Mi sento come soffocare.
"Allora, cosa ti prende?" la voce di Kylie mi fa ritornare alla dura realtà.
"Entri o non entri?"Entro o non entro? È questa la domanda che mi gironzola nella testa.
"Scusa, mi ero solo un attimo...distratta.
Vorrei prendere una boccata d'aria prima...ma tu entra, se vuoi"Kylie non se lo fa dire due volte ed entra in quella casa senza farsi alcuno scrupolo.
Trovo una piccola sdraio libera, sia da persone che da vomito o liquidi strani, perciò ne approfitto e mi ci siedo.Rifletto.
Non voglio che la presenza di quel ragazzo mi rovini la serata.
Per una volta ero convinta di non pensare a nulla, ma ovviamente c'è sempre qualcosa che prima o poi manda tutto all'aria."Hey piccola, che ci fai qui tutta soooola ssssoletta" mi giro di scatto quando sento biascicare nel mio orecchio queste parole.
Riesco a percepire la mia faccia preoccupata.
Queste situazioni mi mettono a disagio.
"A dire il vero, me ne stavo giusto andando" dico troppo velocemente mentre mi dirigo verso la porta di entrata.Il mio polso viene però bloccato dalla mano di quel ragazzo.
È molto alto, indossa una camicia malandata e slacciata sui primi bottoni e i capelli spettinati gli coprono lo sguardo.
"Resta con me, ci divertiremo"
Il sangue mi si gela nelle vene.Ho brutti ricordi legati a questo gesto.
"Lasciami stare" nonostante le mie parole, lo sconosciuto non sembra voler lasciarmi andare."Hai sentito cazzone, lasciala andare o mi diverto io con te" per un secondo mi viene da ridere, poi per un'altro mi sembra quasi di essere sul punto di piangere.
"Colins?" chiedo confusa mentre mi giro in cerca di una risposta.
Ed eccolo lì.
Spavaldo come non mai, sulla soglia della porta con il pugno tra la mano."Ok amico, stavo solo scherzando" balbetta lo sconosciuto quasi terrorizzato mentre molla la presa dal mio polso.
Salgo su per i brevi scalini che portano alla porta principale e mi ritrovo faccia a faccia con Sidney.
"Ehm..grazie" dico imbarazzata mentre guardo il pavimento.Non avrei mai pensato di dire un solo grazie ad una persona come lui.
Eppure è successo.
"Non c'è di che" risponde lui in tono freddo senza nemmeno guardarmi negli occhi."Già, scommetto che salvi la pelle a tutte" le parole mi escono di bocca senza che io lo voglia, infatti appena averle pronunciate mi viene spontaneo mettermi una mano sulla bocca.
Lui si gira e mi guarda fisso negli occhi con fare duro.
Anche se è buio, percepisco il dolore che porta in quelle iridi marroni."Non farti tante illusioni, ti ho scacciato un viscido di torno, mica ti ho chiesto di sposarmi" non finisce nemmeno la frase che ritorna subito dentro casa, lasciandomi spiazzata e con un polso ancora mezzo dolorante.
"Chi ti capisce meriterebbe un Oscar, Sidney Colins" sussurro tra me e me.
Dopo circa 5 minuti entro in casa e la musica mi perfora le orecchie.
Faccio di tutto per trovare Kylie con lo sguardo, ma non la trovo da nessuna parte.
Così, mi avvicino all'unico divanetto libero e mi siedo.
Davanti a me, c'è quello di Sidney, che mi osserva languido, mentre porta sulle gambe una ragazza che non avevo mai visto prima.Ha lunghi capelli colorati, neri da una parte e rosa dall'altra, due labbra che sembrano palesemente rifatte e una minigonna troppo mini.
Distolgo lo sguardo per non farmi notare.Mi cimento a guardare in ogni parte, tranne in quella dove si trova Sidney.
Passa una coppia di ragazzi visibilmente ubriaca.
"E bevi un po', santarellina!" solo dopo che Sidney scoppia a ridere capisco che si riferivano proprio a me.
Insomma non mi piace ubriacarmi, ma non sono una santarellina come credete.Per una volta voglio dimostrare che non sono solo quello che la gente vede ogni giorno a scuola.
Il sangue mi ribolle nelle vene.Mi alzo, cammino verso il banco dei drink ed ordino una vodka lemon.
Mando giù il liquido e sento un istantaneo bruciore alla gola.Dopo un po' il sapore inizia ad essere piacevole.
"Un altro, perfavore"
Mando giù, mando giù, mando giù.Dopo il quarto drink mi inizia a girare la testa.
"Un..altro, perfavooree" il ragazzo dei drink si raddoppia come per magia."Hey vacci piano" la sua voce rimbomba nelle mie orecchie.
"Ho detto...un altro" rispondo
"E va bene"
Mando giù anche il sesto e inizio a non sentire più le gambe.All'improvviso sento qualcuno che mi prende dalle gambe e mi carica sulle sue spalle.
La testa mi gira, sento aprire una porta.
E poi buio.
STAI LEGGENDO
||Break The Ice||
Roman d'amour«Avevano un rapporto strano quei due: amore e odio, un minuto inferno e l'altro paradiso. Era diventata una routine, una sorta di abitudine. Ma una cosa era certa: avevano costantemente bisogno di entrambi:lui di lei e lei di lui» Nella cittadina di...