10.

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Arrivai al ristorante di corsa.
Feci un salto di gioia quando vidi che Anthony fosse ancora lì ad aspettarmi.
<<Scusami tantissimo il ritardo,ieri ero veramente troppo stanca e mi sono addormentata. >>
<<Tranquilla, ora sei qui. >>
<<Quando arriva da mangiare? Oddio non dirmi che hanno già portato e tu ti sei mangiato anche il mio. >>
<<Sai che non lo farei mai, comunque sta per arrivare. >>
<<Perfetto.. Ma ehy c'è qualcosa che non va? >>
<<Devo parlarti di una cosa. >>
<<Dimmi.>>
<<Non adesso, dopo pranzo andiamo al quick lake, ne parleremo lì. >>
<<Perfetto.>>

I nostri piatti arrivarono poco  dopo e abbastanza in fretta finimmo di mangiare.
Ero abbastanza in ansia, non sapevo di cosa volesse parlarmi Anthony, mi aveva rivolto parola in un modo molto strano, quasi triste e questa cosa mi metteva parecchia agitazione.
<<Allora di cosa volevi parlarmi? >> chiesi, aspettando con ansia la sua risposta.
<<È molto difficile soprattutto per me..Io e te siamo amici da tanto tempo ormai, siamo praticamente nati e cresciuti insieme.
Fin da piccoli adoravamo venire qui a giocare e a divertirci, lo considero un po il nostro posto ed è per questo che volevo dirtelo qui. Io per te provo qualcosa che va oltre l'amicizia, so che dicendoti queste parole potrei rovinare tutto tra di noi ,ma non riuscivo più a trattenerle. Ti amo Sofia, da sempre. >>

Buio totale.
Volevo un bene dell'anima ad Anthony, per me era come un fratello ma non l'amavo.
Come potevo spiegargli che non provavo niente per lui perché nel mio cuore c'era già Hero?
<<Anthony io ti voglio bene, fin dal primo giorno in cui abbiamo iniziato a capire questo mondo particolare, fin da quando le nostre bocche pronunciarono le prime parole.
Sei come un fratello per me e non rinuncerei mai e dico mai a te, ma non ti amo. Sono sempre stata abituata a vederti come un fratello, come il mio braccio destro. Non ho mai pensato a te in un modo diverso da questo. Mi dispiace se sono stata troppo diretta e se ti ho ferito ma è l'unico modo, in questo caso, per farti capire come stanno le cose. >>
<<Non devi preoccuparti, volevo solo che lo sapessi. Soprattutto dopo che ho scoperto che Hero prova dei sentimenti per te, la mia voglia di dirtelo è aumentata, quasi come se avessi paura che lui ti portasse via da me. >>
<<Devo parlarti anche di questo. >>
<<Oddio non proverai mica qualcosa per  lui? SOFIA MA SEI IMPAZZITA? È UN NOSTRO NEMICO! >>
<<Puoi non urlare per favore? Sai quanto mi dia fastidio. Non so se provo dei sentimenti o meno, ma c'è stato qualcosa e continua ad esserci. Mi ha dimostrato lealtà nei miei confronti e voglio dargli una possibilità. >>
<<E se ti da le spalle cosa fai? Lasci che ti uccidano per proteggerlo? >>
<<In quel caso lo lascerei andare, non tradirei  mai il mio branco. >>
<<Non approvo comunque. >>
<<Capisco che tu ti preoccupa, ma ho 18 anni e so quello che faccio. Se mi sto sbagliando saprò prendermi la colpa in futuro, ma adesso sento che questa è la cosa giusta da fare. >>
<<Perfetto allora, io me ne vado. >>
<<Te ne vai dove? >>
<< A casa mia. >>
<<Perfetto, vai allora. >> gli dissi, facendogli segno con la mano di andarsene.
<<Ti rendi conto che stai perdendo delle persone per questo? prima io, poi a chi toccherà? A Kim? >>
<<Kim sa tutto e approva. >>
<<Questo è davvero troppo. >>
<<Ti prego, non andare via. >>
<<Mi dispiace ma non riesco a stare qui. >>

Se ne andò lasciandomi da sola.
Sentivo come se una parte di me se ne fosse andata via per sempre, come se un pezzo del mio cuore mi avesse abbandonata diventando polvere.
Non potevo crederci a ciò che fosse appena successo.
Anthony mi aveva voltato le spalle, è vero avevo scelto Hero e potevo capire che lui ci stesse male, ma io se fossi stata al suo posto non l'avrai mai lasciato. Non avrei mai lasciato mio fratello.
Provai una grande rabbia e un grande dolore. Ciò mi porto a trasformarmi senza la mia volontà.
I lupi avevano le emozione più amplificate, nel momento in cui si provava tristezza o rabbia il nostro corpo inziava a tremare e a trasformarsi automaticamente.
Inziai a correre nel bosco, adoravo sentire quella sensazione di velocità e di potenza, ti faceva sentire invincibile anche se in realtà dietro quella grande forza si nascondeva tanta vulnerabilità.

Sentì una fitta forte al cuore, un bruciore che mi attraversò lentamente il petto per poi fermarsi in esso.
Qualcuno mi aveva sparato, probabilmente dei cacciatori.
Dovevo estrarre il proiettile ma in forma di lupo non ci sarei mai riuscita, dovevo tornare umana.
Mi allungai sotto un albero cercando di nascondere le parti del corpo più importanti con delle foglie, mi infilai la mano nel petto e con estrema delicatezza cercai di rimuovere il proiettile.
Il dolore era lancinante, non riuscivo a trattenere le urla, avrei voluto gridare più forte che potessi ma se l'avessi fatto i cacciatori mi avrebbero scoperta e sarei diventata un esperimento da laboratorio.
Finalmente inziavo a sentire il proiettile ed, in quell'esatto istante, lo tirai fuori.
Il bruciore era passato e la ferita si stava iniziando a rimarginare.
La cosa peggiore è che ora non sapevo come tornare a casa, non potevo tornare lupo altrimenti mi avrebbero sparato di nuovo, ma non potevo nemmeno farmela a piedi nuda.
Poi sentì un profumo di carne alla brace, probabilmente c'era qualche famiglia che stesse facendo il barbecue.

Presi l'occasione al volo e concentrandomi solo su quell'odore riuscì a capire dove si trovassero e fortunatamente erano molto vicini. Gli rubai una camicia, appesa dietro il camper e dopo anche quest'avventura sgradevole, tornai a casa.
Da lontano riuscivo a vedere qualcuno che mi aspettava in veranda, forse ero Hero?
Per un solo istante avrei voluto che fosse Anthony, come ai vecchi tempi, quando la sera mi aspettava in verenda pronto a vivere il bosco nel calore della notte.
<<Ehy, cosa ci fai qui? >>
Avvicinandomi mi resi conto che era Hero.
<<Volevo vederti, ma cosa ci fai solo con quella camicia? >>
<<Oggi pomeriggio sono andata nel bosco e mi hanno sparato, l'unica cosa trovata per vestirmi era questa. >>
<<Chi ti ha sparato?>>
<<Cacciatori presumo, umani. >>
<<Niente di sospetto? >>
<<Nono, sembrava tutto nella norma. >>
<<Ma non dovevi passare il pomeriggio con Anthony? >>
<<Ormai non è più dei nostri, almeno per il momento. >>
<<Perché? Cosa è successo oggi? >>
<<Mi ha confessato i suoi sentimenti ed io gli ho detto che non provavo lo stesso, poi gli ho parlato di te e ha dato di matto..>>
<<Hai fatto bene a parlargli, almeno sa la verità, senza prese in giro. >>
<<Ci sono rimasta male però, non pensavo mi lasciasse così. >>
<<È solo arrabbiato, vedrai che gli passerà col tempo. >>
Mi abbracciò dolcemente e inziò a baciarmi.
<<Per ora la cosa più importante sei tu per me. >> gli dissi,baciandolo di nuovo.
<<Tu lo sei sempre stata.>>

Non sapevo dove mi avrebbe portata questa storia, se sarebbe stata una delusione o meno.
L'unica cosa che sapevo è che adesso Hero era tutto ciò che volessi, non volevo rinunciare a lui, al modo in cui con un solo abbraccio riusciva a farmi sentire al sicuro ,o al modo in cui un suo bacio potesse cambiarmi la giornata.
Era importante ,e come se lo fosse, e speravo con tutto il cuore che sarebbe stato sempre così.

Ciao a tutti, questa è la decima parte della storia.
Spero davvero che possa piacervi e vi auguro una buona lettura.
Sofia.💗

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