𝐂𝐚𝐩𝐢𝐭𝐨𝐥𝐨 𝟑𝟓-𝐍𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐨 𝐩𝐢𝐚𝐧𝐠𝐞𝐫𝐞 𝐝𝐚𝐯𝐚𝐧𝐭𝐢 𝐚 𝐭𝐞

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"Tu hai un fratello?E non me lo hai mai detto?" questa notizia mi ha piuttosto scossa, non avrei mai immaginato che Sidney potesse avere un fratello nascosto.
"Non è come pensi, non te l'ho detto perché Marcus non è un tipo di cui è un piacere fare la conoscenza" Sidney si avvicina a me e mi sussurra queste parole vicino all'orecchio, per non far ascoltare la nostra conversazione a Marcus.

"Beh potevi spiegarmelo e io avrei capito, ovviamente" Sorpasso la figura di Sidney e mi soffermo a guardare Marcus, stravaccato sul divano mentre fa zapping con il telecomando, ignorandoci completamente.
È molto simile a Sidney su alcuni tratti del viso, ma lui ha gli occhi di un azzurro cristallino, e i capelli leggermente più chiari.

"Hey Sid, la tua ragazza mi sta fissando, tienila lontana da me o potrebbe fare la fine di quella Sky" Marcus ridacchia e io divento rossa in viso mentre mi allontano il più possibile da lui.
Aspetta...chi è Sky?
"Marcus, giuro che se dici un'altra parola fuori posto ti butto fuori da questa casa a calci in culo" l'espressione di Sidney è preoccupata, ma sembra anche triste se la osservo da un'altra prospettiva.
"Sidney, chi è Sky?" domando a bassa voce.

Sidney si gira di scatto e inizia a camminare avanti e indietro, senza degnarmi di una risposta.
A farlo è Marcus, pochi secondi dopo.
"Oh Sky era la sua piccola fidanzatina, peccato che poi si sia innamorata di me, e io me la sono scopata, semplice"
Sidney mi aveva detto che non aveva mai avuto una ragazza oltre Victoria, e io ci ho creduto.

"Fuori di qui Marcus" Sidney parla a voce bassa, ma nella sua voce c'è una rabbia troppo grande che non riesco a decifrare.
Marcus lo ignora e continua a guardare la televisione come se nulla fosse.
"Ho detto fuori di qui cazzo!" adesso è definitivamente scoppiato, come una bomba.
E lo capisco, cavolo se capisco il suo dolore.
Come ha fatto suo fratello a fargli una cosa del genere?

Marcus si alza dal divano con cautela e sfoggia un sorrisetto, identico a quello di Sidney.
Viene verso di lui e lo spintona con le braccia.
"Tu non mi dici cosa devo fare, hai capito piccoletto?" Sidney barcolla, e io inizio a sentire qualcosa dentro di me crescere.

"È colpa tua se la mamma è morta" Marcus è crudele mentre pronuncia queste parole, e non si fa il minimo scrupolo a ripeterle più volte in faccia a Sidney.
Vorrei piangere, ma so che non potrei più fermarmi, perché il mio incubo più grande è proprio quello che Landon, una delle persone a cui io tengo di più, mi dica che io ho ucciso mio padre, facendogli alzare il volume di quella dannata canzone.

Sento una lacrima che mi bagna la guancia, e nonostante io voglia asciugarla con la mano, non riesco a muovermi di un solo centimetro.
Sidney si accascia su una sedia, come se si fosse spento, e subito dopo Marcus afferra una giacca dall'appendi-abiti ed esce fuori di casa una volta per tutte.

Mi sento come sbloccata, appena quella sottospecie di mostro lascia la casa.
Corro da Sidney e le lacrime iniziano ad uscire come fiumi dai miei occhi.
Lui ha la testa abbassata, e per questo non riesco a vederla bene.
Decido di alzarla posizionando entrambe le mie mani sulle sue guance.
Sidney non sta piangendo, ma ha gli occhi lucidi.
"Non posso, non posso piangere davanti a te" si alza bruscamente dalla sedia e va a sedersi sul divano.

Sospiro, vedere quella scena con i miei occhi mi ha distrutta.
E se ha distrutto me, non immagino quanto avrà fatto male a Sidney una cosa del genere.

Lo seguo sul divano, dove mi siedo vicino a lui e inizio ad accarezzare la sua mano lentamente.
Gli occhi di Sidney sono tornati normali, ora non è più sul punto di piangere.
"Vuoi raccontarmene o preferisci che me ne vada?" lui non mi guarda nemmeno per un secondo, ma appoggia la testa all'indietro sul divano.
"L'ultima cosa che vorrei in questo momento è che tu te ne andassi" lui ridacchia queste parole, ma la sua voce è così triste che non riesco a trovare nemmeno un briciolo di sincerità in quella risata.

Io gli sorrido, cercando in tutti i modi di trattenere le lacrime.
Sidney si gira di scatto verso di me appena sente un mio singhiozzo.
"No cazzo, tu non devi piangere" con una mano mi asciuga la lacrima che ormai è stesa su tutta la mia guancia.
Le lacrime continuano a scendere, ma nello stesso tempo di scappa una risata.
Sidney non sa più che fare, perciò d'improvviso mi prende il viso e mi bacia.

Mentre le sue labbra soffici si avvinghiano alle mie, riesco a capire che quello è un bacio vero, dato col cuore, e io non potrei desiderare di meglio.
Le mie lacrime salate si immischiano nel nostro bacio e ci stacchiamo solo quando entrambi non abbiamo più fiato.
"Resta a dormire stanotte" annuisco col capo.
"Solo se mi racconterai tutto" Sidney mi guarda fisso negli occhi
"Non avevo mai fatto caso a quanto fossero belli i tuoi occhi"

"Non cambiare discorso Sidney" insisto
"Va bene, ti racconterò tutto" si alza dal divano e mi porge la mano, per poi farmi strada verso la sua camera da letto.

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