𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟓-𝐒𝐞𝐢...𝐮𝐧𝐚 𝐛𝐨𝐦𝐛𝐚

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Ho paura di come Kylie mi potrebbe costringere a vestirmi e truccarmi..ma in fondo lei è una "professionista" in queste cose perciò mi fido di lei.

"Su di te starebbe bene un bel...rosso!"
"Mhh, non lo so.."
"Melanie stammi a sentire:stasera, per una sola volta nella vita, non pensare alle conseguenze, ok?Divertiti e basta, non farti paranoie o ti rovinerai la serata"

"Ok,hai ragione non devo farmi paranoie,ma.."
"Niente ma" dice mentre tira fuori un vestito dal borsone e me lo mette in mano.

È tutto completamente nero e fatto di un materiale morbido.
Sblusato, con uno spacco a V sul davanti e una scollatura abbastanza evidente.

"Devi assolutamente metterti questo, è perfetto per te"
le parole di Kylie non mi convincono, ma il vestito è bello e non me lo faccio ripetere due volte.
Faccio di si con la testa e guardo il vestito un ultima volta prima di andare in bagno e provarmelo.

Una volta tornata in camera Kylie si gira e resta come sbalordita.
"Sei...una bomba" mi guardo allo specchio per intero e per la prima volta nella vita mi sento come se niente e nessuno potesse fermarmi.

È così che ci si sente quando si prova un nuovo vestito?
Il vestito mette d'accordo ogni forma del mio corpo facendolo risultare sexy, ma non volgare.

"Lo adoro" sono le uniche parole che mi escono di bocca.
"Ora passiamo alle scarpe"
"NO tacchi" lei sbuffa e alza gli occhi al cielo, ma per questa volta me la da vinta.

Penso che metterò le mie Vans.
Completato il look, tocca al trucco, la parte preferita di Kylie.
Metto solo del mascara e un rossetto rosso scuro.
Lascio i capelli sciolti e nella borsetta metto il cellulare, il portafoglio nel caso serva e le chiavi di casa.

Dopo che anche Kylie è pronta avviso mia madre che sto uscendo ma proprio mentre stiamo per uscire Kylie mi ferma per un braccio.

"Vieni, facciamoci un selfie"
"Kylie ti prego, sai che odio queste cose" sbuffo e le faccio cenno di uscire
"Dai, è solo una foto, che sarà mai!"
"E va bene"sorrido alla fotocamera del suo telefono mentre lei scatta la foto.

"Ora possiamo andare prima che cambi idea?" chiedo io mentre Kylie è ancora al telefono
"Si, certo" risponde lei in modo robotico, mentre ha ancora gli occhi fissi sul suo telefono.

Varchiamo la soglia di casa mia, chiudo a chiave la serratura e improvvisamente mi viene spontanea una domanda.
"Kylie scusami, solo una domanda, chi dovrebbe accompagnarci a questa fantomatica festa dato che entrambe non abbiamo nemmeno un triciclo?"

"Uber, ovviamente, l'ho avvisato giusto 2 orette fa, prima di arrivare qui.
Tranquilla sarà qui a momenti"
"Stai forse scherzando?"
Lei non fa in tempo a rispondermi che una grande macchina nera arriva proprio davanti casa mia.

"Forza sali" mi sento come obbligata, perciò non faccio domande e salgo nell'auto di quello sconosciuto.
"Dove vi porto?"chiede lui in tono sinistro.
"27 Halvand Street"
"Allacciate le cinture" faccio come mi dice, ho uno strano presentimento che per ora preferisco scacciare.

Durante tutto il tragitto resto in silenzio, sparando solo che la macchina si fermi al più presto.
E ciò accade solo dopo dei buoni 20 minuti, passati a fissare il finestrino nero e oscurato di quella macchina.

"Arrivati a destinazione" lancio un sospiro di sollievo e mi slaccio subito la cintura.
"Grazie mille" dice Kylie mentre porge i soldi all'uomo ed esce dalla macchina.

Appena uscita sento già il casino più totale:musica a palla, puzza di alcool e gente che urla.
Prendo un respiro, sono pronta.
Kylie sorride e sembra non essere nella pelle di entrare.
Mi porge la mano quando nota la mia espressione preoccupata.

"È solo una festa, rilassati"
le do retta per una volta e nella mia mente continuo a ripetermi le stesse parole.
È solo una festa Melanie, rilassati.
Si, rilassati.

Piano piano sento i muscoli del mio corpo sciogliersi come burro.
La mia mente si fa più ampia e il mio cuore batte meno velocemente.

Respiro per un ultima volta.
"Entriamo" la mia migliore amica mi sorride e insieme ci facciamo strada nella casa.

All'esterno è presente un piccolo giardino in cui vedo solo gente che vomita mentre all'interno, grazie alla ampia finestra trasparente, vedo la pista da ballo, stracolma di persone che sembrano divertirsi davvero tanto.

Sposto il mio sguardo a destra e sobbalzo.
Per un minuto distolgo lo sguardo quando noto che anche lui ha notato la mia presenza.

È incredibile come si possa formare un'aura di sicurezza intorno a te che ti faccia sentire come se per quella sola notte fossi invincibile ed è altrettanto incredibile come una persona con un solo sguardo possa distruggerla in 0,2 secondi.

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