglio rovinare la tua euforia ma sei consapevole del fatto che possiamo tornare anche a mani vuote a casa? >>
Nelle sue parole lessi un piccolo di tristezza, per quanto cercasse di negarmelo, sapevo che ci stava male e questo mi spingeva ad essere ancora più determinata.
<<Si amore lo so, ma voglio essere ottimista. >>
<<Confido in te. >>mi disse, accennando un piccolo sorriso.

Il posto in cui ero stata l'altra volta  si trovava vicino alla tana dei maerneyns e proprio come feci la scorsa  volta, decisi di camminare lentamente ,cercando di non fare il minimo rumore.
<<Hai trovato qualcosa?.>>mi chiese Hero, biebigliando sotto voce.
<<No, ma riesco a sentire qualcosa di strano. Sento un insieme di odori diversi, non capisco se appartengono alla stessa persona o meno. >>
<<Si quelli li sento anche io, possono appartenere anche alla stessa persona, dipende anche da che movimenti fa solitamente. >>
Un lupo poteva assumere anche odori diversi, certo c'era quello che ti differenziava da tutti gli altri, ma solo il tuo branco riusciva a riconoscerlo.
In questo caso la situazione era molto più complicata perché il lupo ricercato apparteneva a due branchi diversi, quello tradito e quello a cui aveva scelto di unirsi, così facendo aveva diversi odori mischiati nel suo organismo e riuscire a distinguerli non sarebbe stato tanto semplice.
<<Un indizio c'è però. >>
<<Quale, Hero? >>
<<Se il lupo fa questo giro spesso, magari riusciamo a capire da dove può venire. Seguiamo l'odore e vediamo dove ci conduce. >>
<<Buona idea, spero ci porti verso la strada giusta. >>
Iniziammo a seguire l'odore che ci portò di fronte a diverse strade.
All'inizio ci fece girare verso destra ma poi la scia svanì subito, costringendoci a provare la strada che andava verso sinistra.
La strada che percorravamo mi sembrava così familiare, ci ero stata spesso qui, soprattutto da piccola, quando mio padre mi portava a fare delle lunghe passeggiate e poi andavamo  a fare il picnic con la famiglia di Anthony.

<<Che ne dici se ci dividiamo? Magari riusciamo a trovare prima una pista. >>
<<No, Hero. Preferisco che tu stia qui con me, non ha importanza quando e se la troveremo, voglio solo che tu sia al sicuro qui con me. >>
<<D'accordo Sofia, d'accordo. >> rispose bruscamente. 
Sapevo che a lui non piacesse il fatto che cercavo di proteggerlo, ma non poteva pensare che l'avrei lasciato andare in giro da solo e nel territorio dei maerneyns, perdi più.
L'ultima scia dell'odore ci portò in una stradina che si collegava direttamente con il bosco. Era stretta e piena di alberi spogli e mal ridotti. Sembrava il paesaggio di un film dell'orrore, ma nonostante la sua bruttezza avevo dei bei ricordi qui, ci passavo del tempo quando ero piccola insieme ad Anthony.
Nella mia mente iniziò a risultare strano il fatto che ogni posto in cui l'odore ci portasse fosse collegabile ad Anthony.
È una follia, pensai tra me e me.
La scia si interruppe davanti ad una casa,aveva un aspetto molto antico e sembrava quasi fosse un cimelio di famiglia che viene ereditato.
Conoscevo bene quella casa, ci avevo passato molto tempo lì fin da quando fossi appena nata, perché quella casa apparteneva ad Anthony.




Ciao a tutti, questa è la trentaduesima parte della storia.
Spero tanto che possa piacervi, vi auguro una buona lettura.
Sofia💗

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