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Il mio cuore iniziò a battere in un modo in cui non avesse mai fatto prima, sembrava che mi stesse uscendo dal petto.
Non è lui, iniziai a pensare tra me e me, nella speranza che potesse tranquillizzarmi, ma non fu così.
Ero rimasta immobile davanti a quella casa in cui avevo lasciato tanti bei ricordi;Anthony che giocava per terra, mio padre che mi portava sulle spalle, i biscotti che ci preparava sempre la mamma di Anthony. Sembrava passato un secolo da quei giorni e adesso in quella casa ci poteva essere il mio possibile sospettato.
<<Sofia ci sei? >>mi chiese Hero, muovendo le mani su e giù davanti ai miei occhi.
<<Ehm..si. >>
<<Cosa ti è preso? Non sei più sicura di voler continuare? >>
<<Nono voglio, è solo che questa è la casa di Anthony. >>
<<Oh.. >>
<<Già.>>
<<Non è sicuro che sia lui, magari ci stiamo sbagliando. >>
<<Si..lo so , è solo che.. >>non riuscì a finire la frase, dai miei occhi iniziarono ad uscire lacrime che mi righavano le guance.

POV di Hero
Vederla piangere mi spezzava il cuore, ogni volta.
In questo caso non sapevo cosa fare, come avrei potuto consolarla se c'era la possibilità che il suo migliore amico fosse la spia? Non potevo, ma non riuscivo nemmeno a vederla soffrire così tanto.
Odiavo sentirmi così inutile, soprattutto quando si trattava di Sofia.
<<Amore mio so che è difficile, non posso negarlo. Ma dobbiamo entrare in quella casa e scoprire se è veramente lui il colpevole, almeno potrai stare tranquilla. >>
<<Si.. entriamo. >>
Le asciugai le lacrime con le dita e presi la sua mano per intrecciarla con la mia.
Entrammo nella casa e sembrava come se qualcuno non ci venisse da giorni.
C'erano piatti sporchi, cibo avanzato da giorni, polvere sui mobili,odore sgradevole.
La casa sembrava essere quasi abbandonata, non c'era traccia di vita, almeno non negli ultimi giorni.
Sofia andò diretta verso il secondo piano ed io la seguì. Entrò nella sua camera da letto ed iniziò a cercare qualche indizio, anche il più banale, per dimostrare se fossi lui o meno la spia.
Trovò un diario, che a giudicare dalle date scritte sopra ogni pagina, doveva essere recente. Iniziò a leggerlo e a piangere contemporanemente.
<<Cosa c'è scritto? >>
<<È lui, hero. È lui la spia. Qui ha scritto tutto, dice di come ha iniziato, quando e perché, cosa si prova a stare con loro. Non riesco a leggerlo più di così, sto per vomitare. >>
L'espressione sul suo viso passò dalla tristezza al disprezzo e alla delusione nei confronti di Anthony. È vero era il suo migliore amico, ma l'aveva appena tradita e l'aveva fatto con il branco che ha ucciso suo padre e che stava per uccidere lei.

POV di Sofia
A leggere quelle parole il mio cuore si spezzò in mille pezzi.
Come poteva essere contento di stare in quel branco? "L'eccitazione che provo ogni volta che sono con loro, non l'ho mai provata con nessuno. Loro sono un bene per me, il meglio che potessi avere. "
Eccitazione? Si era dimenticato di ciò che avevano fatto a mio padre e a me? Per tutti questi anni la nostra amicizia è stata solo una falsa?
Le mie riflessioni vennero interrotte da un rumore improvviso.
<<Cos'è stato? >>chiesi ad Hero, che non mi stava rivolgendo parola. Probabilmente aveva capito il momento e ha pensato che fosse meglio lasciarmi dei minuti da sola.
Lo amavo anche per questo, per la sua comprensione.
<<Non lo so, viene da sotto. >>
<<Vado a controllare. >>
<<Vengo con te. >> gli feci cenno di si con la testa e mi accompagnò di sotto.
La porta era aperta ma non riuscivo a vedere nessuno, forse Anthony era tornato. Mi avrebbe fatto del male? Immagini di Anthony che mi uccide mi sfiorano la testa per un minuto, ma poi mi tranquillizzo pensando che non mi farebbe mai del male.
<<Voi cosa ci fate in casa mia? >>chiese Anthony, piuttosto calmo. Evidentemente non sospettava che avessi appena scoperto il suo tradimento.
<<Io...so tutto. >>
Forse ero stata troppo diretta, ma non importava. Volevo chiudere questa storia il prima possibile.
<<Sai tutto riguardo cosa? >>
<<Che sei tu la spia...>>
<<Oh.. E questo chi te l'ha detto? >>
<<Il tuo diario.. >>
<<Hai letto il mio diario! Come hai potuto? Io non l'avrei mai fatto a te , sai bene che odio quando toccano le mie cose. >>
<<In questo caso sono stata obbligata a farlo. Sono schifata dal fatto che tu abbia finto l'amicizia con me per tutto questo tempo.>>
<<Mi sono unito al branco dopo che ho saputo di te e mister cuor di ghiaccio, mi sono reso conto che li non c'era niente per me, non più.>>
<<C'era Kim e io ti sarei stata comunque amica, io ti voglio bene. >>
<<Si, ma non mi basta. Non riuscivo a vederti solo come un'amica, preferisco che tu mi odi. >>
<<Tu sei pazzo, quindi sei stato tu a dire che a Tom di me ed Hero? >>
<<Già.>>
<<Lui mi ha quasi uccisa, lo sai questo? >>
<<Chi pensi abbia organizzato tutto quanto? Chi gli ha detto dove abitavi e dove potesse trovarvi? >>
<<Ti prego portami via, ne ho abbastanza.>> dissi, rivolgendomi ad Hero.
Mi prese la mano e mi diresse verso la porta ma Anthony afferrò la mia con forza, fermandomi.
<<Prima che ve ne andiate vi volevo dire che quello che è successo con tuo padre è solo l'inizio. >> disse rivolgendosi più ad Hero che a me.

Riuscimmo ad uscire da quella casa maledetta, il mio cuore era in frantumi.
Non riuscivo a credere che quella persona così piena di odio e rabbia, fosse Anthony.
Non era più il mio miglore amico, non era più quella persona che si preoccupava per me quando stavo male, quella persona che mi raccontava sempre le favole quando non gli riuscivo a dormire dopo la morte di mio padre.
Come poteva aver organizzato la mia morte se diceva di amarmi? E l'avvertimento che ci aveva mandato cosa poteva significare?
Quelle domande mi perseguitarono per tutto il tragitto di ritorno a casa e probabilmente mi avrebbrero perseguitata fino a quando non gli avrei trovato una risposta.





Ciao a tutti, questa è la trentatreesima parte della storia.
Cosa ne pensate di Anthony e del comportamento? Fatemi sapere cosa ne pensate se vi va.
Vi auguro una buona lettura e spero che anche questo capitolo possa piacervi.
Sofia💗

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