Mi svegliai improvvisamente con il fiatone e diressi gli occhi sulla sveglia, le tre e trentasette del mattino. Sospirai mettendo una mano sulla fronte, di nuovo quella scena, non mi lascerà mai in pace. Mi alzai dolorante per la scomoda posizione per poi andare a fare una doccia fredda lasciando che tutti i problemi mi scivolino di dosso.
Ammirai la città di Los Angles a sfondo notturno mentre fumavo una sigaretta.
«ancora quegli incubi?» domandò mio fratello Brian
«già» sospirai continuando a guardare il cielo stellato
«non devi pensarci devi provare a passarci sopra Ali, tu sei forte ricordalo» disse dandomi un bacio sulla tempia
La vita fin da quando ero piccola è stata molto complicata. Essere figlia un mafioso comportava l'essere costantemente in pericolo e fu proprio in una fredda notte di dicembre che stavamo per metterci la pelle. Io e la mia famiglia venimmo rapiti da un capo mafioso russo da sempre rivale di mio padre, a quell'epoca io avevo soltanto quattordici anni anni, mio fratello sedici e nostra sorella più piccola Loren dodici. Quella notte continuai a sentire costantemente le urla strazianti dei mei genitori e il dolore atroce provocato dalle torture che ci causavano quegli uomini, quando le loro urla terminarono ci portarono nella stanza di fianco dove si trovavano i corpi dei nostri genitori ormai sul punto di morte, un uomo prese la pistola e sparò alle loro tempie senza la minima pietà. Ricordi di essermi fermata, il mio cuore batteva all'impazzata e le lacrime scorrevano per tutti il viso, senza pensarci due volte sparò anche a mia sorella, chiusi gli occhi sapendo che sarei stata la prossima.
Uno sparo.
Aprì gli occhi e vidi Brian con la pistola puntata alle spalle dell'uomo, riuscì a liberarmi prima che il resto degli uomini arrivasse in soccorso.
Da quella notte la stessa scena si ripeteva in loop nella mia mente.
Oramai è passato qualche anno, sono cresciuta e ora ho ventun anni e finalmente sono abbastanza grande per mio fratello per poter entrare nel clan di nostro padre, dopo la sua morte ha preso le sue orme continuando la sua carriera. Già da quando avevo sedici anni iniziai a collaborare anch'io, ma facevo soltanto piccole commissioni mentre all'età di diciotto anni mi misero nel mezzo delle corse clandestine sfrecciando tra la pista con la mia fidata lamborghini viola e adesso continuerò fiera questo percorso portando alto il mio cognome.
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No love songs
Romance❛L'odio ha sempre fatto parte della loro vita ma la fortuna era sempre dalla loro parte, non si sono mai arresi e mai si arrenderanno. L'amore che regna tra i loro corpi e tra le loro menti è più forte di qualunque altra cosa e non c'è scampo per ch...