fifty

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Erano ormai passate parecchie settimane dall'accaduto e Meredith e Brian avevano deciso di andarsene per aspettare tranquilli l'arrivo di Louis.
«stasera vestiti elegante, ti porto in un posto speciale» mi baciò la mano Cole
Finimmo di consegnare alcuni carichi e tornammo tutti a casa, ora il capo sono io, prima il potere era posato sulle spalle di due persone ora solo sulle mie.
Entrai in stanza e la prima cosa che feci fu buttarmi a peso morto sul letto, riaprii gli occhi ed erano le otto meno venti, avevo dormito sei ore.
«Alissa sei sveglia?» domandò Alex bussando
«si entra pure» dissi sbadigliando
«sai che tra meno di un'ora Cole ti vorrà nella sua macchina?» mi guardò
«vero l'avevo completamente dimenticato, ma questa è stata la miglior dormita in assoluto» risi
Entrai subito in doccia e mi lavai i capelli lasciando che l'acqua fredda mi risvegliasse dal sonno che mi stava per far cedere una seconda volta.
Asciugai e piastrai i capelli formando dei piccoli boccoli alla fine che poi sarei andata ad aprire con le mani, presi il mio vestito verde in seta e indossai le scarpe regalate da Lia e Lara al mio compleanno. Quando scesi al piano di sotto lo guardai mentre parlava insistentemente con Alex, lo ammirai in tutta la sua bellezza i leggeri ricci gli ricadevano sul viso, i suoi muscoli erano fasciati da una camicia bianca con sopra una giacca nera abbinata al pantalone, quest'ultimo veniva retto dalla sua cintura Louis Vuitton. Afferrai la borsa dal tavolo e mi avvicinai ai due.
«sei sempre uno schianto bambolina» mi posò un bacio sul collo sussurrando all'orecchio quella frase
«a stasera torturador» salutò il mio uomo
«dove andiamo?» dissi alcuni minuti dopo esser saliti in macchina
«è una sorpresa» mi posò la mano sulla coscia
Lo vidi smanettare con lo stereo e dopo alcuni secondi partì la nostra canzone, lo guardai e gli sorrisi, cominciammo a cantare ridendo.
«certo che questo Marracash è proprio bravo» disse
Dopo una mezz'ora arrivammo al ristorante con l'accompagnamento della voce di una band rock.
Ci trovammo davanti ad un enorme grattacielo salimmo all'ultimo piano e venimmo accolti da un uomo che prese in custodia le chiavi della macchina di Cole e ci portò sul terrazzo, mi guardai intorno osservando la vista mozzafiato che si affacciava sulla meravigliosa Los Angles.  Il terrazzo era pieno di piante e al centro c'era una piscina con sopra un vetro dove era posizionato il nostro tavolo.
«è bellissimo qui» gli sorrisi
«tu sei bellissima» mi afferrò la mano
«buonasera signori cosa vi porto?» chiese il cameriere
«per me del caviale» disse chiudendo il menù sicuro già sul cosa scegliere 
«per lei signorina?» alzò lo sguardo su di me
«la carne migliore che avete, al sangue possibilmente» dissi
«certo, tra una decina di minuti vi saranno servite le vostre portate» continuò per poi andarsene
«cazzo ci impazzisco per questo» quasi urlò Cole prendendo un altro boccone dal piatto
«questa carne invece è buonissima» chiusi gli occhi per sentirne meglio il sapore
«volete prendere del dolce signori?» domandò gentilmente il cameriere mente un altro portò via i piatti sporchi
«due fette di red velvet» mi guarda sorridendo sapendo che quella era la mia torta preferita
Dopo aver mangiato il nostro pezzo di dolce restammo affacciati un po' al balcone.
«Alissa» mi afferrò le mani
«dimmi» dissi preoccupata dal suo strano atteggiamento
«non so esattamente da dove iniziare e forse mi dilungherei troppo perché ti ho già detto infinite volte quando tu sia perfetta e quanto io ti ami. Ma io voglio continuare a condividere la mia intera vita con te» si inginocchiò
«Alissa McCall vuoi sposarmi?» Il mio cuore saltò un battito sentivo gli occhi lucidi e le mani tremare, i suoi occhi erano fissi sui miei mentre il mio cuore continuava a battere all'impazzata con l'impressione che non si sarebbe voluto più fermare.
«si, si» urlai portandogli le mani al collo baciandolo.

No love songsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora