𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟗-𝐌𝐢 𝐬𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐥𝐢𝐛𝐞𝐫𝐚

64 14 18
                                    

"Avevo da dopo compiuto 10 anni, ero felice e spensierata come ogni altra bambina.
Mio padre, la mia famiglia, erano tutto ciò che avevo.
Un giorno,mentre io e mio padre tornavamo da scuola, alla radio capitó la nostra canzone"
Sidney sembra interessarsi sempre di più.
"Io iniziai a cantarla a squarcia gola e mio padre si distrasse dal volante per alzare il volume.
In quella frazione di secondo ho rivisto tutta la vita passarmi davanti agli occhi.
Ricordo solo un grande botto, una luce accecante e poi buio totale"

Faccio una pausa perché non posso fare a meno di piangere mentre nella mia mente rivengono a galla quei ricordi.
"Io non mi feci quasi nulla, solo un braccio rotto, qualche livido...ma mio padre finì in coma, e dopo mesi e mesi che non si risvegliava, le sue condizioni peggioravano sempre di più, e i medici hanno deciso di staccare la spina, staccare la sua vita in un secondo netto, senza nemmeno dargli la possibilità di lottare"

Finito il mio racconto Sidney gira la testa come se volesse nascondere il suo volto.
"Cazzo mi dispiace" sono le uniche parole che gli escono di bocca.
"Sidney.." dico a bassa voce quasi sperando che lui non mi senta
"Dimmi" mi guarda dritto negli occhi.
Non so se farlo, se non farlo.
L'unica cosa che so è che non mi importa delle conseguenze.
"Posso...abbracciarti?"

Lui sembra come stordito per un secondo ma poi allarga le braccia.
"Vieni qui"
Non avevo mai visto questo suo lato quasi...dolce?
E mai nella vita avrei pensato di finire tra le braccia di una persona che fino a poco tempo fa detestavo.

Lui mi stringe al petto con le sue braccia possenti e con una mano mi tiene la testa.
Mi sento protetta, mi sento al sicuro.
Non avevo mai provato sensazioni simili con una persona, eppure eccomi qui, ad abbracciarmi con Sidney Colins nell'aula di musica della scuola.

L'abbraccio dura per svariati minuti.
Sono io a staccarmi.
"Grazie, ne avevo bisogno" sento ancora il mio cuore battere.
Perché mi sento così?
Cosa ho che non va?
"Di nulla, è il minimo che posso fare" risponde lui con una punta di amarezza.
Tra noi c'è silenzio.

"Non me ne frega un cazzo di quest'aula, l'unica cosa che voglio fare ora è uscire di qui e andarmene nel posto più lontano che ci sia"
Sidney interrompe il silenzio con questa frase e io non posso fare altro che sorridere.
"E allora fallo" dico quasi in tono di sfida.
"E lei sarebbe così gentile da accompagnarmi, Modmoiselle?"

Che ti prende Melanie?
"Certo" non so in che altro modo rispondere, ma di sicuro so che è la risposta giusta.
Perché nonostante io abbia appena raccontato la cosa più intima e privata della mia intera vita a lui, adesso mi sento come se lo rifarei per altre 100 volte.
"E allora andiamocene dai"
sussurra lui afferrando lo zaino nero come la pece.
"Non vedevo l'ora.." lui non mi risponde, si limita solo a mostrare il solito sorriso..che sembra diverso, più spontaneo.
Usciamo dall'aula.

"Per come sono fatto io, opterei per la cara e vecchia Townsend"
salto di gioia al solo pensiero di ritornare in quel posto magnifico.
"Dalla tua faccia percepisco un si"
"Puo darsi, ma stavolta rimaniamo più a lungo"
Lui si gira di scatto e inizia a camminare vicino a me e non più davanti a me.
Mi da un piccolo colpetto con la spalla.

"Allora ti piace Townsend?" lui ride e automaticamente sento le mie labbra curvarsi all'insù.
"Si ,la adoro" dico mentre mi allontano leggermente da lui.

Una volta arrivati fuori saliamo in macchina e per tutto il tragitto chiacchieriamo del più e del meno.
Sembra come se tutto l'accaduto della precedente mezz'ora sia svanito nel nulla.
Come se tutte le lacrime versate si fossero cancellate magicamente con un sorriso.
Finalmente arrivati a destinazione, non posso non trattenere un sorriso all'idea che in questo momento mi trovo proprio dove vorrei essere.

Mi sdraio per terra e dopo poco lui fa lo stesso.
Ci sdraiamo entrambi sull'erba, a pochi millimetri l'uno dall'altra.
Ma non mi importa.
Sento il cuore leggero, l'aria pulita che si insinua nei polmoni e la brezza che mi fa andare i capelli davanti al viso.
Per la prima volta dopo tanto tempo, mi sento libera.

||Break The Ice||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora