House

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POV Namjoon

Vedo le facce incredule e piene di stupore dei miei colleghi difronte a me.
Ho indetto una riunione stamattina alle sette, per mettergli al corrente dell'ultima scoperta e per fargli preparare alla missione di oggi pomeriggio.
L'assassino è Seok Doyun, il professore della 3H.
Prima mi guardano come se fossi un pazzo visionario, credendo che stessi facendo ipotesi infondate, ma poi anche loro capiscono che era palese: le prove erano proprio sotto il nostro naso, ma noi ci ostinavamo a pensare che fosse Cho Junyong il colpevole.

Il professore era l'unico che avrebbe potuto disinstallare la telecamera dall'esterno, l'unico che conosceva le vittime e ha pagato i testimoni per non dire niente.
E quando Taehyung e Jungkook andarono ad avvertire Jung Hajoon, lui era uno dei professori che erano presenti. Inoltre le sue impronte sono in tutti i corpi delle vittime.

Vedo Yoongi che è trepidante e si scrocchia sia il collo che le mani: non vede l'ora di interrogare quel bastardo, glielo leggo negli occhi.
Hoseok è tornato quello di sempre e sta sorridendo come faceva prima, finalmente. L'umore della squadra si è alzato, di poco, ma almeno lo ha fatto.

«Prepariamoci: andiamo a casa di Seok Doyun. Seokjin e Hoseok fate ricerche.»

I due si affrettano ad uscire dalla sala, mentre il resto degli agenti comincia a prendere le loro cose.
Yoongi si sta scambiando uno sguardo preoccupato con Jimin, so già dove vuole arrivare.

«Namjoon, tu e Yoongi state qui vero?»
Lo so che il mio collega ha ancora problemi con gli attacchi di panico, ma l'ordine non è ancora arrivato.
«No Jimin. Il presidente ancora non ha detto nulla.»
Vedo Yoongi chiudere gli occhi e ispirare profondamente, sta cercando di restare il più calmo possibile.
Se gli succede qualcosa giuro che faccio causa a quella testa di cazzo del presidente di questa fottuta agenzia.

[...]

Taehyung e Jimin continuano a tartassarmi di domande dai sedili posteriori con cose del tipo:
"Come hai fatto?"
"Sei sicuro?"
"Se non è in casa?"
Mi sto pentendo di non essere andato nella macchina con Jungkook e Yoongi.
Quest'ultimo sta lottando con tutto se stesso di non provare emozioni e di non farsi sopraffare dai sentimenti.
L'ho visto più volte riprendersi da un attacco di panico nelle mani di Jimin, senza di lui probabilmente non potrebbe farcela.

Siamo arrivati nella via dove abita Seok, le uniche case che ci sono, si trovano all'inizio della strada e sono ville di grandi dimensioni.
Parcheggiamo le macchine, all'inizio del marciapiede e ci riuniamo con Yoongi e Jungkook.
È una villa abbastanza grande, con un giardino a circondarla, bianca e con colonne di marmo. Il giardino ha un aspetto trascurato e tutte le finestre sono chiuse.
Suono il campanello dove c'è scritto Seok Doyun e aspetto una risposta.
C'è un'alta possibilità che non sia in casa, ora che ha capito che Cho Junyong, unico sospettato, è palesemente innocente.
Il portone dopo poco si apre, emettendo un cigolio inquietante.
Taehyung e Jungkook tengono la mano ferma sulla custodia della pistola, pronti a tirarla fuori in qualsiasi momento.
Il fatto che non abbia chiesto chi fosse al citofono mi insospettisce parecchio, ma ormai non si torna indietro.

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