27.

905 32 3
                                    

POV di Sofia
Gli occhi erano tutti puntati su di me.
Erano rabbiosi e mi scrutavano da testa a piedi,come se non meritassi di far parte del loro branco.
<<Continui a difenderlo? >> Urlò un uomo che non conoscevo.
<<Lo difenderò sempre, so già che ormai la mia vita è condannata, ma per la sua voglio ancora lottare. >>
<<Sei ridicola lo sai? Meriteresti la morte solo per quello che stai dicendo adesso. >>
<<Ehy vacci piano Luke, è soltanto una ragazza. È normale innamorarsi alla loro età e non sempre può essere la persona giusta o sbaglio? >> mi difese Pablo.
Pablo ormai era ciò che potevo considerare padre. Lo vedevo raramente ma ogni volta che avevo bisogno di lui, c'era sempre. Dopo la morte di mio padre fu quasi l'unico a starmi vicino e per questo gli ero molto grata.
<<Facciamo ai voti. Chi vota per la condanna a morte? >> disse James.
Diverse mani si alzarono ma non tante quante pensassi.
Prima che la votazione finisse, il mio sguardo si rivolse ad Hero. Era disperato e riuscivo a capirlo anche standogli lontano.
I suoi occhi mi guardavano quasi come se avessero paura di non rivedermi più, le sue mani tentavano di liberarsi come se volessero raggiungere le mie e le sue labbra, che sognavano di incontrare le mie, in un bacio che avrei voluto durasse per sempre.
Con la bocca gli dissi "ti amo" e lui lo ricambiò con un sorriso.
Le votazioni continuarono ed era il momento di vedere quante persone mi avrebbero salvata.

Le mani che si alzarono erano tantissime, molte di più rispetto a quelle che mi avrebbero voluta morta.
Non riuscì a trattenere un sorriso per la gioia.
<<Questo cosa significa? >> chiesi, riferendomi a James.
<<Che sei libera Sofia. Ti dichiaro libera da ogni atto che hai commesso,a condizione che tu stia lontano dal signor Hant. >>
Aspetta cosa? Non potevo.
Non volevo vivere in un mondo in cui io ed Hero non potessimo stare insieme.
Che senso aveva andare avanti se non potevo stare con lui? Se non potevo sentire le sue mani che mi toccavano dolcemente, le sue labbra, guardare la luna insieme e baciarsi sotto di essa e fare l'amore? Come mai avrei potuto?
<<Non posso, non ci riesco. >>
<<Sofia, amore mio. Lascia stare. Vivi la tua vita, non pensare a me, okay? Non devi preoccuparti. Ti amo troppo per vederti morire, se puoi salvarti stando lontana da me allora ti starò lontano. >>
<<No hero! Ti prego, io... Io.. Non voglio stare lontana da te! Non ci riuscirei mai.
Morirei lo stesso..>> le lacrime iniziarono di nuovo a bagnarmi il viso.
<<Sofia ti prego ascoltami, è giusto così.
Tu devi andare avanti e devi vivere. Un giorno incontrerai qualcuno che ti amerà come ho fatto io, vivrai un amore bellissimo che ti consumerà, che ti renderà felice. Ma adesso esci da quella stanza e vivi, vivi per me. >>
<<Nessuno mi amerà come mi hai amata tu, ed io non riuscirò mai ad amare qualcuno come amo te. >>

POV di Hero
Il dolore era lancinante, il mio cuore sembrava essere trafitto da tante schegge di vetro, era in mille pezzi.
Sofia era salva e questo mi rendeva così felice, ma questo comportava anche che lei non sarebbe più stata con me.
Non avrei più potuto guardarla, toccarla,parlarle, osservarla mentre lei guardava la luna e le stelle, portarla a cena.
Lei doveva continuare la sua vita, ma io no.
Io mi sarei fatto uccidere anche se i candidati avrebbero votato di mantenermi in vita,io dovevo morire costi quel che costi.
Non potevo vivere in un mondo in cui Sofia non era mia, preferivo scomparire per sempre.
La sala era così silenziosa adesso, riuscivo a sentire solo le lacrime e i singhiozzi di Sofia. I suoi occhi cercarono i miei più volte, erano così distrutti e vulnerabili in questo momento. Avrei tanto voluto baciarla e dirle che sarebbe andato tutto bene.
<<Signorina deve lasciare la stanza. >> disse un uomo alquanto barbuto.
<<Non voglio, ho detto!.>> ribattè Sofia.
L'uomo barbuto fece cenno ad altri due che erano ancora seduti.
I due si alzarono ed andarono ad aiutare l'uomo, presero Sofia con la forza mentre le sue urla rimbombavano nella stanza.
<<Lasciatemi stare, io resto qui, non me ne vado, lasciatemi! >> poi si rivolse verso di me<<Hero ti amo e ti amerò sempre, ti prometto che staremo di nuovo insieme, non ti lascerò mai.>>
<<Ti amo anche io. >>
Era tutto ciò riuscì a dire, dalla mia bocca non riuscivano ad uscire altre parole.
Il mio cuore si era spezzato, di nuovo.
Mi avevano appena portato via l'unica ragione della mia vita, l'unica cosa che mi avesse reso felice nei miei ventuno anni di esistenza, l'unica persona che mi avesse fatto capire cosa significasse davvero amare, l'unica persona in grado di farmi impazzire anche con un solo sguardo e l'unica che mi faceva battere il cuore ad ogni suo tocco.
Nell'esatto istante in cui i nostri occhi si guardarono per l'ultima volta, la porta venne chiusa ed io fra me e me pensai" Sono pronto a morire".


Ciao a tutti, questa è la ventisettesima parte della storia.
Spero possa piacervi è vi auguro una buona lettura.
Sofia💗

Al chiaro di lunaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora