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Oggi sarebbe stato un giorno di lutto per i Wolfmansion.
Le nostre strade erano già addobbate per salutare tutte le nostre vittime, dopo che la battaglia ce l'aveva portate via.
Trovavo sciocco il fatto di dover festeggiare un funerale, non era una cosa bella e non era un buon motivo per fare una festa, ma secondo le nostre tradizioni lo era.
Fin da quando tutti erano tornati in salute, avevamo iniziato ad organizzare tutto per il meglio.
Il funerale si sarebbe svolto al quick lake, ed io mi occupai dei fiori e delle decorazioni da mettere nella sala per le feste ,che era presente nella sede del consiglio.
<<Questi ti piacciono? >> mi chiese Hero, mostrandomi dei tulipani.
<<Si sono belli, però preferisco mettere i girasoli. >>
<<Non possiamo metterli entrambi? >>
<<Certo che possiamo, però prendi quelli gialli così si abbinano ai girasoli. >>
<<Come desideri. >> rispose, ed inizio a dividere i tulipani gialli da quelli di altri colori.
Dopo poche ore la stanza era finalmente completa.
I fiori riempivano ogni angolo di essa, lasciando un profumo incantevole, il centro della stanza invece era occupato da due grandi tavoli, che avrebbero accolto ogni membro rimasto del nostro branco.
Il funerale era fissato per le cinque del pomeriggio e adesso erano solamente le tre.
Decisi di iniziare a prepararmi e indossai un abito bianco, che aderiva perfettamente al corpo.
<<Sei bellissima, come sempre. >> mi disse Hero, baciandomi successivamente sulla guancia.
<<Ha ragione, lo sei davvero. >> replicò Kim sorridendomi.
<<Anche voi lo siete, molto più di me. >>
Hero mi fece un cenno con lo sguardo, quasi come se volesse farmi capire che quello che avevo detto non fosse vero, poi mi prese la mano e la strinse con la sua .

Arrivammo al quick lake dove ogni corpo era posizionato sui gommoni, accanto ad essi c'era un bastone di legno unito a del cotone, con il quale avrebbero acceso il fuoco.
Il mio cuore si strinse quando vidi che su uno dei gommoni era poggiato il cappello da pescatore di Anthony.
<<Kim, guarda. >> le dissi, cercando di non farmi sentire.
<<È il cappello di Anthony quello? Lo usava sempre quando veniva a pesca con te e tuo padre. >>
<<Si è proprio quello, cosa ci farà li? >>
<<Non lo so, magari vogliono ricordare anche lui visto che ha fatto parte di questo branco per anni.
<<Si può essere. >> risposi.
Non avrei mai pensato che il branco avrebbe dedicato la cerimonia anche a lui, è vero era stato con noi per molti anni, ma viste le ultime cose che aveva fatto pensavo che lo volessero morto.
Mi rendeva felice sapere che non fosse così.
La cerimonia iniziò e nell'aria si riusciva già a sentire l'odore delle lacrime e della sofferenza.
Intorno a me ogni persona che vedevo, stava piangendo e porgeva un ultimo saluto alla persona cara che aveva appena perso.
Io andai ad accendere l'ultimo gommone rimasto, ed ovviamente era di quello di Anthony.

Guardare le fiamme che si imprandovino pian piano dei gommoni mi faceva tornare in mente a quando era la mia casa che bruciava.
Sembrava essere passata una vita da quel giorno ed invece non era passata neanche una settimana.
Sarei rimasta scossa per sempre da ciò che i miei occhi avevano visto? Era per questo che ero l'unica persona qui presente che non riusciva a piangere?
Il mio corpo si rifiutava di far uscire altre lacrime, era quasi come se non sentissi niente, il dolore non c'era e nel guardare quei cadaveri andare in fiamme, nel mio cuore riuscì a sentire soltanto il vuoto.
<<Tutto bene? >> mi chiese James, facendomi allontanare dai miei pensieri.
<<Si, abbastanza. >>
<<Mi dispiace molto per la tua perdita. >> disse, indicando ciò che restava di Anthony.
<<Grazie, tutti abbiamo perso qualcosa qui. Chi più di altri. Adesso dobbiamo andare avanti però e cambiare pagina. >> notò il mio cambiamento di tono e mi chiese<<Cosa vuoi intendere? >>
<<Non lo so, pensavo al fatto che dovremmo andarcene da qui. Ormai non c'è più per niente per noi. >>
Rimase a guardarmi con una aria interrogativa, iniziò a camminare avanti e indietro e si prese un momento per pensare.
<<Sai forse hai ragione, qui c'è troppo dolore.
Solo che non tutti saranno d'accordo, ci sono famiglie che abitano qui da generazioni e non so se vorranno seguirci, per loro è più difficile. >>
<<Li convinceremo, io voglio andarmene ma non voglio farlo senza di voi. Siete la mia famiglia.>>
<<Lo so, lo so. Sono sicuro che troveremo il modo giusto per comunicarlo, ma adesso andiamo in sede. Hai bisogno di mangiare qualcosa. >>
<<Si, tutte queste lacrime mi hanno messo fame. >>
Entrambi scoppiamo a ridere silenziosamente, in modo che nessuno potesse sentire quel piccolo momento di felicità che aveva invaso le nostre vite.




Ciao a tutti, questa è la quarantunesima parte della storia.
Grazie per essere arrivati quasi alle 5000 letture, aumentate ogni giorno di più e vi ringrazio di cuore per questo.
Spero che questo capitolo possa piacervi e vi auguro una buona lettura.
Sofia💗

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