Quando Yoongi torna finalmente a casa quello stesso pomeriggio, la conferma di quel pensiero che aveva provato a respingere per tutta la mattina, arriva come uno schiaffo in faccia.
Nessuno dei ragazzi si è accorto della sua assenza; nonostante sia mancato per tutta la notte, e non si sia presentato nè a colazione, nè all'ora di pranzo, nessuno si è accorto di lui, o della sua assenza. Non che a questo punto possa definire la sua presenza qualcosa di reale, dato che comunque passa tutto il tempo in silenzio, mangiando il più in fretta possibile per non attirare lo sguardo di nessuno verso di sè.
E proprio per questo, nonostante quel pensiero lo ferisca per qualche secondo, ritorna subito in sè, perchè se nessuno si è accorto della sua mancanza, allora nessuno gli farà domande. Buone notizie, decisamente buone notizie.
Non appena entra nel piccolo salotto, trova Hoseok sdraiato sul divano, il cellulare tra le mani ed un'espressione annoiata sul volto.
"Hoseok?"
Il rosso alza lo sguardo dal telefono, accorgendosi della sua presenza solo in quel momento, e riportandolo subito in basso; come se effettivamente non ci fosse qualcuno che gli sta rivolgendo la parola.
"Cosa?"
"Dove sono gli altri?"
"Jungkook e Jimin sono in sala prove, gli altri sono a casa."
Yoongi annuisce, dimenticandosi del tutto di non essere visto, e prova a togliersi il cappotto il più velocemente possibile, così da poter andare nella sua stanza il prima possibile e non dover affrontare ancora a lungo lo sguardo-non-sguardo del minore.
Ma prima che possa effettivamente farlo, perchè la sua sfiga non è mai abbastanza, e nulla può mai andare per il verso giusto nella sua vita, inciampa su uno zaino; finendo rovinosamente a terra, per l'ennesima volta negli ultimi giorni.
"Tutto bene hyung?"
Yoongi si alza immediatamente da terra, incontrando per la prima volta da quando è entrato in casa lo sguardo del ragazzo.
"Sì, sì, tutto bene."
"Cos'è successo? Ti giuro Hoseok se hai rotto un altro dei miei vasi questa volta t- Yoongi!?"
Seokjin entra furiosamente nella stanza, trasformando quel furore in sorpresa, e poi, in quella che sembra a tutti gli effetti preoccupazione. Ma non prendiamoci in giro, perchè Seokjin dovrebbe essere preoccupato se non sa nemmeno che è stato fuori di casa? O peggio, perchè dovrebbe essere preoccupato se sapeva della su assenza e non si è nemmeno preoccupato di fargli una chiamata?
E poi, due forti braccia sono intorno alla sua sottile vita, e prima che lo stupore possa prendere il comando, Yoongi viene invaso da una sensazione che non provava da un po': calore, affetto, e tutte quelle cose che odia tanto chiedere di sua spontanea volontà.
"Mi dispiace Yoon."
Le parole del maggiore sono solo un sussurro, ma Yoongi le sente forti e chiare, e cerca di capire la motivazione di quelle scuse, perchè il biondo si sta scusando quando è lui che è stato fuori senza avvisare? E quel pensiero, gli ricorda il motivo per il quale non chiede mai apertamente un abbraccio, perchè non se lo merita.
Si allontana immediatamente dalla stretta, mettendo su un sorriso che sembri il più genuino possibile, per non far preoccupare il più alto.
"E di cosa hyung? Non hai fatto nulla."
Il grigio può chiaramente vedere il conflitto dei pensieri del maggiore, conflitto che smette non appena si ricorda che in quella stanza non ci sono solo loro due, ma anche Hoseok, e che forse, è meglio rimandare quel discorso a dopo.
"Taehyung ci ha detto che saresti tornato stasera, volevo preparare qualcosa di buono."
Taehyung ha detto che sarebbe tornato a cena? Perchè? E soprattutto come avrebbe dovuto sapere a che ora sarebbe tornato Yoongi se non si vedono da quando ha lasciato l'appartamento?
"Cos-"
E prima che possa finire la frase, l'ennesima persona entra nella stanza, questa volta non per un rumore, ma perchè, sentita la voce di Yoongi, ha avvertito la necessità di vedere il suo piccolo hyung.
"Yoongi, possiamo parlare un secondo?"
Il maggiore annuisce immediatamente, seguendo Namjoon verso la stanza di quest'ultimo, e quando la porta si chiude dietro le spalle del più basso, Yoongi si rende conto del fatto che non sono lì per discutere di qualche canzone, ma che il minore è ancora una volta sul punto di scusarsi.
E nemmeno come se fosse una magia, il panico prende possesso del suo corpo.
"Hyung, lo so che hai detto che non importa e che devo lasciar perdere, ma non ce la faccio. Ho detto delle cose terribili, davvero, davvero cattive, e soprattutto immotivate. Se non volessi perdonarmi lo capirei, ma per favore hyung, sei il mio migliore amico, ti prometto che non farò mai più nulla del genere."
E ancora una volta, Yoongi si ritrova a sorridere alla goffaggine del minore, non importa che il più alto gli stia mentendo spudoratamente, che gli stia dicendo che quel rimprovero meritatissimo sia stato solo il risultato di un periodo stressante, il modo in cui ha pronunciato quelle scuse tutte in un fiato, preoccupato alla reazione di Yoongi, non può fisicamente permettergli di rispondere in un altro modo che non sia un abbraccio.
Ed è proprio quello che fa, ritrovandosi per la seconda volta in una sola giornata, stretto tra due forti braccia, che non sembrano avere alcuna intenzione di lasciarlo andare. Ma che sono costrette a farlo non appena qualcuno entra nella stanza, e quel qualcuno, non può essere nessun altro se non Kim Taehyung, lo stesso ragazzo che ha annunciato il suo ritorno serale senza avergli rivolto la parola per tutta la giornata.
Si allontana immediatamente dall'abbraccio del leader, pronto a confrontarsi con il ragazzo più piccolo, ma tutti ciò che incontra, è uno sguardo stranito ed impaurito, poi una porta sbattuta in faccia.
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Milk - LittleYoongi
FanfictionDove Yoongi è un little, e preferirebbe morire piuttosto che confessarlo agli altri membri del gruppo. #1 in Yoongi per non lo so Scritta nel 2019