𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟐𝟒-𝐍𝐨𝐧 𝐬𝐨𝐧𝐨 𝐩𝐢ù 𝐝𝐞𝐛𝐨𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐩𝐫𝐢𝐦𝐚

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Provi qualcosa per lui?
Melanie, tu provi qualcosa per Sidney Colins?
"No" affermo diretta mentre smetto di giocare con il mio braccialetto.

Scott tira un sospiro di sollievo e si spalma a faccia in giù su tutto il letto.
Guardo fuori dalla finestra, inizia a fare buio.
"Scott, te lo dico sinceramente, io non ho un cazzo da fare stasera e al solo pensiero di passare un altra sera chiusa in casa mi sale l'istinto suicida"
Lui scoppia in un fragorosa risata e batte più volte il pugno sul materasso del letto, simbolo che sta davvero morendo dalle risate.

Non potevo starmi ancora zitta, o perlomeno non in questo caso.
È più di due settimane che dopo la scuola, la routine è sempre la stessa: mangiare, studiare, studiare, mangiare, dormire.
Un giorno si e un giorno no mi vedevo con Kylie e Scott, ma non era abbastanza.
"Promettimi che non urlerai , ma ho sentito che stasera c'è una festa.."
Sgrano gli occhi.
"Perfetto, dipende da chi è" lui abbassa lo sguardo e riprende in mano il peluche di prima.
"È proprio questo il problema, credo sia a casa di Steve, nonché amico di.."

Lo interrompo.
"Si ho capito" distolgo lo sguardo e scivolo verso la scrivania con la sedia girevole.
Rifletto per qualche secondo.
"Ci sto, fanculo a Sidney" posso percepire il sorriso di Scott.

"Fortunatamente la festa è aperta a tutti, quindi non serve nessun tipo di invito" mi giro di scatto e faccio un sorriso malefico.
"Ora però devo scegliere come vestirmi" affermo preoccupata.
Il mio migliore amico non se lo fa ripetere due volte: apre l'armadio e inizia a rovistare come se fosse un baule strapieno di pepite d'oro.

Dopo qualche minuto si ferma e tira fuori una gonna nera e una canottiera rossa con un bordo di pizzo.
Apre il cassetto delle scarpe e tira fuori il mio unico paio di scarpe col tacco.

Impreco quando capisco che dovrò indossare i tacchi.
Lui mi porge il tutto e mi fa l'occhiolino.
"Ecco a te tesoro" mi lascio scappare una risata e vado in bagno.
Mi provo i vestiti che Scott mi ha dato e...devo dire che ci sa fare in queste cose.
Ritorno in camera quasi titubante e trovo Scott seduto sul letto con il cellulare in mano.
Appena lui alza lo sguardo sgrana gli occhi di colpo e butta il telefono sul letto senza nemmeno guardare in quale direzione è caduto.

"Una parola:pazzesca" lui applaude come se avessi appena fatto un miracolo.
Beh in teoria si, mi sono messa i tacchi per la prima volta dopo 3 anni.
A dire il vero li ho sempre trovati affascinanti, ma non mi sono mai piaciuti su di me.

Scott sembra già pronto di suo:indossa una maglietta nera e dei jeans normali con scarpe da ginnastica.
Per i ragazzi in fondo non è poi così tanto importante come si vestono: d'altro canto se solo belli, lo sono anche con indosso un grembiule da cucina.
Ma per le ragazze è fondamentale.

Mi metto il mio fidato rossetto rosso e il mascara che mette in risalto le mie lunghe ciglia.
Spazzolo i capelli e prendo il cellulare: sono pronta.
Ma a differenza della festa con cui sono andata con Kylie un po' di tempo fa, sento che ora sono più sicura.
La presenza di un ragazzo non riuscirà a scombussolarmi la serata.

Non sono più debole come prima.

Chiamo mia madre e la avviso che non tornerò troppo tardi.
Usciamo di casa e ci dirigiamo verso la macchina di Scott.
Una vecchia panda che nonostante l'età ha sempre il suo fascino.

Dopo svariati minuti di viaggio arriviamo davanti ad una villa gigantesca.
La festa si sente da fuori e come sempre c'è la musica molto alta.
Non esito nemmeno per un minuto ed entro nel cancello di quella casa, già semiaperto.
All'esterno c'è anche una piscina, nella quale ci sono circa 5 persone.
Io e Scott suoniamo al campanello e ad aprirci è Steve, visibilmente ubriaco.

"Bene bene beeeene, guarda un po' chi si rivedeee" urla il biondo con occhi semichiusi.
È anche fatto.
Lo scanso ed entro in casa.
La scena è apocalittica, ma sembra divertente.
Mi guardo intorno e ad attirare la mia attenzione sono due spalle larghe fasciate da una camicia nera che sembra stia per scoppiare.
È lui, e sta bevendo come un pazzo.

Drink dopo drink, shot dopo shot.
Finirà in coma etilico, ma non mi importa.
Poi si gira e nota la mia presenza.
Sembra come se avesse visto un fantasma e anche se non ho la minima voglia di farlo, non riesco a distogliere lo sguardo dalla figura di Sidney.

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