Way

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Forse Namjoon se lo sarebbe dovuto aspettare, o forse avrebbe dovuto avere la capacità di comprenderlo da solo, fatto sta che, in quanto leader, ha del tutto fallito il suo compito.

In questo momento una delle persone di cui si sarebbe dovuto prendere cura è distrutto, come un bicchiere di vetro caduto sul pavimento; mentre altre due persone, sempre dipendenti da lui, si stanno scusando con la prima, dopo essersi comportati come dei bulletti con chiari problemi familiari.

E gli altri membri del suo gruppo... Namjoon non può nemmeno descrivere il dolore che prova nel petto a vederli in quelle condizioni di fronte a lui.

Seokjin è immobile, seduto sullo scomodo divano del suo salone mentre fissa il televisore spento di fronte a loro. Non fa nulla, non partecipa alla conversazione che si sta tenendo in questo momento tra Jimin e Taehyung, il secondo che rassicura il rosa, mentre quest'ultimo piange disperato, come se fosse successo qualcosa di irreparabile. E forse, si dice Namjoon, è proprio così, perchè Yoongi ha subìto così tanti torti da parte di tutti loro, così tante cattiverie immotivate, che anche se dovesse perdonarli, cosa che purtroppo è sicuro farà, il loro rapporto di puro e semplice affetto non potrà più tornare indietro come prima.

La cosa che lo distrugge è ricordare i tempi del pre-debutto, quando erano solo lui e Yoongi, quando ancora si confidavano ogni cosa, legati da un rapporto d'amicizia indissolubile, di chi non ha nulla e condivide con qualcun'altro il poco che ha. Ricorda come una notte lo avesse trovato a piangere nella sua stanza, di come gli avesse raccontato dei suoi bulli a scuola, senza mai fare cenno ai suoi problemi di salute mentale. E ancora, ricorda di quando avevano scoperto della depressione, quando avevano ascoltato per la prima volta il suo mixtape; e si odia, si odia con tutto sè stesso, perchè per lui sarebbe stato facile comprendere che cosa stesse succedendo, ma non aveva capito. Ha deliberatamente ignorato i segnali, e lui stesso si è comportato come gli altri membri del gruppo, come se non si trattasse dello stesso Min Yoongi che usava i pochi soldi che possedeva per offrirgli la cena.

Come se non fosse stato un suo dovere, in quanto leader ed amico, rendersi conto di ciò che realmente stesse accadendo.

Quindi sì, Namjoon se lo sarebbe dovuto aspettare. Avrebbe dovuto capire quando il maggiore aveva lasciato la sala prove dopo che Jimin si era fatto male, perchè semplicemente non è nel carattere di Yoongi essere egoista, e se si era comportato in quel modo, ci doveva essere un motivo.

Con quel pensiero in testa si siede vicino al rosa, portando una delle sue mani sulla coscia del minore, mentre quest'ultimo continua a piangere lentamente, come se non fosse l'unico in quella stanza che realmente non ha colpe.

"Chim, guarda che non hai fatto niente, non c'è motivo di piangere."

Il più basso solleva il viso paffuto, i suoi occhi completamente rossi e annebbiati dalle lacrime.

"A-Avrei dovuto capire, sto sempre con lo hyung, e-eppure non ho capito quanto grave fosse la situazione."

Namjoon sorride dolcemente, perchè Jimin è così, si dà colpe che non ha, come se fosse suo compito aiutare gli altri in quelle situazioni disperate.

"Guarda che sono io il leader del gruppo, e anche quello che si è comportato peggio nei suoi confronti. Se qualcuno ha delle colpe, sono io, di certo non tu."

"M-Ma i-"

"Smettetela, è inutile dire che è colpa nostra quando è ovvio che è così. Dobbiamo semplicemente impegnarci per fare in modo che non accada mai più con nessuno dei membri, ed impegnarci seriamente per fare stare meglio Yoongi, iniziando dal mandarlo da uno psicologo, e proseguendo con dargli tutto il sostegno di cui siamo capaci, senza fare altre stronzate."

Tutti e tre i ragazzi si voltano verso Seokjin, sorpresi dal fatto che abbia finalmente parlato, ed altrettanto sorpresi dalle sue parole così pragmatiche e decise.

Taehyung si avvicina a lui, sedendosi al suo fianco e sorridendogli leggermente.

"Possiamo solo fare del nostro meglio da ora in poi, ma prima dobbiamo parlarne con Yoongi e capire bene cosa vorebbe fare lui."

E proprio in quell'istante, dalle scale scendono i tre ragazzi che si erano separati da loro poco prima, nessuno osa parlare, questo fino a quando Yoongi non alza lo sguardo, e nota le lacrime sul volto di Jimin, si precipita verso di lui, inginocchiandoglisi di fronte per guardarlo negli occhi.

"È successo qualcosa Chim?"

Il rosa prende un profondo respiro, portandosi il sottile corpo del maggiore tra le braccia mentre fa del suo meglio per smettere di piangere.

"N-Niente hyung, stai bene?"

"Sto bene, non preoccuparti."

E quel piccolo scambio di battute dà il via a molte questioni irrisolte, perchè Yoongi non sta chiaramente bene, e deve smetterla di dire il contrario. Deve fidarsi di loro, e soprattutto, affidarsi alle loro cure, cosa che non ha mai fatto ma di cui in questo momento ha un disperato bisogno.

"Yoongi..."

Il grigio si stacca dall'abbraccio di Jimin, e non appena lo fa, il minore gli stringe la mano, mentre lui si volta verso Seokjin.

"Dispiace ovviamente a tutti per il nostro comportamento, e capiremmo se non dovessi volere a che fare con noi, ma per favore, inizia a prenderti cura di te stesso, e se hai bisogno di qualcosa diccelo, siamo tutti pronti a fare qualunque cosa per te. Sei nostro fratello, e vogliamo che tu stia meglio, devi solo chiedere."

Yoongi gli sorride leggermente, occhi lucidi a cui il ragazzo non dà il permesso di lacrimare.

"Va bene hyung, ma non sono arrabbiato con voi. È tutto ok ora."

La realtà dei fatti, però, è che nulla è ok già da molto tempo.

Milk - LittleYoongiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora