𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟏𝟑-𝐓𝐢 𝐩𝐢𝐚𝐜𝐞 𝐥𝐚 𝐜𝐚𝐦𝐩𝐚𝐠𝐧𝐚?

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"Allora in pratica questo ragazzo strafigo mi ha iniziato a seguire su instagram, all'inizio ho detto: wow ma poi ho pensato bene e mi sono accorta che era mio cugino!"
Kylie sta parlando ma la mia attenzione è rivolta a tutt'altro.
Sto ripensando a quello che ieri mi ha detto Sidney.
Il suo tono di voce, i suoi modi di fare...tutto in lui era diverso, finché non arrivò quella dannata chiamata.

"O mio Dio, Kylie è mai possibile che non sai riconoscere tuo cugino?" Scott sembra essere disperato a sentire come di sottofondo il suo tono di voce, e credo che se stessi seguendo la loro conversazione lo sarei anche io.
"Tu cosa ne pensi Mel?"

I suoi occhi erano diversi dal solito e sembrava ridesse di cuore mentre parlavamo.
Melanie,ci sei?" la voce di Kylie mi fa rimettere i piedi per terra.
"Eh?" mi risveglio dallo stato di trance...sfortunatamente.

"Si si hai ragione,tuo cugino è un figo" lei mi guarda con aria interdetta e Scott si spiaccica la mano in faccia in segno di rassegnazione.
La campanella suona e ne approfitto per abbandonare il discorso, che da quel poco che avevo sentito, mi era parso davvero molto noioso e stupido, come di solito sono i discorsi che Kylie fa di prima mattina.

Durante la terza ora, nel bel mezzo della lezione e in completo silenzio Kylie quasi non salta giù dalla sedia di colpo, come se qualcosa l'avesse punta d'improvviso.
"Cavolo Melanie è vero, non ti ho chiesto come è andato il primo giorno di punizione con Colins, scommetto che sarà stata una tortura"
Tutta la classe si gira verso di lei e poi sposta lo sguardo su di me, compresa la prof.

"Kylie abbassa la voce" sussurro disperata, vorrei ammazzarla in questo preciso momento.
"Si lo posso confermare: è stata una tortura"
La voce proviene dalle mie spalle e ovviamente è quella di Sidney, che, come tutto il resto della classe, ha ascoltato le parole di Kylie.
Appena mi giro vedo dipinto sul suo volto un sorrisetto compiaciuto.

Ma questa volta invece mandarlo a fanculo o altro, mi metto semplicemente a ridere.
Siamo amici?No?
"Kylie è andato tutto bene ma per favore: taci"
lei fa una faccia da cane bastonato e Scott, che si trova in un banco vicino al nostro, si trattiene ancora dal ridere.

La giornata fila liscia come non mai, non so perché ma sento come se da ieri qualcosa sia cambiato in me.
Mi sento più leggera.
Dopo la scuola e prima di salutarmi Kylie mi raccomanda
"Allora buon terzo giorno" e subito dopo fa un occhiolino malizioso.
"Kylie che diamine ti passa per la testa?" lei fa spallucce
"Beh meglio che tu non lo sappia cara" esulta mentre gira i tacchi e si allontana sempre di più da me, fino a quando la sua figura non si fa piccola piccola e non mi è più possibile seguirla con lo sguardo.

E per la terza volta, rifaccio la strada per l'aula di musica.
Entro e come sempre trovo Sidney seduto su una sedia ma stavolta sta fissando il vuoto con una sigaretta accesa in mano che rilascia un fumo piuttosto puzzolente.

"Hey" dico per farmi notare.
Lui gira lo sguardo e mi squadra da testa a piedi mentre si porta la sigaretta alla bocca, aspira e rilascia il fumo per tutta la stanza.
Non so che fare o dire e perciò rimango in piedi come un salame per svariati secondi.
Lui si alza e si avvicina sempre di più a me.

"Come stai?" mi chiede mentre mi rilascia il fumo della sigaretta in faccia.
"Fino a 2 secondo fa bene, adesso credo che mi verranno 5 tumori ai polmoni"
Ridacchia e per scherzare mi butta ancora una soffiata di fumo in faccia.
"Davvero non è divertente, mi da fastidio" dico in tono serio mentre mi allontano da lui e poso lo zaino su una sedia.

"Sei consapevole che questa punizione è abbastanza inutile vero?"
lo guardo con aria di sfida
"Beh per te magari sarà inutile, ma sinceramente io mi rompo abbastanza le palle a dover mettere apposto quest'aula ogni giorno"
Annuisce facendo un altro tiro.
"Allora iniziamo, amica"
alzo gli occhi al cielo
"E se mettessimo un po' di musica?"
chiedo quasi con timore, temendo per la sua risposta.

"Non credo che ti piaccia la musica che ascolto, e a me di sicuro non piace quella che ascolti tu, perciò no"
È insopportabile quando fa così ma cerco di evitarlo e fortunatamente, dopo un'oretta di lavoro, abbiamo finalmente completato il tutto.
"Vedi che se lavori senza rompere le palle sei anche bravo?" esulto io in modo scherzoso e in tutta risposta lui mi ignora e non risponde.

"Ti piace la campagna?"
sono confusa e sinceramente non capisco il senso di questa domanda
"Perché questa domanda?"
"Sai che non si risponde ad una domanda con una domanda?"
"E tu sai di averlo appena fatto?"
lui fa spallucce
"Comunque si, adoro la campagna"

Lui sfila dai jeans il pacchetto di sigarette e ne sfila un'altra.
Afferra lo zaino e su dirige verso la porta di uscita.
"Domani alle 7" urla una volta uscito dalla porta, ma riesco comunque a sentire alla perfezione la sua voce.

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