🚧 Bulletproof 🚧

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POV Taehyung

Stamattina ci siamo preparati con la massima precisione, siamo gasati al massimo. Non vediamo l'ora di mettere le mani su quel pezzo  di merda che ci ha rubato il nostro piccolo angelo.
Gli altri agenti della Bulletproof hanno piazzato un localizzatore  sulla macchina dove era Jimin, così da lasciarci una pista.
Ci siamo affidati al GPS e stiamo andando nella stessa direzione.
A quanto pare dista parecchio dalla casa di Doyun, ma era ovvio che volesse trovare un rifugio più lontano.
Abbiamo preso il mezzo più grande della Bulletproof per poter entrarci tutti.
Con noi ci sono anche Seokjin (che sta vicino al guidatore, Namjoon) e Hoseok, che hanno insistito nel venire.

Siamo in macchina da quasi un'ora e mezza e Yoongi non sembra neanche interessato a Seok Doyun, vuole solo riavere Jimin.
L'ho sentito, quando ha urlato il suo nome da lontano, pieno di terrore. Ho avuto la stessa sensazione di quando Jungkook mi ha abbracciato dopo quell'attacco in casa.

Proprio lui in questo momento mi circonda le spalle con un braccio.
Sa sempre cosa mi passa per la testa, ma se adesso mi leggesse nella mente vedrebbe solamente confusione.
«Taehyung, andrà bene.»
Io mi appoggio sulla sua spalla.
Come al solito ha capito tutto, lo capisce sempre quando qualcosa non va.
Come potrei fare senza di lui? Io-
È questo che prova Yoongi? Questo stesso batticuore?

[...]

«Scendete.» dice Namjoon, una volta che la macchina si ferma.
I finestrini sono oscurati, quindi il parabrezza è l'unica visuale che abbiamo.
Yoongi sembra riprendere improvvisamente vita e infatti scatta fuori dall'auto. Sembra un bambino che vuole rivedere la sua mamma...

Noi tutti dopo scendiamo e ci ritroviamo in un posto alquanto insolito.
Siamo in un'area di qualche decina di km quadrati ed è pieno di magazzini bianchi alti una ventina di metri.
A visto d'occhio ce ne sarebbero una decina, Jimin deve essere per forza in uno di questi.
Sono tutti chiusi da dei portoni di ferro e dobbiamo solamente sperare che non siano chiusi a chiave.
A delimitare il confine c'è una rete di ferro, dove al di fuori sembra esserci della vegetazione selvaggia.
Questo mi sembra il tipico posto abbandonato dove sbucano fuori i ricercati.
Bisogna fare attenzione ad ogni angolo, possono sbucare ovunque.

«Seokjin, Hoseok. Restate in auto.»
Dice Namjoon, mentre con un gesto secco fa la ricarica al suo M16. Il dottore lo guarda offeso.
«Non esiste. Veniamo con voi.»
Il capo si gira e gli lancia un occhiataccia. Non credo proprio che abbia voglia di discutere data la fretta che abbiamo.
«Non sai usare la pistola...»
Dice avvicinandosi a Seokjin, ma lui non ne vuole proprio sapere. Ha un istinto materno e farebbe di tutto per rivedere Jiminie.
«Io vi starò dietro e-»
«Jin, voglio essere sicuro che non ti accada niente, lo capisci?»
dice mentre gli mette una mano sulla spalla.
È la prima volta che sento il capo chiamare qualcuno con il proprio soprannome, non lo ha mai fatto con nessuno.

«Scusate, ci sarei anche io.»
dice Hobi, mentre sbraccia nella loro direzione.