Yoongi

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'Mostro'


Qual è stata la prima cosa che ti è venuta in mente quando hai sentito questa parola?

Forse un essere senza vita, come un vampiro, o uno zombie.

Forse una creatura raccapricciante, con orribili zanne e deformità sul corpo.

O più semplicemente, una persona cattiva: un egoista, un violento; qualcuno che ruba la libertà altrui.

E probabilmente avresti ragione. Ma se chiedessi a Min Yoongi qual è la prima cosa che gli viene in mente al suono di quella parola, probabilmente come risposta otterresti "Me stesso."

Te lo direbbe con un sorrisetto, e ridendo anche, tanto per farla passare come una battuta, come qualcosa che non crede davvero, ma che fa parte del suo humor tanto macabro.

Te lo direbbe con un tono così leggero, che per te sarebbe davvero impossibile pensare che le sue parole siano serie.

E mai, mai, rifletteresti su quelle parole; mai gli daresti alcun tipo di peso, mai ti fermeresti a guardarlo negli occhi e a chiedergli "Perchè? Cosa c'è che non va in te?"

E poi, poi, ti pentiresti di quella decisione, del momento in cui hai preferito non fare ulteriori domande, del momento in cui hai preferito non indagare sul perchè una battuta così tenebrosa sia così normale sulle sue labbra.

Ed in fine, capiresti come si sono sentiti i suoi amici quando hanno scoperto che tutta quella negatività, non era solamente un modo di essere, ma che era uno dei tanti segnali che avrebbero dovuto notare. Di quel tarlo che lo stava mangiando dall'interno, e che loro non avevano saputo riconoscere; troppo occupati nelle loro faccende quotidiane.

Ti chiederai, perchè Yoongi dovrebbe pensare una cosa del genere? Perchè il famoso rapper, membro dei BTS, amato ed osannato da migliaia di persone, dovrebbe pensare così male di sè stesso? E infatti, Yoongi non lo aveva sempre fatto.

La prima volta in cui aveva usato quel termine per descriversi, era stato quando si era ritrovato con l'irrefrenabile voglia di farsi coccolare da qualcuno, con la voglia di essere trattato come un bambino, con la voglia di dimenticarsi di tutto lo stress che gli comportava essere il famoso Suga.

La seconda volta in cui aveva usato quel termine per descriversi, Yoongi si era ritrovato con un ciuccio tra le labbra, chiuso a chiave nella sua enorme stanza da letto, e l'inarrestabile voglia di piangere a mangiarlo vivo.

La terza volta in cui aveva usato quel termine per descriversi, era stata la volta in cui si era svegliato con il letto bagnato sotto di lui. Un senso di disgusto e umiliazione lo aveva avvolto, facendolo vergognare di essere così pateticamente infantile.

La quarta volta in cui aveva usato quel termine per descriversi, quel pensiero era diventato parte di sè, qualcosa che non poteva essere cambiato con delle semplici parole di incoraggiamento, qualcosa che non sarebbe scomparso dopo un po' di tempo, ma qualcosa che si era dolorosamente scavato un posto nel suo piccolo petto, senza lasciargli un attimo di respiro.

E a quel punto, Yoongi era consapevole di essere un mostro.

Milk - LittleYoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora