POV JiminLe famiglie delle vittime che abbiamo visto finora, nonostante fossero parecchio scosse, si sono dimostrate molto disponibili nei nostri confronti.
Ci hanno detto che nessuno dei loro figli faceva qualcosa di strano, nessun comportamento anomalo e nessun tipo di nuove esperienze. Niente litigi, niente voti brutti a scuola, niente di niente.
Stiamo parlando al vento.Ora ci manca solamente la famiglia di Sin Yongho e francamente mi aspetto le stesse risposte, però, per non tralasciare niente, dobbiamo andare anche li. Fortunatamente, essendo studenti della stessa università, abitano tutti vicini.
All'andata ho guidato io, sotto supplica di Jungkook che non voleva Taehyung come autista. Abbiamo preso la macchina della Bulletproof, ma non abbiamo acceso la sirena per evitare che coprisse il volume della musica messa a palla. La nostra unica fonte di distrazione.
Siamo arrivati sotto la casa dei Sin che, fortunatamente, abitano in una casa a piano terra.
Ci apre una signora sulla cinquantina con gli occhi scuri circondati da occhiaie molto evidenti. È spettinata e con il mascara colato che si affacciava sugli zigomi.
Provo un senso di tristezza, non è la prima madre che vediamo in quello stato.
Gli mostriamo il distintivo e la donna sospira, facendoci entrare.Il cane appostato fuori dalla porta scodinzola, portando l'attenzione su Jungkook. Sta per andargli incontro, ma poi si ferma. Poco dopo si risiede con aria triste, capendo che non è il suo padroncino.
[...]
Come pensavo, le risposte di tutte le famiglie erano sempre le stesse. Nessuna delle vittime aveva alcun tipo di problema o comportamento strano.
E francamente mi sembra strano che Cho Junyong abbia improvvisamente pensato di prendersela con delle persone innocenti.
O è guidato da qualcuno, oppure le vittime facevano qualcosa di illegale e le famiglie non ne sapevano niente. Sono opzioni frivole.«Niente?» Ci chiede Namjoon incredulo.
«Nessuno di loro aveva comportamenti anomali.» dico mettendo sul tavolo i rapporti scritti poco prima.
«Ho controllato carte di credito, segreteria e i loro apparecchi elettronici. Niente di sospetto.»
Namjoon improvvisamente sbatte le mani sul tavolo.
Sobbalziamo tutti spaventati.
Vedo le sue spalle tremare e abbassa lo sguardo verso il tavolo, come se avesse paura di farsi vedere in faccia.
È la prima volta che vediamo Namjoon in questo stato. È sempre stato un capo tranquillo e riservato, un punto di riferimento quasi come un padre.
La mente brillante e l'aspetto impeccabile fanno di Namjoon un leader nato, ma prima di tutto un amico.Inspira profondamente e si massaggia le tempie. Si tira su e si mette apposto la cravatta, anche se non si era spostata di un centimetro talmente era stretta bene.
«Voglio carta di credito, segreteria e gli apparecchi elettronici degli amici delle vittime.» dice, tornando quello di sempre. Guarda Hoseok e Taehyung che annuiscono e si sbrigano ad uscire dall'aula.
«Jungkook, Jimin e Yoongi voglio le loro famiglie.»
Non so dove voglia arrivare, è davvero necessario dubitare di quelle persone?
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🚧 Bulletproof 🚧
Action• TAEKOOK • YOONMIN • NAMJIN Sette agenti dell'agenzia investigativa bulletproof si trovano con un caso in mano. Un capo, un medico, un interrogatore, uno scienziato, due agenti, un cecchino. Imprevisti sul campo, ferite, risate, delusioni e la nas...