POV di Hero
La prima cosa che vedi al mio risveglio, fu Sofia.
Era incredibilmente bella, anche da così.
Il pensiero che mi sarei sempre svegliato con lei affianco mi metteva serenità.
Era un sensazione unica, che mi riempiva il cuore.
<<Buongiorno>> disse sorridendomi.
<<Buongiorno, ti ho svegliata? >>
<<No, perché avresti dovuto?>>
<<Non lo so, è da quando sono sveglio che ti guardo. >>
<<Sono tanto brutta di prima mattina? >>
<<Tutto il contrario, sei ancora più bella. >>
<<Anche tu lo sei, sai è la prima volta che ti vedo con i capelli spettinati. Ti donano.>>
<<Anche a te, ti rendono selvaggia. >>
<<Come se non lo fossi già. >>
Le nostre risate risuonavano nella stanza, riempendo ogni angolo di essa.
POV di Sofia
Iniziai ad alzarmi per andare a prepararmi in più fretta che potevo, visto che già ero in ritardo.
<<Vai da qualche parte? >> mi chiese Hero.
<<Si, in realtà dovrei vedermi con Kim, ha saputo ciò che è successo e voleva sapere come stavo. Torno presto.>>
<<Non preoccuparti, io non so se andare dai maerneyns per raccontargli la storia di mio padre.. >>
<<Non lo so, non voglio che vai li da solo. Ho paura che possano farti qualcosa. >>
<<Non penso lo farebbero, ormai faccio parte del vostro branco e sanno che se toccano me possono far scatenare una guerra. Non sono così stupidi. >>
<<Ah, quelli non vedono l'ora di vedere le nostre teste appese su qualche lancia. >>
<<Starò attento, te lo prometto. >>
Cercai di credere a quelle parole, mi fidavo di lui con tutta me stessa, era dei maerneyns che non potevo fidarmi, soprattutto dopo ciò che fosse successo.
Salutai Hero con un bacio e sperai di rivederlo tutto intero una volta tornata a casa.
Raggiunsi Kim al ristorante, non appena mi vide corse subito ad abbracciarmi.<<Sofia, come stai? Va tutto bene? >>
<<Si, va abbastanza bene. Ieri è stata una giornata stancante ma adesso sto bene. >>
<<Ed Hero? So che da adesso fa parte del nostro branco.. Non dev'essere facile per lui. >>
<<No infatti non lo è, ha comunque ucciso suo padre, che lo odiasse o meno. >>
<<Si bè è vero, ma adesso ha un posto dove stare? >>
<<Si, abita a casa mia..>>
<<A casa tua? Quindi vivete insieme adesso? Wow sono felicissima per voi>>
<<Grazie kim. >>
La giornata passò tranquillamente.
Potevo dire che era stata l'unica giornata che ci aveva permesso un po di respirare,in cui non c'erano stati omicidi e né tanto meno i demoni.
Tornai a casa dove ad aspettarmi c'era Hero, aveva un'espressione strana, quasi triste.
<<Ehy, è successo qualcosa? >>
Venne verso e mi portò il telefono tra le mani.
<<Guarda tu stessa. >>
C'era un messaggio da parte di James, diceva che doveva parlarmi assolutamente e che sarei dovuta andare lì da sola.
<<Visto? Vogliono cacciarmi, nessuno mi vuole qui. >>
<<Io ti voglio qui, non penso che mi abbia scritto per questo, penso più che sia per qualcos'altro. >>
<<Me lo fai sapere quando torni a casa? >>
<<Certo,torno tra poco. >>
Raggiunsi la sede del consiglio, James era già li ad attendermi e a giudicare dalla sua faccia, c'era qualcosa che non andava.
<<Allora che succede? Riguarda Hero? >>
<<Si e no.. >>
<<Puoi spiegarti meglio? >>
Non volevo essere così sgarbata, soprattutto con il mio Alfa, ma la paura di perdere Hero era troppa e non riuscivo più a pensare.
<<Nel nostro branco c'è una spia, non so dirti ancora chi sia perché è stato scoperto da poco, e tutti pensano che sia Hero. >>
<<Ma se hero è nel branco solo da ieri come può essere lui? >>
<<È sempre stato vicino a te e magari ti ha usata per.. >>
<<No no e no! Hero non l'avrebbe mai fatto, non sarebbe mai arrivato ad uccidere suo padre per questo. >>urlai.
<<Ha ucciso sua madre, aveva i suoi motivi... >>
<<E questo come lo sai? >>
<<Dopo che è andato a parlare con i maerneyns è venuto qui da noi, ci ha parlato dell'amore di suo padre verso il tuo e di come avesse ucciso sua madre. >>
<<E quindi per ucciderlo avrebbe aspettato tutto questo tempo? Non ha senso. >>
<<Sofia, io credo a te, non penso che sia Hero la spia, ma gli altri si. Non posso biasimarli, è l'unico estraneo al branco. >>
<<Parlerò io con loro se è necessario. >>
<<Sofia no, potresti peggiorare le cose. Lascia fare a me. >>
<<Non stai risolvendo niente comunque. >>
<<Lo so, mi dispiace. >>
Mi dispiaceva attaccare James in quel modo, sapevo che lui non centrava nulla con le accuse,però non sopportavo il fatto che nessuno avesse provato a non giudicare Hero per il suo passato. Avevano scelto la via più facile, quella di incolpare il nuovo arrivato solo perché è diverso da noi.
<<Glie lo dirai adesso? >> mi chiese James, distraendomi dai miei pensieri.
<<È giusto che lo sappia, non può restare all'oscuro di una cosa simile. Io sarò a vostra disposizione e lavorerò giorno e notte per scoprire chi è la talpa. >>
<<Anche secondo me dovresti dirglielo e grazie per il tuo aiuto. >>POV di Hero
La porta si aprì e da dietro di essa comparve Sofia.
Nei suoi occhi riuscivo a leggere la rabbia e la delusione e sembrava che stesse sul punto di piangere.
James gli aveva detto quello che pensavo io? Mi avrebbero cacciato?
La mia testa iniziò a formulare pensieri di me che vivo senza Sofia, di me lontano dal branco, di me solo.
<<Posso parlarti? >> chiese Sofia, le sue parole mi riportarono alla realtà e il tono della sua voce, anche se agitato, mi trasmise sicurezza e tranquillità.
<<Certo, dimmi. >>
Iniziò a raccontarmi tutto e dalla mia bocca non riuscivano ad uscire parole. Ero così deluso, nessuno aveva provato veramente a capirmi o ad accettarmi, era passato solo un giorno da quando ero nel branco e già tutti mi puntavano il dito contro.
<<Ti prego, di qualcosa. Io non credo che sia tu, so che tu mi ami e che non mi faresti mai una cosa simile. Li odio per quello che stanno pensando di te. >> dai suoi occhi iniziarono ad uscire delle lacrime, che le bagnarono il viso.
Le sue parole mi riempirono il cuore, l'amavo più di qualsiasi altra cosa e tutto ciò che mi importava era che lei mi credesse. Degli altri non poteva fregarmene niente.
<<Lo so amore mio, io non avrei mai fatto una cosa simile. Sono sempre stato una spia ma per vostro favore, non per venirvi contro. >>
<<Io lo so, ti credo. Ho detto a James che lavorerò giorno e notte per scoprire chi è la vera spia e dopo la ucciderò con le mie stesse mani. >>
Non riuscivo ad immaginarmi Sofia mentre uccideva qualcuno, l'avevo vista farlo ma ogni volta che guardavo il suo viso così dolce ed angelico, non riuscivo a credere come una creatura così bella potesse uccidere.
<<Io ti starò vicino, sempre. >> le dissi, aciugandogli le lacrime con le dita.
<<Ti amo immensamente. >>
<<Ti amo anche io. >> e la baciai.Ciao a tutti, questa è la trentesima parte della storia.
Vi ringrazio per essere arrivati a 3000 letture, davvero grazie di cuore.
Spero che la storia vi stia piacendo e che vi piaccia anche questo capitolo.
Vi auguro una buona lettura.
Sofia💗
STAI LEGGENDO
Al chiaro di luna
LobisomemSofia è una ragazza della California ed ha soli 18 anni. Fin da quando è piccola abita in una piccola casa nella foresta Muir Woods nel nord di San Francisco. La sua vita è sempre stata diversa rispetto a quella degli altri, dal momento della sua n...