37.

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POV di Hero
La sveglia suonò fin troppo presto.
Erano solo le 6 di mattina quando quella melodia fastidiosa inziò a suonare.
Riuscivo a sentire Sofia che che si innervosiva accanto a me.
<<Ti prego, spegni quell'affare. >> disse, posandosi il cuscino sulle orecchie.
<<Lo sai che non posso, dobbiamo andare ad allenarci oggi, o ti sei dimenticata? >>
<<Ah giusto. La prossima volta scegli un orario più discutibile, però. >>
<<Né terrò conto. >> e sbuffò, alzandosi dal letto contro voglia.
Arrivati in sede, erano già tutti lì che mi aspettavano.
Ero molto agitato, avevo paura di non essere all'altezza  o che qualcuno non mi prendesse sul serio.
<<Inziamo con un semplice riscaldamento, aiuterà i nostri corpi ad essere più sciolti, poi una volta esserci riscaldati ci dispondiamo in coppie. >>
<<Perché in coppie? >> chiese quell'odiosa di Kim.
<<Perché così potete far finta che la persona che avete davanti sia il vostro avversario e che dovete combatterla. >>
Probabilmente si era preoccupata di stare in coppia perché sapeva che nessuno voleva stare con lei.
Non volevo essere sgarbato, ma aveva ferito Sofia dandole la colpa di ogni cosa, e così facendo aveva ferito me.
Naturalmente io feci coppia con Sofia e ci presi da esempio per mostrare agli altri cosa dovevano fare.
<<Oggi sarà un po più complicato, visto che siamo in forma umana e non quella animale, ma la cosa importante è che riuscite a memorizzare le mosse, siete pronti? >>
Fecero cenno di si con la testa ed io inziai a combattere con Sofia.
I nostri corpi si univano alla perfezione anche in questo caso.
Sembrava quasi come se stessero danzando, ad ogni mia mossa ne corrisponeva una sua e si muovevano con una tale leggerezza, che mi sembrava quasi di non toccare terra.
<<Avete visto cosa ha fatto? Mi ha illuso che stesse per fare una mossa e poi ne ha fatta un'altra, del tutto inaspettata. È così che dovete muovervi con loro, far finta che state per fare una cosa e poi fate tutto l'opposto.
Dovete illuderli. >>
Diverse persone ci chiesero di rifargli vedere la mossa di Sofia.
Era stata davvero brava a illudermi in quel modo, il mio corpo si era già preparato a rispondere a quella mossa, ma prima che lo fosse, Sofia cambiò strategia lasciandomi a bocca aperta.
<<Se combattiamo come ha fatto lei, ci sono possibilità che riusciamo a vincere?>>  mi chiese Pablo.
<<Si, è possibile. Naturalmente non so dirvi se vinceremo o meno, ma sono molto fiducioso.
Più ci alleniamo e più le nostre capacità aumentano, così come la possibilità di vincere. >>
<<Ben detto, ragazzo. >> replicò un uomo,di cui ancora non conoscevo il nome.
<<Per oggi la lezione finisce qua, possiamo vederci di nuovo qui domani, se volete. >>
Mi fecero cenno di si con la testa ed io andai negli spogliatoi per fare una doccia.

POV di Sofia
<<Qualcuno ha visto Hero? >> chiesi.
Dopo l'allenamento l'avevo completamente perso di vista. Era possibile che fosse tornato a casa senza di me?
Non mi avrebbe mai lasciata qui, pensai.
<<Dovrebbe essere negli spogliatoi, l'ultima volta l'ho visto che andava lì. >>
<<Grazie mille James. >>
Raggiunsi subito gli spogliatoi ed ebbi un sospiro di sollievo quando trovai i suoi vestiti sulla panchina.
Decisi di toglierli anche io e di raggiungerlo sotto la doccia.
<<Posso?>> gli chiesi, spostando la tenda.
<<Certo che puoi. >> replicò, sorridendomi.
Mi diede la mano per salire il piccolo scalino che era presente nella doccia e mi portò dentro con se.
<<Questa doccia era proprio ciò che ci voleva. >> disse, mentre copriva il corpo con un asciugamano.
<<Si,poi farla insieme a te ha reso tutto più bello. >> gli baciai la spalla nuda.
<<Penso sia la mia preferita. >> replicò, coprendo il mio di corpo questa volta,con l'asciugamano.
<<È permesso? >> bussò qualcuno alla porta e dalla voce mi sembrava Pablo.
<<E adesso cosa facciamo? Siamo qui con l'asciugamano, cosa penseranno? >>
<<Sofia ci sono 6 docce qui dentro, pensarà che entrambi l'abbiamo fatta ma separati. Tranquilla. >>
<<Che figuraccia. >> e mi coprì il viso con le mani.
<<Si, puoi entrare. >> rispose Hero.
<<Oh, scusate se vi ho disturbati, non pensavo che ci fosse anche Sofia qui. Posso tornare più tardi.>>
Era chiaramente in imbarazzo e adesso anche io.
Probabilmente aveva capito ciò che stessimo facendo, le mie guance si infiammarono e sicuramente ero diventata rossa come un peperone.
<<Oh nono, stavamo solo facendo la doccia.
Di cosa volevi parlarci? >>
<<In realtà volevo parlare solo con te, Hero.
Se è possibile. >> riferendosi al fatto che entrambi eravamo solo con un asciugamano addosso.
<<Devo andare via? >>chiesi, ancora imbarazzata.
<<No, puoi restare. >>
<<Spero non sia niente di grave. >> replicò Hero, chiaramente preoccupato.
<<Nono, assolutamente. Volevo solo ringraziarti per quello che stai facendo per noi e volevo chiederti scusa.
Scusa perché sono stato uno di quelli che ti ha giudicato ancora prima di conoscerti, scusa se non mi sono fidato di te. Sei un bravo ragazzo e ci stai dimostrando tanto con questi allenamenti. >>
<<Non devi scusarti, anche io mi sarei comportato come te se nel mio branco fosse entrato un estraneo. Grazie mille per le belle parole, non sai quanto mi faccia piacere vedere che il mio aiuto è apprezzato. >>
Il volto di Pablo si allargò in un sorriso a trentadue denti e salutò Hero con una stretta di mano.
<<Ormai sei diventato il loro preferito. >> dissi.
<<Non essere invidiosa di me, signorina. >>
<<Non potrei mai. >> ed alzai le mani al cielo.
<<Vieni qui. >>
Mi prese la mano e mi trascinò verso di se, per poi poggiare le labbra sulle mie, facendole incontrare in un lunghissimo ed intenso bacio.





Ciao a tutti , questa è la trentasettesima parte della storia.
Spero tanto che possa piacervi e vi auguro una buona lettura.
Sofia💗

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