𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑𝟎-𝐂𝐚𝐫𝐩𝐞 𝐃𝐢𝐞𝐦

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Resto su quella panchina di legno, come imbambolata.
A risvegliarmi dal mio stato di trance sono delle piccole goccie d'acqua che mi arrivano sui capelli.

"Merda...sta iniziando a piovere" mi metto una mano in testa cercando di ripararmi dalla imminente pioggia, ma con scarsi risultati.

Vedo la figura di Sidney allontanarsi sempre di più.
Mi alzo dalla panchina e inizio a correre non curante delle scarpe che iniziano a riempirsi di acqua piovana.

Mi fermo con il fiatone e mi piego in due dalla fatica.
Non so se quello che sto per fare servirà a qualcosa, non so se dopo averlo fatto mi sentirò meglio.
Non mi importa delle conseguenze, voglio solo farlo.

"Sidney!" urlo mentre la pioggia si fa più rumorosa.
Vedo la sua figura girarsi di scatto.
Anche lui è completamente bagnato, ma sembra che la pioggia gli piaccia, che gli trasmetta sicurezza, perché al contrario mio, lui cammina con tranquillità fregandosene dell'acqua che lo bagna sempre di più, ad ogni passo che avanza.

"Cosa vuoi?" mi chiede lui urlando, sovrastando il rumore della pioggia.
"Sei solo uno stronzo che pensa solo a se stesso!Sei sempre così bipolare e io non ne posso più di te!"

C'è un momento di silenzio, l'unico rumore se si sente è la pioggia che cade.
"È tutto?"
"No.." sospiro per qualche secondo, la distanza tra di noi è di circa due metri.

Inizio a correre verso di lui fino a quando la distanza non si spezza del tutto e finalmente accade.
Le nostre labbra si sfiorano per poi unirsi completamente.

Combaciano alla perfezione come un puzzle, come se fossero state create apposta per me e per tutto questo tempo avessero aspettato per il pezzo mancante.

La pioggia continua a caderci addosso, ma l'unica cosa che mi importa adesso è godermi il momento.

Le nostre lingue si incrociano e iniziano una danza in perfetta sintonia.
Sidney mi tiene il viso con le mani possenti e io aggrappo le mie braccia l suo collo.

Ormai senza più fiato ci stacchiamo l'uno dall'altra e i nostri occhi si scontrano una seconda volta come due macchine in un incidente stradale.

Entrambi abbiamo il sospiro affannato.
Non avrei mai pensato di fare una cosa del genere, non avrei mai nemmeno pensato di ritrovarmi a parlare con lui.
Ma avvolte nella vita succedono cose che non ti aspetti.
Cose che arrivano..e basta.

E all'inizio rimani di sasso, perché tutto quello che hai programmato è andato a farsi fottere.
Ma dall'altra parte sei felice, ti senti sollevato..perché nonostante tu non ti aspettassi ciò che è appena successo, non potresti essere più grato al destino per aver deciso questo per te.

Ed è così che mi sento in questo momento: fottutamente felice.
Perché solo adesso ho veramente colto l'attimo.
Solo adesso ho capito che si, prima di agire bisogna pensare, ma con il cuore leggero.
Senza farsi troppe paranoie.

"Dio è da così tanto tempo che desideravo farlo" la forte pioggia copre la voce di Sidney.

Ma nonostante lui sussurri, io riesco a capirlo perfettamente.
E queste sono le sue uniche parole, prima di riprendermi il viso tra le mani e darmi un altro bacio, stavolta più dolce.

Sorrido sulle sue labbra.
Sono dove voglio essere, con chi voglio essere, nonostante la pioggia.

Carpe Diem: il mio nuovo motto di vita.

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