fourty-six

1.3K 48 0
                                    

Mi svegliai a causa di forti grida, misi la testa tra le sbarre per vedere cosa stesse succedendo e sentì le urla di mio fratello.
«ehi, ehi» urlai alla guardia a qualche metro da me
«cosa vuoi?» chiese acido
«fammi uscire ora» dissi, se ne stava per andare ma lo afferrai per la camicia
«pezzo di merda ho detto fammi uscire»
«non toccarmi pazza» strattonò la mia mano
«pazza? come osi chiamarmi pazza fammi uscire da qui prima che ti faccia entrare le sbarre nel cranio» dissi
Continuavo a sentire le urla di mio fratello e di alte voci che si facevano sempre più vicine così come i passi, guardai davanti a me e vidi la sagoma di mio fratello con una tuta arancione come la mia piena di lividi e ferire sul viso.
«Brian» urlai
Arrivò l'ora libera ed entrai nel cortile dove c'erano vari tavolini e attrezzi da palestra, in lontananza vidi le ragazze.
«ragazze» urlai sbracciando
«state bene?» le corsi incontro abbracciandole
«fortunatamente stiamo tutte bene, tu? ho visto Brian stamattina la pagheranno» mi abbracciò Lara
«perché non ti hanno tolto le manette?» domandai a Meredith
«credono sia un soggetto pericolo, ho dato un calcio in faccia alla guardia, quando è passato Bri l'ha chiamato feccia» alzò le spalle ancora leggermente infastidita
«nella mia cella si sta abbastanza tranquille se escludiamo che la mia compagna ha spesso delle crisi isteriche» raccontò Aurora facendoci ridere
«bambolina» sentì alle mie spalle, mi voltai velocemente e lo vidi
«Cole come stai?» mi posai contro la rete che separava la sezione maschile da quella femminile
«da me va tutto bene, spero sia lo stesso anche da te, ti hanno toccato? ti hanno fatto qualcosa?» disse guardandomi per bene
«sto bene» sorrisi
«devo dire che l'arancione ti dona proprio» sorrise anche lui
«Cole» si avvicinò Mer ricevendo un sorriso dal biondo che le accarezzò il viso
«ragazze voi state bene? siete ferite?» domandò scrutandole
«Lara piccola» sentì la voce di Alex mentre si avvicinava
«Alex mi manchi tanto» mise la sua mano sulla rete
«Brian?» domandò la bionda, i ragazzi si guardano tra di loro
«l'hanno messo in isolamento ha rubato la pistola a Lee stava per sparagli ma l'hanno buttato a terra e gli ha colpito solo la gamba» ci avvisò Eric
«non ho la minima idea gli stiamo facendo ma da quel che so questo carcere è fornito di stanze di tortura e conoscendo il carattere di Brian non sarà un tipo da lascia passare»
«mio dio» si massaggiò le tempie Lara
La campanella ci annunciava la fine dell'ora libera, sospirai poggiando la fronte sulla rete.
«ragazzi ce ne usciremo da questa situazione, dobbiamo fare forza ma soprattutto non dobbiamo fare cazzate, Brian voleva provare e abbiamo visto com'è andata, lo salveremo, ci salveremo, non intendo stare un giorno in più qui dentro, siamo una famiglia e ci saremo sempre l'uno per l'alto, fino alla fine» annunciò speranzoso Jackson
«fino alla fine» dicemmo tutti insieme
«forza andiamo» urlò una guardia venendo verso di noi
«ti amo» sussurò Cole
«ti amo» dissi mentre venivo trascinata con la forza lontana da lui
La cena arrivò presto e avrei pagato milioni ma non avrei mai mangiato quella roba faceva davvero venire il voltastomaco avevamo a disposizione tre scelte: una con delle carote mollicce, una con dei piselli quasi marci e una con all'interno una strana poltiglia marrone, non toccai nulla se non sorseggiai un po' d'acqua.
Mi riportano in cella dove c'era Iris che già dormiva, dal suo respiro era stanca e dal livido sotto l'occhio intuì che era stata picchiata ancora o da qualche guardia o da qualcuno qui dentro.
«papà mamma a voi che siete lassù so che non sarete affatto fieri di me in questo momento ma la vostra piccola bambina è in carcere, ma giuro che uscirò da qui e porterò tutti in salvo ve lo prometto» dissi guardando il cielo notturno dalla piccola finestra in altro al muro

No love songsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora